Il 29 e il 30 novembre siamo stati di fronte al Palagiustizia di Firenze per 32 ore: un’ora per ogni Vittima della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Un presìdio in attesa della Cassazione-bis (prima udienza: 4 dicembre) alla quale hanno ricorso Moretti & Company, con l’obiettivo di mandare in fumo, attraverso la prescrizione, anche l’ultimo reato rimasto: “disastro ferroviario”. Il loro intento è cancellare le sentenze che hanno condannato l’ex Ad di FS e gli altri 12 imputati.
Le 32 ore sono iniziate con il grave peso dello scontro, a un passaggio a livello, fra un treno e un camion in Calabria, in cui hanno perso la vita la capotreno e l’autista del veicolo, e sono terminate con la notizia della morte di una lavoratrice investita da un camion mentre attendeva il bus, appena uscita dall’azienda ‘Leonardo’ di Campi Bisenzio (Fi). Due avvenimenti che confermano la necessità di continuare, anzi, di intensificare la mobilitazione contro l’impunità del sistema, per la salute, la sicurezza e la vita.
Per questo vogliamo ringraziare con calore e affetto chi è venuto a trovarci ed è stato con noi per ore, perché ci ha mostrato e dimostrato solidarietà e sostegno, come numerosi cittadini e cittadine che hanno frequentato il Tribunale nelle 32 ore di presìdio. Un grazie anche a chi ci ha fatto pervenire messaggi e attestati di vicinanza e solidarietà”.
La mobilitazione continua, lunedì 4 dicembre con il presidio di fronte alla Cassazione a Roma, dalle ore 10.00 alle ore 14.00, vi aspettiamo.
Il rischio è quello della alla prescrizione, denuncia ai nostri microfoni Daniela Rombi l’associazione dei familiari delle vittime “Il mondo che vorrei”. Ascolta o scarica
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