29 novembre - MONTELLO: TUTTE LE OPERAIE RIENTRANO AL LAVORO! Comunicato


Dopo oltre 40 giorni di resistenza tutte le 17 operaie illegittimamente escluse dall’ultimo cambio di cooperativa nell’appalto della Montello sono rientrate al lavoro a fine settimana scorsa.
Questo è sicuramente un primo risultato, imposto grazie alla tenacia e direzione della lotta, dalla solidarietà a livello nazionale che si è sviluppata a sostegno del rientro delle operaie in fabbrica. Elementi che hanno dato più forza al sindacato che le organizza e ha permesso di mantenere accesi i riflettori su quanto stava accadendo alla Montello spa, coperto da una scandalosa censura da parte della stampa locale.

Le 17 operaie sono state lasciate senza lavoro per oltre 40 giorni, per una pura azione repressiva padronale, perché hanno osato rivendicare il riconoscimento delle 8 ore di lavoro pagate 8 ore, mezz’ora di mensa compresa, arrivando anche a promuovere un’azione legale.
Una giusta rivendicazione sindacale sabotata fin dal suo nascere da parte della Cgil che parallelamente alla mobilitazione in fabbrica dello Slai Cobas, ha blindato il grosso delle operaie dell’appalto con una conciliazione tombale da 150/250 euro a seconda dell’anzianità e sottoscritto un accordo per un misero ticket …. di fatto una barriera contro le rivendicazioni.
Un’azione di fiancheggiamento che si è espressa ancora nell’immobilismo di fronte all’esclusione delle 17 in violazione dell’accordo di cambio appalto firmato dalla stessa Cgil, dove nero su bianco avevano garantito che tutte le operaie sarebbero state assunte nel nuovo appalto.


A seguito di una forte contestazione davanti alla sua sede il 26 di ottobre in occasione di una manifestazione provinciale nella giornata di lotta al governo Salvini DiMaio, Cgil fa uscire un vigliacco comunicato, di circostanza sulla vicenda ma pesante nei contenuti dicendo che ‘...non avrebbe partecipato a scioperi per le 17 operaie e che se erano restate fuori era solo colpa del loro sindacato...’ (Slai Cobas)

29 novembre - 118 morti di cancro: Samsung si scusa e… …annuncia che risarcirà gli operai malati

118 operai sono morti con inevitabili sofferenze e contraccolpi familiari
Nel corso di una conferenza stampa a Seul, Samsung china il capo e chiede scusa per la malattia e il decesso di alcuni lavoratori impiegati nella divisione Electronics, il più grande produttore di chip e display Lcd nel mondo in cui vengono usate grandi quantità di sostanze chimiche. Il presidente della divisione dispositivi Samsung, Kinam Kim, ha ammesso che la società non è riuscita a «gestire in modo adeguato le minacce per la salute» nelle sue linee di produzione di semiconduttori e display a cristalli liquidi. «Porgiamo le più sincere scuse ai nostri lavoratori che hanno sofferto per malattie e alle loro famiglie» ha aggiunto. Lo scandalo è emerso nel 2007 grazie a Hwang Sang-gi che ha rifiutato un accordo dopo che la figlia di 23 anni era morta di leucemia dopo aver lavorato in una fabbrica di Samsung.

28 novembre - Una dedica dal blog tarantocontro: Dedicato a Francesco e a tutti gli operai!

Un canto dedicato a Francesco, "assassinato" oggi nel 2012 da padron Riva...
a Claudio... ai tanti operai uccisi per il profitto dei padroni, prima e dopo all'Ilva.
Dedicato ora a tutti gli operai che vogliono svegliarsi, non chinare più la testa e gridare: "Ora basta!"


