mercoledì 30 settembre 2015

30 settembre - SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! NEWSLETTER N. 227 DEL 30/09/15



NEWSLETTER PER LA TUTELA DELLA SALUTE
E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI
(a cura di Marco Spezia - sp-mail@libero.it)

INDICE


JOBS ACT: IN VIGORE I DECRETI ATTUATIVI E LE MODIFICHE AL D.LGS. 81/08
1
INAIL: GUIDA PER MALATTIE PROFESSIONALI E INFORTUNI SUL LAVORO
4
CASSAZIONE: LEGITTIME LE DIMISSIONI DEL DIPENDENTE PER RITMI TROPPO STRESSANTI
8
SULLA POSIZIONE DI GARANZIA DEL PREPOSTO “DI DIRITTO” E “DI FATTO”
9
I RISCHI BIOLOGICI NEL SETTORE SANITARIO E LE FERITA DA PUNTA E DA TAGLIO
11
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI: FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE
14
ACCORDO SULL’AMIANTO IN PIEMONTE TRA CGIL, CISL E UIL E ANCI
17
INAIL: IL RISCHIO BIOLOGICO NEGLI AMBULATORI “PRIME CURE”
18

30 settembre - Ex Fiat di Termini Imerese, il copione del “rilancio” è stato rispettato anche questa volta... ancora cassa integrazione fino al 31 dicembre



Tra ministri, presidenti e sindacalisti anche questa volta il copione della presa in giro per gli operai, rispetto alla ripartenza della produzione della fabbrica di Termini Imerese, è andata in porto. In vicinanza della scadenza della cassa integrazione i sindacalisti “fanno la voce grossa” e minacciano qualcosa e allora dal ministero puntualmente fanno sapere che è tutto a posto: era necessario garantire ancora mesi di cassa integrazione è questo è stato fatto! E adesso fino al 31 dicembre si può aspettare che ognuno “pensi” alla propria parte per la prossima puntata; gli unici che non dovrebbero più aspettare sono gli operai che dovranno infine decidere quando prendere nelle proprie mani questa lunghissima “vertenza”…
Termini Imerese, Blutec conferma il piano. Via alla cassa integrazione

30 settembre - Roma: MANIFESTAZIONE DEL 2 OTTOBRE 2015: LA NOSTRA LOTTA CONTRO IL SISTEMA DI MAFIA CAPITALE PROSEGUE… APPUNTAMENTO ORE 17 A PIAZZA DEL COLOSSEO



“MA ANCHE…” (per citare un noto predecessore del sindaco Marino) una manifestazione di protesta collettiva contro le privatizzazioni delle aziende pubbliche e partecipate di interesse collettivo, in difesa dei lavoratori e lavoratrici di Comune di Roma Capitale, delle aziende partecipate comunali, di coloro che lavorano nei tanti (troppi…) servizi esternalizzati e affidati a imprese, cooperative sociali, associazioni onlus e consorzi, stanno pagando gli effetti penalizzanti delle inchieste definite di “Mafia Capitale” (come se fosse colpa loro), contro la politica della Giunta Marino, che sta progressivamente abbandonando le periferie e i servizi pubblici e sociali, periferie dove abitano e lavorano i ¾ della popolazione romana, per una politica che riconosca il diritto all’abitare non solo come “diritto alla casa” ma anche con i servizi e le infrastrutture necessarie per vivere decentemente. Stanno arrivando altre cordate affaristiche, imprenditoriali, senza scrupoli, se non peggio, che stanno mettendo le mani sulla nostra città, con appalti, affidamenti e convenzioni che ci dimostrano che il SISTEMA DI MAFIA CAPITALE E’ FORTE COME PRIMA, con molti posti di lavoro a rischio (dagli asili nido, in convenzione e pubblici, specie per le precarie comunali, servizi di mediazione interculturale e di scolarizzazione rom, di assistenza ai disabili e agli anziani, di chi lavra nelle associazioni onlus che gestiscono i canili comunali, nella cultura e nei servizi…) e un peggioramento della qualità dei servizi stessi.
FACCIAMO APPELLO AI LAVORATORI E LAVORATRICI CHE NON SI SONO ANCORA RASSEGNATI-E e che vogliono ancora LOTTARE PER UNA AUTODIFESA COLLETTIVA, SOLIDALE E COMBATTIVA, ALLA CITTADINANZA BENEFICIARIA DEI SERVIZI CHE COMUNQUE SONO EROGATI IN CITTA’, ROMA CITTA’ APERTA, ROMA RESISTE, ROMA NON SI S/VENDE…ROMA VA LIBERATA DI NUOVO…anche dal sistema di Mafia Capitale e dei suoi addentellati, annidati negli uffici pubblici…

