venerdì 28 aprile 2023

28 aprile - info internazionalista: I raider in sciopero, anche in India

 da Contropiano 

Un nuovo schema retributivo introdotto da Blinkit, un’unità di consegna rapida di generi alimentari che fa capo a una delle più grandi piattaforme indiane di food delivery, Zomato, ha scatenato le proteste dei raider in diverse città del Paese.

I colloqui con il dipartimento del lavoro non sono riusciti a risolvere la questione chiave della revisione dei salari.

Le proteste dei raider di Blinkit sono state segnalate a Kolkata, Hyderabad, Pune e nella capitale nazionale Nuova Delhi. Nei video condivisi sui social media, si vedono i manifestanti bruciare effigi della piattaforma di commercio rapido ed esporre cartelli contro l’azienda.

Chiedono che la nuova struttura salariale, che secondo quanto riferito ridurrà i loro attuali redditi al momento dell’implementazione, venga immediatamente revocata.

Zomato ha acquistato la Blinkit nel 2022 per 568 milioni di dollari. I raider in India lavorano praticamente per oltre 12 ore al giorno tutti i sette giorni alla settimana per guadagnare un salario base per sé e per le loro famiglie. 

Blinkit è di proprietà di Zomato, una delle più grandi piattaforme di consegna di cibo in India. Gli incontri tra Zomato e i lavoratori in sciopero, facilitati dal dipartimento del lavoro, non sono riusciti a sbloccare la situazione fino ad ora.

Il nuovo pagamento introdotto il 10 aprile è sceso per consegna da 25 rupie (0,30 dollari) a 15 rupie (0,18 dollari). La struttura precedente prevedeva un pagamento di base definito con incentivi in base alla distanza percorsa dal partner per consegnare l’ordine.

Nel nuovo sistema di pagamento, invece, non è previsto un pagamento di base. Il partner verrà pagato solo per ogni chilometro percorso per consegnare gli ordini, con una tariffa compresa tra 9 e 12 rupie (0,15 dollari), che può aumentare fino a 15 rupie (0,18 dollari) con un bonus aggiuntivo.

I lavoratori dell’app aggregatrice, che l’azienda chiama “partner di consegna” o “dirigenti di consegna”, sono arrabbiati per la perdita del loro reddito di base in un momento in cui l’inflazione è salita al 5,66%.

Siamo persone della classe operaia“, ha affermato un raider. “Se non guadagniamo, non possiamo pagare l’affitto o mettere il cibo nel nostro piatto“.

La forza lavoro occupata nelle consegne a domicilio in India è stata stimata a 7,7 milioni nel 2020 e si prevede che aumenterà a 23,5 milioni entro il 2029. Il lavoro nel delivery contribuisce con oltre un miliardo di dollari all’anno all’economia indiana.

Nel 2021, la Federazione indiana dei lavoratori dei trasporti basati su app, un sindacato che rappresenta i lavoratori delle piattaforme, si è rivolta alla Corte Suprema dell’India per ordinare al governo e alle aziende di riconoscere i lavoratori delle piattaforme come “dipendenti” e fornire prestazioni di sicurezza sociale come garantito dal nuovo legislazione.

Fonti: Globetrotter, People Dispatch,


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