28 novembre - Un appello da Campagne in lotta che invitiamo a sostenere

Ciao a tutti e tutte.
Vi scriviamo perchè abbiamo urgente bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti e tutte voi. 
Il 6 novembre è morto Bakary Secka, gravemente ustionato durante l'incendio che il 1 novembre è divampato sulla pista alle spalle del Cara di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, dove Bakary viveva.
Bakary non è il primo a morire in una simile tragedia: incendi come questo ne sono scoppiati tanti su quella pista, così come nella tendopoli di San Ferdinando (in Calabria) e altrove; anno dopo anno e stagione dopo stagione continuiamo a contare i morti nei ghetti, sulle strade e nei campi di lavoro. La verità è che Bakary non è morto a causa di un incendio doloso di stampo mafioso, come molti giornalisti si sono subito lanciati a dichiarare, pronti a fare della morte di ogni immigrato uno scoop di stampo criminale. Ad uccidere Bakary, come denunciano le persone che vivono lì e che da anni lottano per migliorare le proprie condizioni, è stata la precarietà di una vita in baracca, in un luogo dove non ci sono né luce né acqua corrente, dove basta lasciare accesa una candela o una stufa per creare un incendio;

martedì 27 novembre 2018

27 novembre - Arcelor/Mittal Taranto 5 dicembre: IMPORTANTE

Processo Ambiente svenduto

-la parola alle parti civili 
 
operai- lavoratori cimiteriali-abit. quartieri Tamburi/PaoloVI

-la parola alla città

no all’immunità penale/no alla prescrizione/giustizia e risarcimenti

mai più morti sul lavoro e da inquinamento
 
Arcelor MITTAL COME RIVA

meno operai - più sfruttamento- meno sicurezza e tutela 

dell’ambiente

no all’accordo che caccia gli operai dalla fabbrica con liste di discriminazione disumane e ingiuste

ricorso legale di massa dei cassintegrati

5 DICEMBRE ORE 16

biblioteca comunale piazzale Bestat Taranto


info parti civili – comitato cassintegrati 
 
tel 347530170 - slaicobasta@gmail.com


27 novembre - Una ricerca mette i brividi: duemila morti in Lombardia in un anno per colpa dell'amianto

Secondo lʼOsservatorio nazionale sullʼamianto, a Milano è record di casi di mesotelioma: "Trascurate misure di sicurezza che avrebbero diminuito le esposizioni" 27 novembre 2018 
 Milano è "la capitale dell'amianto con record di casi di mesotelioma" e in Lombardia si sono registrati "duemila decessi nel solo 2017 per patologie correlate". Lo afferma l'Osservatorio nazionale sull'amianto, presentando una serie di dati epidemiologici sulla presenza della "fibra killer" e sui tumori a essa legati. A Milano, in particolare, "sono state trascurate misure di sicurezza che, benché poco efficaci, avrebbero diminuito le esposizioni".
A Milano si poteva ridurre l'impatto della "fibra killer" - La denuncia è arrivata dal presidente dell'Osservatorio nazionale sull'amianto (Ona), Ezio Bonanni, in occasione della presentazione in Tribunale a Milano di una serie di dati epidemiologici sulla presenza della "fibra killer" e sulle patologie tumorali collegate:

24 novembre - da Taranto: Sui cassintegrati Ilva e gli incontri in Regione - La posizione dello Slai Cobas

Lo Slai Cobas sc:
1) ritiene che la prima questione è - a fronte della forte riduzione di lavoratori in reparti centrali per la produzione (es. Acciaierie, Laf, ecc.) e per la manutenzione, contro terziarizzazione, accorpamento di mansioni e straordinari, nonchè a fronte della selezione fortemente discriminatoria - l'aumento del numero dei lavoratori, ora in cigs, assunti in ArcelorMittal;
2) i corsi di formazione devono essere finalizzati all'attività di bonifica del sito Ilva (a cui vanno impegnati tutti i lavoratori in cig e non solo 300), con garanzia del futuro rientro in ArcelorMittal;
3) Si all'integrazione al reddito. Ma esso deve portare al 100% il reddito.
4) NO ai lavori socialmente utili, che sono lavoro gratis per i Comuni, dequalificazione per gli operai Ilva e che di fatto pongono gli operai Ilva in concorrenza con disoccupati e precari che dovrebbero essere loro occupati in questi lavori
(dal Corriere di Taranto)

