venerdì 17 gennaio 2014

CONTRO L'AGGRESSIONE IN STILE MAFIOSO SUBITA DA FABIO PER IL RILANCIO E LA CONTINUAZIONE DELLE LOTTE



leggi e diffondi!

16/1/2014


Assemblea nazionale del SI Cobas
aperta a tutti i sostenitori della lotta degli operai immigrati della
logistica

domenica 19 gennaio, alle ore 11, presso il CSA Vittoria di Milano



La necessità di dare una risposta al pestaggio di Fabio Zerbini, non deve
neanche per un momento distogliere l'attenzione dagli obiettivi sindacali e
politici fondamentali, lavorando con convinzione per preparare uno sciopero
nazionale compatto, unica risposta efficace alla reazione padronale che
cerca di arginare, con gli unici vigliacchi strumenti a disposizione, un
movimento di lotta operaia capace finalmente di fronteggiare effettivamente
la crisi capitalista attuale e offrire una prospettiva all'insieme del
proletariato.

(CSA Vittoria, via Friuli angolo via Muratori, Milano. Dalla stazione
centrale di Milano MM linea 3 (gialla) fermata LODI TIBB. Oppure linee
circolari 90-91 Viale Umbria angolo via Muratori)


Un agguato in stile mafioso ad un compagno dirigente del S.I. Cobas


Oggi pomeriggio il compagno Fabio Zerbini è stato attirato in una specie
d'imboscata e pestato a sangue. Con la scusa di un incontro per risarcire i
danni di un incidente automobilistico (uno specchietto rotto) avvenuto a
fine dicembre, è stato attirato in zona Affori. Appena sceso dall'auto, è
stato assalito a tradimento e pestato a sangue. Gli aggressori si sono
quindi allontanati promettendogli una brutta fine se si occuperà ancora
dell'organizzazione delle lotte operaie. Questo pestaggio è la continuazione
della strategia repressiva che combina l'intervento delle forze del
disordine, con quelle dell'ordine di mafia, n'drangheta e camorra di cui
hanno fatto le spese i nostri militanti sindacali , con minacce, processi,
pestaggi, incendi d'auto ecc...



Più lo scontro politico si accentua, più si intrecceranno queste azioni atte
ad intimidire la lotta dei lavoratori della logistica, ma solo l'estensione
di questa, l'organizzazione di essa e dei COBAS potrà garantire una maggior
difesa agli attacchi posti in atto dal padronato e dai loro sgherri, contro
i sindacalisti attivi.

Non ci faremo intimidire! Un caloroso saluto e una pronta guarigione va a
Fabio, uno dei nostri compagni più in vista nelle lotte portate avanti tra
gli operai della logistica.

Il S.I. COBAS nazionale



Lettera e proposta di Fabio in risposta al suo pestaggio.

Una risposta adeguata al pestaggio di oggi



A tutte le strutture nazionali, territoriali e di fabbrica

A tutti i solidali con le lotte operaie nella logistica



Il pestaggio da me subito oggi può avere responsabilità dirette difficili da
definire ma è, in ultima istanza, una chiara rappresentazione politica della
reazione borghese al movimento di lotta che sta attraversando l'intero
paese, con al centro i facchini (per lo più immigrati) della logistica e del
trasporto

La scia degli episodi di violenza contro il movimento di sciopero che
continua ad allargarsi è ormai abbastanza lunga da richiedere una risposta
all'altezza della situazione con il chiaro obiettivo non di porvi fine
(nessuno di noi si può illudere in questo senso) ma, piuttosto, di non
segnare il passo e alzare ulteriormente il contenuto (non stupidamente le
sole forme) dello scontro

Illusi quei nemici che pensano che tale movimento di lotta passi per alcuni
militanti magari (?) più convinti e abnegati di altri.

Il movimento nasce da condizioni materiali ben precisi, destinati ad
approfondirsi per via della crisi del capitalismo che impone uno
sfruttamento sempre più intenso della classe operaia.

Attentati e pestaggi dei dirigenti e dei delegati più in vista, minacce e
ricatti diffusi nelle fabbriche, licenziamenti e violazioni sistematiche dei
diritti, cariche, denunce, fogli di via e arresti da parte degli organi
repressivi dello stato, non sono altro che sfaccettature diverse di una
verità che viene a galla. Da una parte gli sfruttatori dall'altra gli operai
che vanno organizzandosi dal basso

Il conflitto è inevitabile e finalmente lo possiamo dire, l'esito tutt'altro
che scontato

Stolti quindi anche coloro (tra i presunti amici) che si accontentano di
gridare vendetta o che cascano dal pero e si inorridiscono per la violenza
appellandosi alla democrazia e al rispetto delle sue regole. Perché proprio
questa è la democrazia, riflesso diretto, anche se distorto, di un dominio
di classe che "qualcuno" ha deciso di sfidare, nella convinzione profonda
che, battendosi per i bisogni elementari delle grandi masse, si possono
anche raggiungere conquiste immediate, per quanto parziali.

Insomma, poco ci deve importare cercare di scoprire l'autore materiale
dell'ennesima violenza anti-operaia di cui si è dovuta nutrire la nostra
stessa scelta politico-sindacale in quanto S.I. Cobas

La mano che ha colpito non è cattiva (e a pensarci bene non ha fatto nemmeno
un gran danno) ma è piuttosto una rappresentazione evidente del fatto che il
padronato (incluso i suoi servi, o sgherri, ovviamente) non trova, al
momento, una soluzione praticabile per sottrarsi dal ricatto dell'azione
operaia.

Quindi, ancora una volta: che fare?

Al momento la mia proposta è una sola: la convocazione di un attivo pubblico
di tutte le strutture del S.I. Cobas e di tutti i solidali con questa
battaglia, per sfruttare al meglio l'occasione e rilanciare la lotta
attraverso uno sciopero generale da organizzarsi....bene

Data la possibilità che tale incontro, che propongo si tenga questa domenica
19 gennaio, alle 11, possa vedere una certa partecipazione, propongo inoltre
che si svolga al Csa Vittoria (Milano) ed in forma pubblica e nazionale

Aspetto conferme o critiche puntuali

Fabio Zerbini


16/1/2014 00:30
============

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