giovedì 30 giugno 2016

30 giugno - 5 LUGLIO PALERMO, CATANIA, SIRACUSA... IN PIAZZA GLI ASSISTENTI AGLI STUDENTI DISABILI CONTRO I LICENZIAMENTI DEL PD E DEL M5S





Contro i Licenziamenti degli Assistenti Igienico Personale degli studenti disabili della Sicilia

CON GLI ASSISTENTI IN LOTTA A PALERMO DA GIORNI SCENDERANNO IN PIAZZA  ANCHE DELEGAZIONI DI PRECARI PROVENIENTI DA CATANIA, SIRACUSA, MILAZZO...

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Martedì 5 luglio dalle ore 10:00 
Palermo - Presidenza della Regione Siciliana Piazza Indipendenza

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE PALERMO

L'ART 10 DELLA LEGGE REGIONALE 8/2016 - FINANZIARIA BIS APPROVATO ALL'ARS IL 17 MAGGIO SCORSO DAL PD DI CROCETTA/BACCEI CON IL CONNUBIO DEL MOVIMENTO 5 STELLE (MA NON ERANO "ALL'OPPOSIZiONE"???) BUTTA FUORI DAL MONDO DEL LAVORO DA SETTEMBRE 2016 1500 OPERATORI QUALIFICATI CHE DA CIRCA 20 ANNI HANNO ASSICURATO IL SERVIZIO DI ASSISTENZA IGIENICO-PERSONALE AGLI STUDENTI DISABILI NELLE SCUOLE IN SICILIA, DA PALERMO, A CATANIA, A SIRACUSA, A MESSINA... AI VARI COMUNI SICILIANI.

30 giugno - Fincantieri di Monfalcone: la RSU Fiom esce dal coordinamento nazionale?



Fincantieri, la Fiom si ribella a Landini «L’integrativo è al ribasso»
La Rsu di Panzano sancisce il «disaccordo e l’uscita dal coordinamento nazionale». Stop ai vertici generali, decisioni non vincolanti. Inquieti altri cantieri del gruppo di Giulio Garau


29 giugno 2016
 

MONFALCONE Il mal di pancia sull’intesa raggiunta per l’integrativo Fincantieri a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm diventa insopportabile per la Fiom locale e in particolare per la Rsu del cantiere di Monfalcone tanto da annunciare “l’uscita” dal coordinamento nazionale. Un passo clamoroso ufficializzato in un comunicato sindacale, dopo alcuni giorni di riflessioni con la segreteria provinciale, in cui si spiegano le ragioni sul perché «la Rsu Fiom del cantiere di Panzano non ha sottoscritto l’ipotesi di accordo». «La Rsu Fiom dello stabilimento di Monfalcone - recita lapidario il testo - in disaccordo con la Fiom nazionale informa tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’inevitabile uscita dal coordinamento nazionale Fiom. Inoltre si valuterà di volta in volta l’utilità o meno di partecipare a riunioni nazionali, e quindi non si riterranno vincolanti le decisioni prese a livello nazionale». Una presa di distanza pesante quella locale che traccia un solco profondo nel rapporto, spesso turbolento con la Fiom di Maurizio Landini. Una sorta di “Brexit” sindacale che potrebbe portare a serie conseguenze anche locali di isolamento. In realtà, da quanto si è appreso, non è soltanto Monfalcone a soffrire il mal di pancia a causa dei contenuti dell’intesa raggiunta a Roma, anche da altri cantieri, pure quello di Marghera, è giunta l’eco di forti malumori per un accordo “indigesto”.

mercoledì 29 giugno 2016

29 giugno - La lotta dei 7 operai Marcegaglia, la solidarietà e il sostegno, hanno strappato un accordo. Non una vittoria a tutto tondo, ma un "piccolo" risultato che fa ben sperare



Marcegaglia, accordo raggiunto con i sindacati: ecco il futuro dei lavoratori in protesta
Dei sette operai, uno è stato trasferito a Bergamo, due in provincia di Alessandria e quattro sono stati licenziati con un incentivo di 29 mila euro. La richiesta a Regione e Comune di aiutarli a trovare un'occupazione
di CHIARA BALDI

