mercoledì 8 gennaio 2014

la Cgil non è più un sindacato

IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA
dal documento della nuova opposizione interna alla CGIL
......Oggi la Cgil non incide più su nessuna delle decisioni di governi e
padroni che ci riguardano, ma noi abbiamo più che mai bisogno di un
sindacato vero, che ci dia forza e coraggio, che combatta la rassegnazione.
Protestano commercianti, artigiani, i tanti rovinati dalla crisi, ma il
mondo del lavoro è muto per colpa della passività dei gruppi dirigenti
sindacali, quasi fossimo dei privilegiati che non hanno nulla da
rivendicare.
Invece i governi continuano con le politiche di austerità, che distruggono
tutto e servono soltanto alle multinazionali, alla finanza e alle banche,
mentre noi ogni giorno che passa siamo più poveri.
La precarietà è la condizione comune di tutto il mondo del lavoro. Chi più
chi meno, tutti sono diventati precari e la maggioranza delle lavoratrici e
dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati stanno tornando indietro
di decenni.
Le donne pagano il prezzo più alto, sulla fatica e sulla salute, sui ritmi e
sui tempi di lavoro, sul salario e sulle pensioni, nella loro stessa vita.
I ricchi diventano sempre più ricchi, la casta politica, i grandi manager e
burocrati conservano tutto il loro potere, ingiustizie e corruzione e
prepotenza dilagano. In questa situazione la Cgil non ha fatto tutto quello
che poteva e doveva fare.
Uno sciopero di sole 3 ore è stato proclamato contro la legge Fornero sulle
pensioni. Si è consentito di far approvare al parlamento la cancellazione di
fatto dell'art.18 e il peggioramento degli ammortizzatori sociali. Con
l'arrivo dei governi sostenuti dal PD, il gruppo dirigente della Cgil ha
deciso di non disturbare più i palazzi della politica e di unirsi a Cisl e
Uil nella pratica degli accordi a tutti i costi.
Dopo l'accordo del 28 giugno 2011, che accettava le deroghe ai contratti
nazionali mentre il governo, con l'articolo 8 del decreto Sacconi,
permetteva di non rispettare le leggi nei gli accordi aziendali, si è
firmato un nuovo accordo il 31 maggio 2013. Con questa firma la Cgil ha
accettato di estendere dappertutto la "esigibilità" contenuta negli accordi
Fiat. Cioè il principio condannato dalla Corte Costituzionale per cui hanno
diritto di esistere solo i sindacati che firmano gli accordi e che si
impegnano a non scioperare più. Nel frattempo sono stati firmati decine di
contratti nazionali e molti accordi aziendali che hanno solo peggiorato le
condizioni e i diritti dei lavoratori. Gli accordi peggiorativi non sono
stati solo accordi separati ma nella maggioranza accordi firmati anche dalla
Cgil.
Tutti i lavoratori pubblici hanno i contratti bloccati da anni e per i
prossimi anni, senza nessuna vera iniziativa di Cgil Cisl Uil. La
maggioranza dei pensionati è ridotta alla povertà e tutti hanno perso potere
d'acquisto, ma i sindacati dei pensionati, che pure hanno milioni di
iscritti, hanno fatto ben poco.
....Con un bilancio così negativo il congresso della Cgil dovrebbe servire a
cambiare tutto. Invece tutti i gruppi dirigenti, compreso quello della Fiom,
si sono messi d'accordo per fare un congresso che approvi quello che si è
fatto e continui così...... 

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