 
Il 10 dicembre a Bari presso la sede dell'assessorato alla Regione nuovo incontro sull'integrazione al reddito

sabato 24 novembre 2018

23 novembre - La lotta ad oltranza di Assistenti e genitori porta alla conquista di altri 13 posti di lavoro... ma la lotta per ora continua a Palermo



La lotta a oltranza di genitori e assistenti igienico personale Slai Cobas sc contro i palazzi del potere, porta alla conquista di altri 13 posti di lavoro per gli assistenti specializzati che si aggiungono agli attuali 103. 
Ma non basta, non tutti gli studenti disabili saranno comunque coperti con l'assistenza igienico-personale, per non parlare del trasporto ancora al palo, pertanto la lotta continua... Slai



ARTICOLO DEL GIORNALE DI SICILIA DEL 23 NOVEMBRE 

venerdì 23 novembre 2018

23 novembre - ultimora: Investito dal treno mentre lavora: muore operaio

Oggi, 07:23
Incidente mortale sui binari: muore operaio - Foto Pierre Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
Incidente mortale sui binari questa mattina all'alba. Un operaio di 35 anni, di una ditta esterna che stava effettuando lavori di manutenzione per conto di Rete Ferroviaria Italiana, è stato investito da un treno in transito ed è morto. La circolazione ferroviaria fra Brescia e Rovato, sulla linea dell'alta velocità e quella convenzionale Milano- Brescia è sospesa dalle 5. Alcuni convogli alta velocità potranno percorrere itinerari alternativi con allungamento dei tempi di viaggio fino a 60 minuti.
In corso la
riprogrammazione del servizio ferroviario regionale con cancellazioni e limitazioni. Trenord ha richiesto un servizio sostitutivo con auotbus fra Brescia e Rovato. I treni del servizio regionale vengono fermati tra le stazioni di Brescia e Rovato ed è attivo un servizio spola con autobus. Il traffico ferroviario potrà riprendere solo dopo il nulla osta dell'Autorità Giudiziaria, terminati i rilievi di rito.


22 novembre - da Taranto: Arcelor Mittal Taranto - assemblea il 5 dicembre

Processo Ambiente svenduto

-la parola alle parti civili
 
operai- lavoratori cimiteriali-abit. quartieri 
Tamburi/PaoloVI

-la parola alla città

no all’immunità penale/no alla prescrizione/giustizia e risarcimenti

mai più morti sul lavoro e da inquinamento

Arcelor MITTAL COME RIVA

meno operai - più sfruttamento- meno sicurezza e 
tutela dell’ambiente

no all’accordo che caccia gli operai dalla fabbrica con
 liste di discriminazione disumane e ingiuste

ricorso legale di massa dei cassintegrati

5 DICEMBRE ORE 16

biblioteca comunale piazzale Bestat Taranto

info parti civili – comitato cassintegrati 
 
tel 347530170 - slaicobasta@gmail.com


22 novembre - riceviamo e pubblichiamo: Caporalato e sfruttamento - dal Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia

comunicato ricevuto
Sono tre le organizzazioni di “caporalato” scoperte e denunciate finora nel nostro territorio. Almeno, quelle che hanno avuto gli onori delle stampe!
Con una conferenza stampa, convocata mesi dopo i fatti – a cui non siamo stati invitati – è stata illustrata l’operazione condotta da Ispettorato del Lavoro, carabinieri e polizia municipale di Alessandria, contro un’organizzazione delinquenziale – a dire il vero, un ibrido tra caporalato e commercianti – che acquistava da proprietari dei terreni situati
tra Spinetta Marengo e Pozzol Formigaro, pomodori da raccogliere in campo, li faceva raccogliere da migranti e rifugiati che portava in loco a cottimo (addirittura, mezzo euro a cassetta!), per poi rivendere il tutto al mercato ortofrutticolo di Milano.
Aspettiamo che vengano resi noti i nomi di questi campioni dello sfruttamento lavorativo, compresi i nomi dei proprietari dei campi che si prestavano a tale gioco, per i quali c’è una responsabilità in solido.

