Il volo da un’altezza di circa dieci
metri: una delle due vittime è finita sotto i tubi di ferro, l'altra si è
schiantata su un'auto parcheggiata poco lontano dall’edificio. Sembra che i due
lavoratori non indossassero caschi e imbracature di sicurezza
di Redazione online
CASERTA - Ancora morti sul lavoro nel Casertano. Due
operai hanno perso la vita in un incidente avvenuto nel pomeriggio a Piedimonte
Matese, in via Sorgente. Secondo una prima ricostruzione sarebbero precipitati,
poco dopo le 16, dall’impalcatura che stavano montando all’esterno della
basilica di Santa Maria Maggiore, dedicata al patrono della cittadina, San Marcellino,
danneggiata dal sisma che nel 2013 colpì l’Alto Casertano. Fatale la caduta: il
decesso è avvenuto prima dell’arrivo dei soccorsi. Uno dei due operai lavorava
per una ditta di San Potito, l’«Alma Service», incaricata della
ristrutturazione della facciata e della messa in sicurezza dell’edificio,
l’altro operaio, invece, era dipendente di un’azienda del posto da cui l’«Alma
Service» aveva noleggiato il ponteggio. Sul luogo dell’incidente sono
intervenuti i carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese e i funzionari
dell’Ispettorato del lavoro, per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente.
Sul posto c’era anche un terzo operaio, che ha riportato solo ferite lievi.
Volo da dieci metri
I due operai stavano montando il ponteggio, ma
arrivati ad un’altezza di 8-10 metri la struttura ha ceduto, travolgendoli. Uno
dei due è finito sotto i tubi di ferro, l’altro si è schiantato su un’auto
parcheggiata poco lontano. Le vittime sono Antonio Atzeri, 56 anni di Casoria
(Napoli) e Tammaro Albino, 48, di Gioia Sannitica (Caserta). Durante
l’installazione dell’impalcatura soffiava un vento molto forte, che potrebbe
avere disturbato il lavoro degli operai.
Non indossavano protezioni
Non lontano dal luogo della tragedia sono stati
rinvenuti alcuni strumenti protettivi, come caschi e imbracature, ma stando ad
una prima ricostruzione della vicenda fatta dagli investigatori, coordinati dal
pm della procura di Santa Maria Capua Vetere Carlo Fucci, sembra che gli
strumenti di lavoro non appartenessero ai due operai vittime dell’incidente.
All’interno della chiesa, chiusa al pubblico per permettere gli interventi di
adeguamento e messa in sicurezza, c’erano anche altre persone, tra cui i
tecnici incaricati dalla Diocesi di Alife-Caiazzo, che sono stati identificati
e ascoltati.
Il precedente
Si tratta della seconda tragedia sul lavoro, nel
Casertano, in poco più di 48 ore.Due giorni fa un operaio
di 41 anni è infatti deceduto a causa del crollo di un solaio. L’uomo stava lavorando al
rifacimento di uno dei locali del plesso della facoltà di Ingegneria ad Aversa,
nel Casertano. Dalle macerie, in via Roma al civico 9, i vigili del fuoco hanno
estratto il suo corpo senza vita.
31 ottobre
2015 | 16:22
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