da radio onda d'urto
Grecia. Lavoratori portuali del Pireo hanno impedito il carico di un container con munizioni dirette a Israele.
Per tutta la notte tra giovedì e venerdì i portuali e gli operai del Sindacato ENEDEP del Pireo, comune greco a sud ovest di Atene, hanno bloccato un container colmo di proiettili diretti in Israele, prima che venisse caricato sulla nave “Marla BULL”. La nave proveniente dalla Macedonia e diretta ad Haifa, Israele, è partita, ma senza le munizioni.
Grazie alla protesta, il container non è stato caricato e la nave è partita senza i proiettili venissero consegnate all’esercito israeliano. Sul fianco del container è apparsa la scritta “Φονιάδες, δρόμο από το λιμάνι” (“assassini, fuori dal porto”) con la firma del sindacato dei lavoratori. “Non permetteremo che il porto del Pireo diventi una base di guerra” fa sapere in un comunicato il sindacato ENEDEP che ha deciso di rifiutarsi di movimentare armi destinate a Israele.
La decisione della mobilitazione era stata presa mercoledì dall’assemblea generale del sindacato ENEDEP (Unione dei lavoratori della movimentazione di container ai moli del Pireo) ed è stata sostenuta dal Centro per il lavoro del Pireo, dall’Unione greca dell’industria metalmeccanica e navale dell’Attica e dal sindacato dei carpentieri dei cantieri navali.
In generale, in Grecia continua la mobilitazione a sostegno del popolo palestinese. Neanche due settimane fa una manifestazione pro-pal si è conclusa con granate stordenti e manganellate della polizia sui manifestanti.
Da Atene Tonia Tsitsovitz, giornalista del settimanale ellenico Epoché. Ascolta o scarica.
Nessun commento:
Posta un commento