22 novembre - info: la Pernigotti contro gli operai: "Basta occupare la fabbrica"

Si alza la tensione nello stabilimento su cui pendono cento licenziamenti. L'azienda: "Così frenate l'arrivo di potenziali acquirenti"
Pernigotti chiede ai suoi lavoratori di "cessare l'occupazione" dello stabilimento di Novi Ligure. Gli operai stanno presidiando giorno e notte la fabbrica alessandrina da quando i proprietari turchi del gruppo Toksoz hanno annunciato di volerla chiudere, licenziando oltre cento addetti su quasi duecento. Secondo l'azienda questo comportamento "sta compromettendo la produttività aziendale e impedendo, al contempo, qualsiasi accesso al sito industriale da parte di soggetti terzi che in questi giorni stanno manifestando un interesse per l'acquisto dello stabilimento e/o dei macchinari industriali". Pernigotti accusa gli operai che occupano di creare "un danno economico e relazionale nei confronti di clienti, fornitori, terzi interessati e degli stessi lavoratori".


21 novembre - La tragica contabilità delle morti sul lavoro ci chiama a una lotta senza quartiere contro il capitalismo che uccide

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
Morti sul lavoro dal 1° gennaio al 15 novembre 2018
Sono 634 i morti sui luoghi di lavoro 
(Con i morti sulle strade e in itinere sono già morti oltre 1200 lavoratori.
Sono ben 85 i morti schiacciati dal trattore dalla
 nascita a giugno del nuovo governo, e 136 dall’inizio dell’anno. 

Morti sui luoghi di lavoro nelle province italiane,

20 novembre - dal blog tarantocontro: Conferenza stampa dei cassintegrati AS Ilva oggi sotto la Direzione Arcelor Mittal

comunicato stampa
conferenza stampa alla direzione ArcelorMittal alle10 di questa mattina tenuta dai coordinatori dello Slai Cobas sc Taranto e da una rappresentanza di cassintegrati.
Significativamente la conferenza stampa si è tenuta mentre era in corso la 'trattativa' sindacati/Mittal sulle anomalie nelle assunzioni, volta a far rientrare come vuole Mittal una settantina di lavoratori che sono dentro i numeri annunciati da Mittal 8200.
Ma le cose non possono stare così.

L'accordo è tutto sbagliato e illegittimo fatto per aggirare le leggi sul lavoro, per permettere ad AM di assumere meno operai che facciano più lavoro;
l'accordo è diventata una lista di proscrizione discrezionale che ha buttato fuori interi reparti, lavoratori RCL e operai scomodi perchè non appartenenti ai sindacati firmatari dell'accordo; quest'accordo ora vede operai trasferiti da un reparto all'altro, cumulo delle mansioni, ingresso delle ditte appaltatrici nelle aree e reparti manutenzione, laf, pulizie industriali al posto degli operai Ilva messi in cig.
La conferenza stampa è stata registrata, i contenuti audio saranno resi pubblici nei prossimi giorni tra i lavoratori, cassintegrati, masse popolari della città.
Così come sarà ascoltata mercoledì sera nel corso della riunione prevista presso la sede dello Slai Cobas Taranto via Livio Andronico 47 alle 18 - dove si affronterà anche il processo ambiente svenduto e le possibilità di ricorso legale contro l'accordo.
I cassintegrati proseguono la loro lotta e organizzazione e torneranno a incontrarsi martedì 27 alle18 alla sede - via Livio Andronico 47 Taranto per pianificare l'azione di organizzazione nei quartieri e nei paesi e per definire una lettera con richiesta di riassunzione entro l'anno per un certo numero di essi, messi ingiustamente fuori.
comitato cassintegrati AS ILVA
Slai Cobas sc Taranto
347-1102638
slaicobasta@gmail.com