28 giugno 2016 


Gli operai della Marcegaglia in protesta (fotogramma)
 È stato raggiunto domenica l'accordo tra sindacati e Marcegaglia Buildtech, ramo dell'azienda che produce lamiere e pannelli in acciaio per l'edilizia, per i sette operai che, dallo scorso 31 maggio, protestano contro la decisione del gruppo di trasferirli in altre sedi, fuori da Milano. L'accordo prevede che uno dei sette lavoratori venga trasferito in provincia di Bergamo, altri due a Pozzolo Formigara, in provincia di Alessandria, dove sono già stati trasferiti altri lavoratori della Marcegaglia.
"Nel caso di questi due operai lo scontro con l'azienda era dovuto al fatto che Marcegaglia non voleva sostenere le spese di trasporto, mentre agli altri lavoratori trasferiti viene pagato un pullman" spiega Mirco Rota, segretario generale Fiom-Cgil della Lombardia, che aggiunge: "Domenica però è stato stabilito che i lavoratori si sposteranno prima in treno e poi con una navetta che li porterà in fabbrica, e la Marcegaglia Buildtech si accollerà le spese". Infine, quattro operai sono stati licenziati con un incentivo di 29 mila euro (pari a quanto altri lavoratori licenziati hanno ottenuto) e, a seconda dell'età anagrafica, otterrano un'indennità di disoccupazione (Naspi) per due o tre anni.

29 giugno - BARI: 30 giugno manifestazione Lavoratori delle campagne



lo Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto aderisce e partecipa
BARI 30 GIUGNO: I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLE CAMPAGNE PRETENDONO RISPOSTE DALLA REGIONE PUGLIA! BASTA BUGIE E FALSE PROMESSE!
Nonostante le ripetute richieste, a pochi giorni dall'inizio della stagione del pomodoro, la Regione Puglia rifiuta di incontrare il Comitato dei Lavoratori e delle Lavoratrici delle Campagne della provincia di Foggia, contravvenendo alle promesse fatte. 
Da settembre 2015 infatti è in corso una mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle campagne della provincia di Foggia, che chiedono la regolarizzazione dei permessi di soggiorno e il rispetto dei contratti collettivi di categoria, per uscire dai ghetti e ottenere ciò che spetta loro. La loro lotta ha ottenuto alcuni importanti risultati: dopo numerosi cortei e presidi, alcuni hanno ottenuto i permessi di soggiorno, mentre la Questura e il Comune di Foggia sono stati costretti ad abbandonare forme di abuso rispetto al rilascio e rinnovo di permessi di soggiorno e residenze. In contemporanea, la Regione Puglia e il Governo centrale hanno siglato protocolli e stanziato risorse per affrontare quello che viene eufemisticamente definito come il problema del caporalato e salvare l'immagine del Made in Italy, anche sulla spinta di queste mobilitazioni e delle morti sul lavoro, che tanto scalpore hanno fatto.

29 giugno - A Viareggio i fischi dei treni per ricordare la Strage e l'abbraccio dei Ferrovieri alla città



               ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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DA STASERA, PER TUTTA LA GIORNATA DI DOMANI, 29 GIUGNO 2016,
A SETTE ANNI DALLA STRAGE DI VIAREGGIO, CON I FISCHI DEI NOSTRI TRENI...
I FERROVIERI RICORDANO I MORTI E ABBRACCIANO LA CITTA'




DOMANI, 29 GIUGNO 2016, RICORRE IL 7° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE FERROVIARIA DI VIAREGGIO, QUANDO
UN TRENO CARICO DI GPL DERAGLIÒ IN STAZIONE CAUSANDO UNO DEI DISASTRI PIÙ GRAVI DEL NOSTRO PAESE
CON 32 MORTI, CENTINAIA DI FERITI E UN INTERO QUARTIERE DISTRUTTO DALLE FIAMME

IN QUESTA DOLOROSA RICORRENZA SAREMO, COME OGNI ANNO, A FIANCO AI FAMILIARI
DELLE VITTIME ED ALLA CITTA' DI VIAREGGIO CON I
FISCHI DEI NOSTRI TRENI

28 giugno - DAVVERO OSCENO: i difensori dei padroni assassini al processo Olivetti parlano di accuse fragili e fantasiose, ma i morti sono veri!