30 settembre - le schiave braccianti pugliesi escono allo scoperto e denunciano i loro sfruttatori.



Da la Repubblica 
 Morì di fatica nei campi pugliesi: ecco il suo calendario che inguaia i caporali Paola Clemente annotava ogni giornata di lavoro sul suo calendario. Che adesso è finito tra gli atti dell'inchiesta della Procura di Trani e rischia di mettere nei guai colleghe e agenzie interinali.
Un diario lungo due anni rischia di cambiare la storia (giudiziaria e non solo) della morte di Paola Clemente, avvenuta il 13 luglio mentre lavorava in una campagna di Andria. La Procura di Trani ha acquisito il calendario e i taccuini che la bracciante conservava e sui quali appuntava tutti i suoi impegni di lavoro. Un resoconto preciso e giornaliero che inguaia, definitivamente, le società per le quali aveva lavorato, i mediatori e anche alcune sue colleghe di lavoro che in questi mesi hanno raccontato il falso, forse perché sotto le minacce dei caporali. Come dimostra la pagina di calendario che pubblichiamo, Paola lavorava anche 30 giorni in un mese. A giugno dello scorso anno sono segnate 25 giornate, di cui 21 consecutive. E accanto si trova l'indicazione dell'orario e in alcuni casi anche della ditta e del caporale per i quali prestava servizio. Chiaramente la busta paga di quel mese - ma lo stesso accade anche con altri periodi, tutti oggetto dell'indagine - non corrispondono a quanto appuntato. Nonostante siano bollate da un'agenzia interinale, il ché doveva essere nelle intenzioni del legislatore garanzia di trasparenza. Perché i conti non tornano?

29 settembre - Le privatizzazioni da Alitalia alla siderurgia, non sono "decise" da enti sovranazionali, ma è lo stato e il governo italiano che fanno gli interessi dei padroni: sono loro i nemici da combattere!



da contropiano -  La distruzione di Alitalia, un affare criminale. Quattro condanne