20 novembre - TARANTO: Oggi all'ArcelorMittal - Comunicato ai lavoratori

Questa mattina alla port. A incontro tra i coordinatori Slai Cobas per il sindacato di classe – con il ritorno alla portineria della compagna Margherita C. - con i lavoratori assunti in AM.
I coordinatori hanno distribuito un agile bollettino di informazione
che si può richiedere via email a slaicobasta@gmail.com – e parlato con diversi lavoratori
  • abbiamo raccolto lamentele circa i trasferimenti e la conciliazione richiesta ai lavoratori per perfezionare l'assunzione, assolutamente illegittima
  • notizie circa l'ingresso di ditte appaltatrici in manutenzione, laf, oltre che pulizie industriali, al posto dei compagni di lavoro posti in AM
  • mentre il silenzio cala nuovamente sugli incidenti di fuoriuscite
di fumi che invadono la città – se Arcelor segue la strada di Riva
  • è importante che i lavoratori non seguano la politica degli occhi chiusi dei sindacati confederali del passato
  • l'intervento alla port. A ha cominciato anche con striscioni e manifesti in bacheca a porre chiaro che Mittal non ce la farà
a metterci a tacere – come ha fatto con i quattro sindacati firmatari
dell'accordo e che via via organizzeremo in questa fabbrica nuova la nostra presenza

Piano Mittal = meno operai, più sfruttamento
Accorpamento di mansioni uguale più carichi di lavoro, più flessibilità, meno sicurezza Esternalizzazioni - al posto degli operai mandati a casa, aziende esterne

Contro le liste di proscrizione, discriminazioni
criteri unilaterali di ArcelorMittal - Contro l’accordo illegittimo e sbagliato governo - AM - sindacati firmatari

Sosteniamo la lotta autorganizzata
degli operai Cigs Unità operai AM operai CIGS

Slai Cobas per il sindacato di classe
via Livio Andronico 47 – sede nuova Taranto

lunedì 19 novembre 2018

19 novembre - Arrestati sindacalisti Cgil, Cisl, Uil a Siracusa: estorsione aggravata… per assicurare la pace sociale in fabbrica…

Insieme firmano contratti e insieme si fanno arrestare, questi corrotti al servizio dei padroni.
Marco Faranda, 46 anni, segretario generale della Uilm Uil
Roberto Getulio, 42 anni, segretario generale della Fim Cisl
Antonino Recano, segretario generale della Fiom
accusati di estorsione aggravata ai danni dei due titolari della società di Augusta Sinergo Consorzio Nazionale… per assicurare la pace sociale e sindacale nella conduzione dell’azienda di Augusta.
Ricordiamo che tra i rappresentanti del mondo sindacale confederale in Sicilia c'è anche Maurizio Bernava iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Caltanissetta nell'ambito dell'inchiesta contro l'ex presidente di Sicindustria Antonello Montante per associazione a delinquere.
 
***
Estorsione alla Sinergo di Augusta, indagato pure un sindacalista della Fiom che si è autosospeso
novembre 17, 2018
Siracusa. “A seguito dell’ispezione della polizia negli uffici della Fiom Cgil di Siracusa, finalizzata all’acquisizione della documentazione relativa alla vertenza Set-Impianti/ Sinergo, il segretario generale della Fiom, Antonino Recano, ha comunicato alla Segreteria generale della CGIL di Siracusa la sua ferma decisione di autosospendersi da tutti gli incarichi sindacali per consentire una più serena e rapida definizione della vicenda in questione.

19 novembre - Morti per amianto: dalle fabbriche ai quartieri in Sicilia 600 morti solo nel 2017, 12.000 in 20 anni