  L'avvocato Cesare Zaccone ( a destra, in piedi) durante un'udienza del processo
(questo porco difende soltanto i più bastardi tra i quali: Juventus, Thyssenkrupp, Eternit, n.d.r.)

Ivrea, tra i 17 imputati gli imprenditori Carlo De Benedetti e Franco Debenedetti e l'ex ministro Corrado Passera

La filosofia di fondo della Olivetti, la centralità e la protezione del lavoratore, non è mai cambiata": a dirlo è l'avvocato Tomaso Pisapia, difensore di Carlo De Benedetti, in aula al processo per i morti da amianto alla Olivetti, ripreso a Ivrea. Pisapia censura il modo in cui la procura ha impostato l'accusa, che ha "sapientemente mescolato nel capo di imputazione accuse generiche e specifiche secondo una tesi applicabile all'amministratore di una ditta con 50 dipendenti, non con 60mila. Qui - ha aggiunto - stiamo processando un uomo che ha 82 anni e che ne ha spesi venti dedicandosi a questo territorio, prendendo un'azienda sostanzialmente decotta e portandola da mille a diecimila miliardi di fatturato, ed è un signore incensurato: eppure la procura non vuole nemmeno che gli si concedano le attenuanti generiche".

28 giugno - Sevel e sfruttamento



Alla Sevel (Val di Sangro Chieti) 6 mila operai.  La FIAT spreme gli operai come limoni. Non basta l’esperimento, ancora in vigore, dei weekendisti (lavoratori interinali che lavorano part-time, 32 ore, solo durante il week-end dal giovedì alla domenica pomeriggio, nel reparto lastratura e per le produzioni destinate al Messico), nè è sufficiente l’aiuto dei cosiddetti lavoratori trasfertisti, ovvero dipendenti provenienti dagli stabilimenti della galassia Fiat-Chrysler (Grugliasco, Pomigliano e Cassino). Ora la FIAT chiede ai giovani operai del turno di notte, tre ore di straordinario a fine turno.
Inoltre a Luglio sono già programmate altri 4 sabati lavorativi. L’azienda scagliona le ferie come vuole. Tutto questo è avvenuto con la complicità dei sindacalisti di FIM e UILM. La FIOM da qualche mese tenta di opporsi. A Termoli, a Melfi, è come alla Sevel.

28 giugno - Zara umilia le lavoratrici anche nella malattia: una testimonianza



Martina, commessa di Zara: “zero dignità nella malattia”
Mi chiamo Martina e lavoro come addetta alle vendite in una delle più grandi multinazionali presenti sul mercato, Zara, che con il suo fatturato ha reso Amancio Ortega l’uomo più ricco del mondo. Oggi vi scrivo non per lamentarmi del trattamento che l’azienda riserva ai suoi magazzinieri (condizioni da medioevo, con turni estenuanti e senza riposo), e neppure per chiedere la chiusura dei punti vendita nei giorni festivi e domenicali. Non vi voglio parlare nemmeno delle tante “Sonia” che vengono lasciate a casa allo scadere dei mesi che una Legge di liberalizzazione selvaggia ha previsto per instaurare un precariato dilagante.
Oggi vi voglio parlare delle mie colleghe: Elena, Emanuela, Stefania, Cinzia, Marta e tante altre, che sono donne e mamme, che lavorano ma che hanno la sfortuna di essere malate, o categorie protette, o madri di disabili. Vi voglio parlare delle loro lotte per mantenere il posto di lavoro, con sacrificio e professionalità Vi voglio raccontare quanto Zara le mette sotto pressione, facendole sentire inadeguate.
Marta ha vinto sul cancro, per ora, ma come tutti i malati di cancro la sua battaglia non finisce col ciclo di chemioterapia. Lei è una categoria protetta, ha un contratto a tempo indeterminato, e viene ogni giorno a lavorare dimostrando a se stessa e agli altri che si può vincere, ha ricominciato a sognare al futuro, e si è sposata. Peccato che suo marito viva in un’altra città, una città dove esiste il negozio Zara che fattura di più al mondo, una città dove opera il suo oncologo. Marta ha chiesto il trasferimento, ma ZARA GLIELO NEGA, apparentemente senza motivo.

martedì 28 giugno 2016

28 Giugno - PALERMO, UN'ALTRA GIORNATA DI LOTTA degli assistenti licenziati... E CI PREPARIAMO AD ALLARGARLA!!!

Gli assistenti igienico personale LICENZIATI DALLO SCELLERATO PROVVEDIMENTO DI LEGGE DEL PD DI CROCETTA/ BACCEI E DAL M5S (art.10 L.Reg.le 8/2016) occupano oggi il palazzo Sant'Elia durante la riunione dei sindaci del comprensorio di Palermo, nonostante i tentativi delle guardie provinciali di fermarli. 