Avevamo scritto parecchie volte che la distruzione dell'Alitalia, a far data dagli accordi di Maastricht, era un piano economico preciso. Voluto dall'Unione Europea - che aveva deciso che nel Vecchio Continente c'era spazio per tre soli vettori globali (Air France, British Airways e Lufthansa) - era stato realizzato molto "all'italiana". Ossia facendo deperire il gioiello con una serie di operazioni commerciali sbagliate, apparentemente folli (come il taglio dei voli sul lungo raggio, quelli intercontinentali, gli unici ad alto guadagno), e con altre semplicemente finalizzate a ingrassare le tasche di una serie di amici.
Il "piano", alla fine, doveva portare Alitalia nelle capaci braccia di AIr France. Ma saltò per le esigenze elettorali di Berlusconi, che mise in piedi quella famosa "cordata" cui venne di fatto regalata scaricando i debiti sui conti pubblici. Pochi anni, nuova crisi e nuova vendita a Etihad. Fine della storia, per ora...
Ma il processo contro le antiche gestioni è ora arrivato alla sentenza. E si sono viste condanne abbastanza consistenti soprattutto per il principale "rottamatore" della gloriosa azienda con base a Fiumicino: Giancarlo Cimoli.
Sotto indagine era tutta la gestione 2001-2007, e quindi il tribunale di Roma ha condannato l'ex presidente e ad della compagnia (da 2001 al 2004) a otto anni e otto mesi di reclusione.
6 anni e 6 mesi invece per Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore Finanza straordinaria; e 6 anni per Gabriele Spazzadeschi, direttore generale del settore Amministrazione e finanza.
Per tutti sono l'accusa è bancarotta. In più a Cimoli, sono stati contestati anche due episodi di aggiotaggio. Ha infatti diffuso volontariamente notizie false per causare forti e improvvise oscillazioni di prezzo del titolo Alitalia in borsa. Naturalmente c'era chi era ronto ad approfittare degli sbalzi, Cimoli o chi per lui tra questi. I pm Maria Francesca Loy e l’aggiunto Nello Rossi hanno dimostrato che gli amministratori hanno portato avanti una vera e propria «dissipazione» di Alitalia con «operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale», tanto da rovocare perdite immotivate per almeno 4 miliardi di euro. Da ricordare che tutta la stampa nazionale, fatta eccezione per pochissime testate, incolpava della crisi della compagnia soltanto i dipendenti (piloti, assistenti di volo, impiegati, operai e addetti ai bagagli), dipinti come scansafatiche ricoperti di "privilegi" intollerabili.
Sotto accusa le principali operazioni societarie di quegli anni. A Cimoli, Spazzadeschi e Ceschia si attribuisce la divisione della compagnia in Alitalia Fly e Alitalia Servizi; mentre a Cimoli, Spazzadeschi, Ceschia, Zeni e Conforti era attribuita, l’acquisizione di Volare Group, Volare Airlines e Air Europe, nel 2005. Mengozzi e Ceschia, infine, hanno pagato anche la decisione di cedere Eurofly per 13 milioni di euro e due aerei per 3 milioni (mentre i soli canoni di affitto ammontavano a 6).Dei veri "capitani di industria"... In linea teorica, Cimoli, Spazzadeschi, Ceschia e Mengozzi dovrebbero risarcire oltre 355 milioni di euro alle parti civili (niente di che: sono i commissari straordinari pro tempore). Nonostante l liquidazioni pazzesche incassate al momento del ritiro (3 milioni di euro quella che lo stesso Cimoli si era autoattribuito), difficilmente verranno espropriati dei loro averi. Come sarebbe peraltro logico.
Il comunicato dell'Usb, con Fabrizio Tomaselli - ex assistente di volo Alitalia:
ALITALIA: TOMASELLI (USB), CIMOLI E MENGOZZI CONDANNATI
ALLO STATO CHIEDIAMO UN RISARCIMENTO PER I LICENZIATI
Il 1° ottobre manifestazione all'aeroporto di Fiumicino contro i disastri occupazionali del Trasporto Aereo

29 settembre - Fin quando gli immigrati servono alla classe dei padroni per fornire "risorse importanti" come manodopera sfruttata e a basso costo sono da accogliere...

.....è necessario organizzarli e unire le lotte per il lavoro alle lotte contro il razzismo



"Gli immigrati ci danno risorse importanti" spiega Boeri, specificando che "noi dreniamo risorse perché non eroghiamo prestazioni". Secondo il Presidente dell'Inps Tito Boeri i versamenti persi dagli immigrati per le future pensioni che non potranno incassare ammontano a 3 miliardi