Il capitalismo uccide sempre e in tutte le forme...
Il nostro non è che un semplice accenno alle condizioni materiali in cui viene compiuto il lavoro di fabbrica. Tutti i sensi sono lesi egualmente dalla temperatura aumentata artificiosamente, dall’atmosfera impregnata delle scorie delle materie prime, dal chiasso assordante, ecc. astrazione fatta dal pericolo di morte che si cela nell’ammucchiamento di macchine una vicinissima all’altra, il quale produce, con la regolarità del susseguirsi delle stagioni, i propri bollettini industriali di battaglia.
L’economizzazione dei mezzi sociali di produzione, che giunge a maturazione come in una serra soltanto nel sistema di fabbrica, diviene allo stesso tempo, nelle mani del capitale, depredazione sistematica delle condizioni di vita dell’operaio durante il lavoro, dello spazio, dell’aria, della luce e dei mezzi personali di difesa contro le circostanze implicanti il pericolo di morte o antiigieniche del processo di produzione , per non parlare dei provvedimenti miranti alla comodità dell’operaio. Ha torto il Fourier a chiamare le fabbriche ‘ergastoli mitigati’”?
(Karl Marx, Il Capitale, critica dell’economia politica, 1867 )
***
Amianto, in Sicilia 600 morti in un anno. Il dossier dell'Ona sui rischi da asbesto: negli ultimi vent'anni 12mila decessi
Sono 600 i decessi per amianto registrati in Sicilia nel 2017: tra i morti ci sono operai impegnati nei maggiori poli industriali, loro parenti ma anche persone che non hanno mai lavorato in fabbrica ma erano residenti nelle zone a ridosso degli stabilimenti. E' quanto sostiene una ricerca dell'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto diretto dall'avvocato Ezio Bonanni, che a Gela ha presentato un dossier specifico da asbesto sui rischi lavorativi e ambientali nei petrolchimici in Italia.

19 novembre - info: Blutec-ex Fiat Termini Imerese: “riapre” la vertenza, ricominciano i tavoli, i progetti, le promesse… con un brutto presagio finale del ministro del lavoro Di Maio!

Dall’incontro che si è tenuto il 13 novembre scorso al Ministero dell’industria e dello sviluppo economico tra la Blutec, il ministero e i sindacati confederali non è venuto fuori niente di concreto.
Come si può benissimo leggere nell’articolo di Rassegna.it, di cui riportiamo alcuni pezzi, fino ad ora si tratta di tutta roba vecchia, senza nessun futuro; l’unica novità, chiamiamola così, sarebbe la promessa di Di Maio di coinvolgere la Fca, ex Fiat, che nel frattempo mette in cassa integrazione migliaia di operai in tutti gli stabilimenti!
Di sicuro c’è la volontà di tutti di dare seguito alla cassa integrazione per evitare naturalmente eventuali “problemi di ordine pubblico”.
Il ministro ingannapopolo, dice un articolo del Giornale di Sicilia, “… ha intimato a Blutec la proposizione di progetti concreti entro i prossimi 15 giorni e che lo stesso Di Maio coinvolgerà direttamente FCA nella vertenza al fine di richiamarla alle sue responsabilità industriali. Se no sarà chiusura”.
Chiusura di cosa? Il prossimo appuntamento al Mise è stato fissato per i primi di dicembre.
Ripetiamo il nostro invito agli operai: per fare passi avanti è necessario che gli operai si autorganizzino per lottare - si colleghino agli operai autorganizzati della FCA presenti negli altri stabilimenti - fuori e contro i sindacati confederali - fuori e contro la ricerca di destini individuali e accettazione della divisione tra operai di serie A e operai di serie B.
***
Blutec, vertenza riaperta
13 novembre 2018 ore 13.20
Al tavolo del Mise, l'azienda ha presentato il progetto di rilancio del polo industriale palermitano che prevede l’occupazione di 694 lavoratori entro il 2020...

domenica 18 novembre 2018

18 novembre - da tarantocontro: Processo Ilva - Si approssimano le testimonianze delle parti civili - ne parliamo mercoledì 21

21 novembre dalle ore 17,30 sede Slai Cobas (nuova sede)

v. Livio Andronico, 47 (ang.v. Polibio)

Riunione delle parti civili al Processo Ilva

Per prepararci agli interventi delle nostre parti civili che 

cominciano agli inizi di dicembre.

Necessario lavoro con gli avvocati, per trovarci pronti

Parti civili 
 
operai Ilva, lav. cimitero, abitanti Tamburi/Paolo VI

Slai Cobas per il sindacato di classe

Info: Slai cobas sc - 3475301704 - slaicobasta@gmail.com


18 novembre - info ex Ilva Taranto: Martedi 20 novembre ore 10 2° presidio conferenza stampa dei cassintegrati ILVA AS - alla Direzione ex-ILVA oggi ArcelorMittal

Informati - partecipa - lotta per il rientro al 

lavoro ORA!