Chiedono un incontro urgentissimo con il sindaco Orlando in quanto neo-presidente della città metropolitana di Palermo che avevano già fermato al Gay Pride e con forti proteste l'ottengono. 





I DELEGATI SLAI COBAS S.C. HANNO ESPOSTO CHIARAMENTE AD ORLANDO E AI SINDACI LA GRAVISSIMA EMERGENZA IN CUI VERSANO A CAUSA DELLO SCELLERATO ARTICOLO DI LEGGE APPROVATO ALL'ARS IL 17 MAGGIO SCORSO,  PER CUI IL SERVIZIO DI ASSIsTENZA PASSERA' O PER MEGLIO DIRE SARAR' SCARICATO SUI COLLABORATORI SCOLASTICI A PARTIRE DA SETTEMBRE 2016,  MENTRE 1500 ASSISTeNTI, DI CUI 200 SOLO A PALERMO, MA E' UN0EMERGENZA REGIONALE, SONO STATI BUTTATI IN STRADA DOPO 20 ANNI DI SERVIZIO. 

28 giugno - Solidarietà con gli Ass. Disabili: da Palermo GRAZIE!, difendiamo i nostri diritti, restiamo collegati



Piena solidarietà con la lotta degli assistenti igienico-personali agli studenti disabili di Palermo e provincia, che le forze politiche di sistema (dal Pd al M5s) vogliono lasciare in mezzo a una strada. Condividere e diffondere!
da Mauro Buccheri PDAC Sicilia

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Giusy Di Liberti Noi tutti ringraziamo i colleghi bolognesi DA PALERMO

Rosalia Pennino Grazie di cuore a tutti.
Giorgia Geraci GRAZIE ....LA LOTTA E' DURA MA NOI NON MOLLIAMO !!!!!!


Giusy Josephine Grazieeeeee



Sonia Medda Grazie per tutte le manifestazioni di solidarietà che ci state donando...fino a stamattina nonostante il forte caldo siamo scesi in piazza e nei vari uffici e abbiamo continuato la nostra lotta contro le istituzioni carenti e sprovvedute che di fronte alle nostre problematiche fanno orecchie da mercante...ma noi continuiamo a farci sentire!!! Saluti di lotta a tutti voi  e difendiamo i nostri diritti e la nostra vita!


Tutto il nostro sostegno e solidarietà ai lavoratori precari in lotta, dai colleghi bolognesi.

28 giugno - Da Taranto: ASSEMBLEE ILVA - SLAI COBAS SC: BLOCCARE LA FABBRICA, UNIRE OPERAI E CITTADINI - MENTRE L'USB PENSA A SCIOPERI/MARCE DI "BANDIERA"



L'Usb Ilva: "Sciopero? tra un mese..." - La pratica dei rinvii evidentemente influenza tutti, anche chi dovrebbe chiamare alla mobilitazione subito



Nè si tratta di fare scioperi di "bandiera", di marcette dall'Ilva all'Eni.
Continuare, poi, a parlare di "nazionalizzazione" è prendere in giro gli operai:
l'Ilva era di Stato fino al '95, e sfruttamento e sangue degli operai erano  sempre ai massimi livelli; l'Ilva è ora commissariata dal governo e si continua a morire e ad ammalarsi e lo Stato sta per svendere la fabbrica ai nuovi padroni, con gravi conseguenze ancora su posti e condizioni di lavoro, salute, ambiente.
Una "nazionalizzazione" fatta da uno Stato al servizio dei padroni, serve solo altri padroni e viene gestita con le stesse leggi del profitto sulla pelle degli operai e delle masse popolari.

NON DICIAMO STUPIDAGGINE A CIELO APERTO!