lunedì 6 aprile 2015

6 aprile: Verso lo Sciopero Generale dal Basso. Il 24 iniziativa all'Istituto Tumori, Milano



Mentre avanzano i tagli, che il duo Renzi-Maroni hanno pianificato e stanno mettendo in atto nella Sanità, sia nazionale che regionale, si lasciano ai posti di comando i manager corrotti e collusi. Ovvero si legittima l’attacco ai diritti dei lavoratori di un lavoro stabile e sicuro e delle masse popolari ad avere una Sanità Pubblica, gratuita e degna di questo nome. Con l’obiettivo di “santificare” lo sfruttamento selvaggio e la precarietà diffusa. Il tutto applicato con arroganza e pugno di ferro.
Anche per queste ragioni il 24 aprile, in occasione dello Sciopero della Scuola, faremo delle iniziative di denuncia e lotta per costruire uno Sciopero Generale dal Basso, che unisca tutti i lavoratori per cacciare questo governo e la barbarie dei vari Jobs Act-Buona Scuola-Legge di Stabilità.
Slai Cobas “INT” per il sindacato di classe, Milano
cobasint@tiscali.it



Sanità, il manager è indagato per gli appalti truccati: la Regione Lombardia lo reintegra
Mauro Lovisari è un direttore generale indagato nell’inchiesta sulla cosiddetta 'cupola degli appalti'. Valmaggi (Pd): "Auspicavamo un cambio di rotta, ma la giunta Maroni la pensa diversamente"
di ALESSANDRA CORICA


03 aprile 2015





La Regione Lombardia reintegra Mauro Lovisari, direttore generale indagato nell’inchiesta sulla “cupola” di Gianstefano Frigerio. Il manager era stato sospeso a maggio, dopo la richiesta d’arresto a suo carico. Su cui, dopo un iter fatto di ricorsi e contro ricorsi, si è espressa a titolo definitivo la Cassazione a febbraio, rigettandola. Di qui il reintegro, anche se in una sede diversa: dal 13 aprile Lovisari sarà dg dell’Asl di Sondrio. E non dell’ospedale di Lecco, dove era dal 2011 in quota Lega e dove ora resterà come commissario Giuseppina Panizzoli. La delibera che sancisce il reintegro — pensata anche per prevenire ricorsi davanti al tribunale del lavoro — parte dalla valutazione fatta dalla commissione che la Regione ha istituito per indagare sulla questione. E si ingarbuglia non poco. Visto che nell’atto si spiega che Lovisari, che per i pm dopo l’intermediazione di Frigerio avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto, secondo la commissione avrebbe violato «i canoni di riservatezza (se non segretezza)» sulla procedura di gara. Con una condotta incompatibile «con gli obblighi di servizio» nonché con «i principi etico comportamentali contenuti nel codice etico aziendale». Nonostante ciò la giunta sceglie di far rientrare il manager in servizio (non senza, si dice, le remore dell’assessore leghista Maria Cristina Cantù). Ritenendo il rapporto fiduciario tra il dg e la Regione «incrinato ma non definitivamente pregiudicato». La scelta fa seguito a quanto deciso per Paolo Moroni (ex dg di Melegnano, ora all’Asl di Lecco) e Luca Stucchi (numero uno del Carlo Poma a Mantova). Anche loro coinvolti in inchieste e sospesi, ma tornati ai vecchi ruoli. All’attacco il Pd: «Le decisioni della giunta sono ancora una volta deludenti e contraddittorie — dice Sara Valmaggi — Quel che è peggio è che la nuova bozza di riforma della sanità conferma il sistema di nomine in vigore da tempo, che prescinde dal merito e promuove la vicinanza alle forze politiche che governano. Auspicavamo un deciso cambio di rotta, ma dobbiamo constatare che la giunta di Roberto Maroni la pensa diversamente».


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