Contro la discriminazione attuata da AM con la

 complicità dei sindacati firmatari

info slaicobasta@gmail.com 3475301704

Taranto via Livio Andronico 47 (ang. v. Olibio)
sede nuova

aperta questa settimana

mercoledi 21 dalle 17.30 in poi


18 novembre - Campagne in Lotta - ANCORA FOGLI DI VIA DA SAN FERDINANDO Foggia - Solidali e vicini alle compagne e compagne - Massimo sostegno

Da Campagne in lotta
Ad una nostra compagna ieri è stato notificato un foglio di via da San Ferdinando, nel corso dello stesso anno in cui sono stati notificati 3 fogli di via e 13 denunce a diverse compagne e compagni, colpevoli esclusivamente di aver supportato le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici immigrate della tendopoli di San Ferdinando.

17 novembre - Questo è il regime del capitale e del governo fascista Erdogan. Turchia ottobre: 177 omicidi sui posti di lavoro.

L’Assemblea per la Salute dei Lavoratori e Sicurezza sul Lavoro (ISIG) ha annunciato che almeno 177 lavoratori hanno perso la vita in ottobre, con un totale di almeno 1640 lavoratori morti nei primi dieci mesi dell’anno.
BILANCIO DI 10 MESI

17 novembre - Napoli SABATO 17 NOV // PIAZZA DEL GESÙ ore 12 FLASH MOB CONTRO IL LAVORO NERO

Più lavoro, ma...che tipo di lavoro? A quali condizioni? A che costo?
Siamo contenti che nella prima metropoli del Mezzogiorno, terra di emigrazione e criminalità organizzata, le opportunità di lavoro siano in crescita grazie al turismo ma noi le vogliamo migliori di quel che sono!

sabato 17 novembre 2018

17 novembre - Lettera aperta libertà di opinione contro i ricatti aziendali

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale - aderisce alla lettera - info slaicobasta@gmail.com
https://lavoratoriautoconvocati.wordpress.com/2018/10/17/lettera-aperta-liberta-di-opinione-contro-i-ricatti-aziendali/
Vi chiediamo di aderire (individualmente o collettivamente) e di diffondere questa lettera contro i licenziamenti politici e i ricatti delle aziende contro delegati sindacali, lavoratori e precari in lotta. Per la libertà di opinione e organizzazione nei posti di lavoro e ovunque. Per costruire una rete di solidarietà mutualistica a sostegno di delegati e precari che si mobilitano sotto il ricatto aziendale.
Augustin Breda, operaio Electrolux RSU; Riccardo De Angelis, RSU TIM spa; Dante De Angelis, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ferrovie; Gian Paolo Adrian, Rsu operaio Fincantieri. 

16 novembre - Prato - aggressioni licenziamenti denunce non fermano la lotta dei lavoratori - Il 17/11 manifestazione

Due lavoratori iscritti al SI COBAS sono stati vittime il 6 novembre di una gravissima aggressione con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio mentre rientravano a casa dopo la fine del proprio turno di lavoro. Si tratta di due dipendenti della DS di Zhang Xiangguo a Montemurlo, una delle tante fabbriche tessili del pratese a conduzione cinese. Si è trattato di un agguato pianificato in piena regola: si è trattato fuori da ogni dubbio di un gravissimo atto intimidatorio.
Adeel e Abbas sono due dei lavoratori DS che a Luglio si rivolgevano al sindacato denunciando una situazione di vera e propria schiavitù: turni di 12 ore al giorno, sette giorni su sette, per buste paga da fame.
Lì iniziava un lotta dura, passata da scioperi e denunce pubbliche, che ha portato ad un primo
accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima.