Le casse dell'Inps registrano un contributo di circa 3 miliardi di euro da parte di immigrati che alimentano attraverso le proprie attività lavorative i versamenti contributivi, senza sviluppare successivamente il diritto al rimborso oppure all'ottenimento di una prestazione. Lo spiega il Presidente Inps Tito Boeri presentando il rapporto "World Wide" redatto dall'istituto, con il quale si affronta questa particolare tematica. La presenza di lavoratori che rientrano nel proprio Paese senza accedere alle prestazioni previdenziali sembra per altro destinata a crescere nel futuro, tanto che alla cifra già accantonata potrebbero presto aggiungersi altri 12 miliardi di euro. Un numero che deriva da ulteriori 4,2 milioni di posizioni aperta da stranieri che sono residenti in Italia o che lo sono stati in passato. Di questi soggetti, si prevede che circa il 21% non maturerà i requisiti di quiescenza(percentuale da applicare su di un montante complessivo che supera i 56 miliardi di euro). "Gli immigrati ci danno risorse importanti" spiega Boeri, specificando che "noi dreniamo risorse perché non eroghiamo prestazioni"...


blasting news


28 settembre - Articolo di Michele Azzu di denuncia sul "silenzio" del governo sui morti sul lavoro....in aumento



Nel 2015 record di morti sul lavoro: perché il governo non riconosce questo problema? I dati di tre diversi istituti concordano su un fatto: nel 2015 crescono gli infortuni e i morti sul lavoro. Lo denuncia l’Osservatorio Indipendente di Bologna Morti sul Lavoro di Carlo Soricelli, lo riportano i numeri dell’Anmil (associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro), così come i dati dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre. “I morti per infortuni sui luoghi di lavoro non sono mai stati così tanti da quando nel gennaio 2008 è stato aperto l’osservatorio”, commenta Soricelli. Proprio Soricelli ha contestato più volte negli ultimi anni i numeri dell’Inail, che ogni anno riportano di un calo nelle morti – a differenza della crescita registrata dal suo osservatorio. Quest’anno non sembrano esserci dubbi: il 2015 è l’anno record per gli incidenti fatali. E forse non è un caso che questo accada proprio nel momento in cui le morti e gli infortuni sul lavoro sembrano essere completamente scomparsi dall’agenda politica. PER LA PRIMA VOLTA I NUMERI CONCORDANO. Al 26 settembre l’Osservatorio Indipendente di Bologna ha registrato 510 morti sul lavoro nel 2015, ma il numero diventa di 1.030 se si aggiungono anche i morti “in itinere” (ovvero chi muore durante uno spostamento, o un viaggio, dovuto al lavoro). Con una crescita del 4.6% rispetto all’anno scorso, e dell’8.6% rispetto al dato di settembre 2008 (al 15 settembre). Per l’Osservatorio Vega di Mestre – che rielabora i dati dell’Inail – i morti sul lavoro registrati fino a luglio sono stati 472, più 171 in itinere, per un totale di 643. Un incremento del 9.5% rispetto al dato di luglio del 2014.

28 settembre - Comunicato di Medicina Democratica sui tagli "appropriati" in Sanità



COMUNICATO STAMPA: MA QUALE APPROPRIATEZZA?
E’ stata definita dal Ministro della Sanità una lista di 208 esami medici a rischio di inappropriatezza, con delle sanzioni per quei medici che non rispetteranno la norma.
E’ vero che nella pratica corrente  molte visite, esami, farmaci e persino interventi  chirurgici non rispondono a un evidente beneficio per la salute e possono a buon conto definirsi inappropriati. Queste prestazioni, a volte dettate dalla cosidetta medicina difensiva altre da interessi o da imperizia hanno dei costi economici evidenti, dei costi clinici, perchè ciò che non è utile è spesso dannoso, dei costi organizzativi in quanto vanno ad intasare liste d’attesa già lunghe. Noi non crediamo che la correzione di queste anomalie passi semplicemente attraverso un intervento normativo. Un conto è introdurre e promuovere delle linee guida condivise per la gestione dei casi clinici, altro è introdurre delle norme restrittive:senza voler enfatizzare più di tanto la libera scelta dei medici bisogna anche considerare  che un tale tipo di norma ha come risultato di omologare i disturbi, le malattie e i malati come se ogni caso non avesse una propria storia clinica e ognuno non avesse diritto alla propria soggettività. Quella che va ad essere approvata ci sembra una scorciatoia che, lontano dal risolvere il problema, allontanerà i cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale spingendoli verso prestazioni private e forme di sanità integrativa. E’ anche evidente, visto il contesto e le misure che sono state prese negli ultimi anni che si tratta di una scelta di taglio della spesa

