lunedì 2 novembre 2015

1 novembre - Restaurano facciata chiesa, crolla impalcatura: schiacciati due operai



Il volo da un’altezza di circa dieci metri: una delle due vittime è finita sotto i tubi di ferro, l'altra si è schiantata su un'auto parcheggiata poco lontano dall’edificio. Sembra che i due lavoratori non indossassero caschi e imbracature di sicurezza
di Redazione online 


CASERTA - Ancora morti sul lavoro nel Casertano. Due operai hanno perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio a Piedimonte Matese, in via Sorgente. Secondo una prima ricostruzione sarebbero precipitati, poco dopo le 16, dall’impalcatura che stavano montando all’esterno della basilica di Santa Maria Maggiore, dedicata al patrono della cittadina, San Marcellino, danneggiata dal sisma che nel 2013 colpì l’Alto Casertano. Fatale la caduta: il decesso è avvenuto prima dell’arrivo dei soccorsi. Uno dei due operai lavorava per una ditta di San Potito, l’«Alma Service», incaricata della ristrutturazione della facciata e della messa in sicurezza dell’edificio, l’altro operaio, invece, era dipendente di un’azienda del posto da cui l’«Alma Service» aveva noleggiato il ponteggio. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese e i funzionari dell’Ispettorato del lavoro, per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Sul posto c’era anche un terzo operaio, che ha riportato solo ferite lievi.
Volo da dieci metri
I due operai stavano montando il ponteggio, ma arrivati ad un’altezza di 8-10 metri la struttura ha ceduto, travolgendoli. Uno dei due è finito sotto i tubi di ferro, l’altro si è schiantato su un’auto parcheggiata poco lontano. Le vittime sono Antonio Atzeri, 56 anni di Casoria (Napoli) e Tammaro Albino, 48, di Gioia Sannitica (Caserta). Durante l’installazione dell’impalcatura soffiava un vento molto forte, che potrebbe avere disturbato il lavoro degli operai.
Non indossavano protezioni
Non lontano dal luogo della tragedia sono stati rinvenuti alcuni strumenti protettivi, come caschi e imbracature, ma stando ad una prima ricostruzione della vicenda fatta dagli investigatori, coordinati dal pm della procura di Santa Maria Capua Vetere Carlo Fucci, sembra che gli strumenti di lavoro non appartenessero ai due operai vittime dell’incidente. All’interno della chiesa, chiusa al pubblico per permettere gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza, c’erano anche altre persone, tra cui i tecnici incaricati dalla Diocesi di Alife-Caiazzo, che sono stati identificati e ascoltati.
Il precedente
Si tratta della seconda tragedia sul lavoro, nel Casertano, in poco più di 48 ore.Due giorni fa un operaio di 41 anni è infatti deceduto a causa del crollo di un solaio. L’uomo stava lavorando al rifacimento di uno dei locali del plesso della facoltà di Ingegneria ad Aversa, nel Casertano. Dalle macerie, in via Roma al civico 9, i vigili del fuoco hanno estratto il suo corpo senza vita.
31 ottobre 2015 | 16:22
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