15 novembre - E ORA ALLA LOTTA! MARGHERITA E' TORNATA: e ancora di più "LA LOTTA NON SI ARRESTA"

Da oggi sono libera! Per tornare alla lotta!
Un grazie fortissimo a tutte e tutti per la vostra solidarietà e i bellissimi messaggi inviati.
Ogni giorno degli "arresti domiciliari" era ugualmente luminoso, e anche di più, grazie a voi!
A volte la borghesia è anche stupida... crede di spegnere e invece riaccende!
E anche in questa occasione, di piccola repressione, le pietre sollevate dallo Stato borghese gli sono ricadute molto più pesanti sui piedi...
Come dice la poesia "La canzone del nemico di classe" di Bertold Brecht - tra i vari messaggi mandati:
"La pioggia cade dall’alto in basso
e il nemico di classe resta il nemico di classe
Perché noi siamo nemici di classe,
qualsiasi cosa ci venga detto:
Chi di noi non ha osato combattere,
ha osato morire di fame.
Siamo nemici di classe, tamburino!"
Tutti i vostri messaggi, sia quelli collettivi che individuali, non voglio affatto tenerli solo per me, per noi a Taranto.
Sono troppo importanti e tra un pò verranno riconsegnati tutti insieme a tutti.
Ancora un forte abbraccio
Arrivederci nella lotta, nella battaglia per la rivoluzione!
Margherita Calderazzi


15 novembre - Taranto: apertura nuova sede Slai Cobas sc



riapre stasera dalle 18 in poi – la nuova sede di Taranto – via Livio Andronico 47 – quasi angolo via Polibio – a fianco macelleria
da stasera  - Margherita libera – è pienamente in funzione  info 347-5301704 info 347-1102638


14 novembre - Futuro prossimo della siderurgia: L'altro padrone indiano Jindal a Piombino mostra anche dove si andrà a parare all'ArcelorMittal a Taranto

Aggiungiamo inoltre che prima dell'assegnazione definitiva dell'ILVA alla AM
Emiliano e i suoi amici di allora, USB e parte degli ambientalisti - lo stesso M5S, hanno fortemente sostenuto che la cordata Jindal/Arvedi/Cassa depositi e prestiti era migliore di AM!
Jindal a Piombino: un padre-padrone che non ammette critiche 
Associazione Coordinamento Art. 1 – Camping CIG
13/10/2018
 
L’immagine della “grande famiglia” tanto cara al nuovo signore di Piombino, mister Jindal, mostra già le prime grandi crepe. Il Pater familias si dimostra per quello che è: un Padre-Padrone di tipo autoritario e che non sopporta critiche. Nella SUA fabbrica non c’è spazio per gli “sprechi”. Le norme igieniche sono uno spreco, a cui mettere mano solo dopo che si saranno realizzati profitti; ed ecco i lavoratori obbligati a lavarsi e cambiarsi in ambienti fatiscenti, nei quali si annidano virus e batteri non chiaramente identificati: siamo sicuri si tratti di legionella (comunque potenzialmente mortale) e non di altri peggiori in termini di estensione del contagio? Non abbiamo informazioni sull’attività (dovuta) dei servizi della Asl: è stata effettuata un’indagine indipendente? Con quali risultati?

14 novembre - SCUOLA: Info assemblea scuola PAP

Risoluzioni conclusive
L’Assemblea Nazionale Scuola di PAP, al termine di due ricche e partecipate giornate di discussione, come esito di un confronto denso e approfondito del quale renderà conto il verbale in via di preparazione, delibera quanto segue:
  • Adesione di PAP alla Manifestazione Nazionale di Bastalternanza del 30 Novembre a Roma;
  • Convocazione per il 16 Dicembre a Firenze di una struttura di lavoro rappresentativa dei tavoli PAP Scuola oggi esistenti, per lavorare sul documento e sulla proposta politica e organizzativa. Gli esiti del lavoro saranno sottoposti al vaglio dell’Assemblea di Pap Scuola, che sarà nuovamente riunita per la primavera prossima, in una occasione che potrà coincidere con una mobilitazione nazionale unitaria sulla scuola, dove ve ne fossero le condizioni.
  • Giornata di mobilitazione nazionale di PAP sulla scuola, declinata territorialmente, nella data del 2 febbraio 2019, i cui contenuti saranno oggetto di confronto nelle strutture di lavoro e in mailing list nazionale e come elemento di rafforzamento e visibilità dei tavoli territoriali.