28 settembre - La Contro/Informazione di M. Spezia su lavoro e sicurezza: Lettere dal Fronte



SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS! “LETTERE DAL FRONTE” DEL 28/09/15

Invio a seguire e/o in allegato le “Lettere dal fronte”, cioè una raccolta di mail o messaggi in rete che, tra i tanti che ricevo, hanno come tema comune la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e la tutela del diritto e della dignità del lavoro.
Il mio vuole essere un contributo a diffondere commenti, iniziative, appelli relativamente ai temi del diritto a un lavoro dignitoso, sicuro e salubre.
Invito tutti i compagni e gli amici della mia mailing list che riceveranno queste notizie a diffonderle in tutti i modi.

Marco Spezia
ingegnere e tecnico della salute e della sicurezza sul lavoro
Medicina Democratica
Progetto “Sicurezza sul lavoro: Know Your Rights!”

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INDICE

LAVORARE MENO PER LAVORARE TUTTI

LETTERA APERTA: GIUSTIZIA PER LE VITTIME E PER GLI EX ESPOSTI

Franco Mugliari fmuglia@tin.it
COME COLTIVARE SALUTE E SICUREZZA NEL SETTORE AGRICOLO

Posta Resistenze posta@resistenze.org
MORIRE DI LAVORO: LA CRESCITA SENZA AUDIENCE

Posta Resistenze posta@resistenze.org
MUOS: SENTENZA ASSURDA

Posta Resistenze posta@resistenze.org
VI PRESENTIAMO “IL JOBS ACT ED I NOSTRI STRUMENTI PER CONTRASTARLO”

OTTAVO CONGRESSO NAZIONALE DI MEDICINA DEMOCRATICA FIRENZE NOVEMBRE 2015

Clash City Workers cityworkers@gmail.com
A PROPOSITO DELLE NUOVE SCHIAVE DEL SUD ITALIA

Clash City Workers cityworkers@gmail.com
SENZA BERE, MANGIARE E SEDERSI: COSÌ SI LAVORA A EXPO

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lunedì 28 settembre 2015

28 settembre - Forte contestazione a Faraone, sottosegretario del MIUR, alla "festa "del PD a Palermo

FORTE CONTESTAZIONE Al SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE FARAONE ALLA "FESTA" DEL PD A PALERMO... TUTTI GLI INTERVENTI DEI RELATORI DEL PD SONO STATI NTERROTTI CONTINUAMENTE O LETTERALMENTE IMPEDITI, COME QUELLO DI UN DIRIGENTE VENDUTO DELLA CISL,  CON SLOGAN, FISCHI, E ANCHE CON IRRUZIONI SOTTO IL PALCO DEI LAVORATORI ATA E PRECARI COOP SOCIALI DELLO SLAI COBAS S.C.....  MOMENTI DI FORTE TENSIONE CON IL "SERVIZIO D' ORDINE" PD CHE NON E' RIUSCITO A  FERMARE I CONTESTATORI E POI "IN SOSTITUZIONE" ARRIVO MASSICCIO DELLA DIGOS... MA A FARAONE VIENE RESO MOLTO DIFFICILE FARE IL SUO IPOCRITA INTERVENTO, DI FATTO NON RIUSCITO, TANTO DA PERDERE LE STAFFE! 

DENUNCIATA LA RIFORMA REAZIONARIA DELLA "BUONA SCUOLA" I CUI EFFETTI NEFASTI SI STANNO MOSTRANDO GIA' DALL'INIZIO  DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO, VEDI ANCHE LA QUESTIONE GRAVE DEGLI STUDENTI DISABILI CHE NON VANNO A SCUOLA, O LA SITUAZIONE DEL PERSONALE ATA NON IMMESSO IN RUOLO E PER CUI E' VIETATA LA CHIAMATA DEI SUPPLENTI DALLA LEGGE SCELLERATA DI STABILITA' DI QUESTO GOVERNO, UN GOVERNO CHE SCAGLIA LA REPRESSIONE CONTRO LE LOTTE LEGITTIME DI LAVORATORI E STUDENTI , COME SUCCESSO IERI AL CORTEO CITTADINO, UN GOVERNO CHE   VA CACCIATO! 






https://www.youtube.com/watch?v=GcY7UU-MXxo

Urla, slogan e cartelli polemici contro la riforma di Renzi. "Interrotti il sottosegretario e gli altri relatori durante un dibattito sull'istruzione

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I manifestanti hanno contestato la riforma della 'Buona scuola' rendendo molto complicato l'intervento del sottosegretario, bloccato da fischi e urla.

domenica 27 settembre 2015

27 settembre - Denunciamo la vergognosa repressione della polizia contro il corteo cittadino di ieri a Palermo contro il governo Renzi e l'ipocrita "festa" del PD - Inaccettabile la presenza di Faraone oggi sulla "Buona Scuola"



Comunicato stampa
27 settembre 2015

Denunciamo con forza quanto accaduto ieri a Palermo durante il corteo cittadino contro il governo Renzi e l'ipocrita "festa" del PD che si sta svolgendo in questi gg  ai Cantieri Culturali alla Zisa.
Le cariche della polizia contro studenti, lavoratori, precari, disoccupati... che più che giustamente volevano esprimere il loro dissenso contro le politiche sempre più antiproletarie e antipopolari del governo  Renzi sono illegali e assolutamente vergognose.
Questo governo, in continuità/salto di qualità rispetto ai precedenti  al servizio dei padroni, è il governo che ha sancito i licenziamenti facili nelle fabbriche e posti di lavoro con il Jobs Act e la cancellazione dell'art.18, e òa precarietà permanente, che non ha per nulla risolto il problema della  disoccupazione che invece dilaga  in generale e soprattutto tra i giovani  e le donne,  che attacca le libertà democratiche attaccando la stessa Costituzione, che spende migliaia di euro per le spese militari al servizio della guerra imperialista in tutte le sue forme, che attacca la scuola pubblica sempre più al servizio del sistema del Capitale, la sanità pubblica (per questo governo la vita dei proletari e masse popolari conta meno di nulla!), i servizi sociali, che non risolve affatto la questione abitativa nè quella dei morti sul lavoro, che diffonde il razzismo di Stato, che ricorre sempre più alla repressione poliziesca per fermare e soffocare la protesta di piazza di operai, lavoratori, donne, giovani, migranti  contro il suo agire. .
Contestiamo poi la presenza oggi alla "festa" di Faraone, sotto-segretario all'istruzione, che verrà a propagandare lai "BUONA SCUOLA" reazionaria del governo, una scuola sempre più a misura dei padroni che vuole la trasformazione degli studenti in "macchine" in carne e ossa pronte per lo sfruttamento nelle aziende, che sancisce l'uso e il consumo di manodopera a gratis con il ricorso sempre più    massiccio all'apprendistato, che vuole uniformare le menti degli studenti cancellandone la libertà di pensiero e di critica., che opera gravi discriminazioni, vedi l'esclusione degli studenti disabili dalla frequenza scolastica anche quest'anno.... che attacca pesantemente le condizioni  di lavoro e di vita del personale docente e Ata. Ma di quale "BUONA SCUOLA" pretende di parlare oggi Faraone, perpetuando l'arroganza ipocrita di questo governo che ha totalmente disprezzato il dissenso di studenti e lavoratorii????
Protestare   contro chi sta attaccando pesantemente la nostra generale condizione di vita è non solo giusto ma necessario! E non sarà la repressione di Stato a fermare le lotte giuste sia sul piano nazionale che locale che devono convergere verso un sciopero generale contro il governo.


Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo
Pubblicato da redrebel a 04:42