giovedì 11 gennaio 2018

11 gennaio - Dal Coordinamento nazionale dello Slai Cobas sc: UN PRIMO BILANCIO DELLA LOTTA DEI PRECARI DELLE COOP SOCIALI di Palermo



Chiudiamo questo anno di lotta per iniziarne un altro per il quale occorrerà tanta pazienza proletaria e altrettanta determinazione, coraggio e grinta. 
Quest’anno rispetto agli  altri anni (non dimenticando assolutamente la dura battaglia vinta dell’abolizione del famoso art. 10), il servizio di assistenza igienico personale agli studenti disabili di Palermo e provincia ha subito  in diverse forme svariati nuovi attacchi da parte delle istituzioni, inseriti in una fase in cui, nella  crisi che continua, per i lavoratori, i precari ecc. l’attacco dei padroni e del governo alla condizione di lavoro e di vita si appesantisce ogni giorno. 
Da gennaio a marzo 2017, il vergognoso ritiro di una delle cooperative dall’appalto (padroncino) ha causato un gravissimo danno agli studenti che non hanno potuto frequentare la scuola per mesi e un
ulteriore grave danno ad una consistente parte di precari assistenti penalizzati in termini economici e di anzianità di servizio, 20 precari sono rimasti fuori e per essi si è riusciti a strappare solo dei contratti come sostituti. 
A settembre ci troviamo a dover avere affrontare un altro grande ostacolo, nuovo nel senso che è la prima volta che accade ma lo Slai da mesi lo denunciava in maniera preventiva, visto il precedente dell’art.10, cercando di contrastare; ma i palazzi agiscono lo stesso illegalmente: la città metropolitana di Palermo emana un bando di gara per il servizio igienico personale agli studenti disabili inserendo solo 96 su circa 170 operatori specializzati da 20 anni in questo servizio, buttando in mezzo alla strada circa 70 operatori che verrebbero sostituiti da 113 collaboratori scolastici delle scuole in modo illegittimo, facendo riferimento ad una delle leggi delega sulla buona scuola (ddl 66, e statali, legge che al di là dell’interpretazione errata verrà applicata il 1 gennaio 2019).

Inizia quindi la fine estate di fuoco dei precari coop sociali… Tante le iniziative e i blitz nei vari palazzi, dalla Città metropolitana al palazzo della Presidenza della regione, dall’assessorato alla famiglia all’ufficio scolastico regionale, dalle denunce presentate con il nostro Avvocato alla questura dallo slai assieme ai genitori a carico del sindaco della città metropolitana Orlando, del segretario generale Currao, del direttore dell’ufficio politiche sociali dott. Spallina e della responsabile del procedimento dott.ssa Sclafani. Indicendo conferenze stampa, andiamo sui giornali e televisioni locali di nuovo quasi ogni giorno, fino all’azione viva e più dura (nata anche da una lotta ideologica viva verso chi ha paura di nuove denunce e assume atteggiamenti opportunisti che portano anche ad alcune autocritiche di lavoratori): fermare l' illegale gara pubblica, azione per la quale i precari subiscono un avvio di indagine per invasione di palazzo e interruzione di pubblico servizio, mentre spintonamenti al palazzo del Comune con i vigili urbani causano un malore di una precaria, tra le più combattive e sempre in prima linea. 
Il bando è illegittimo ed illegale, i c.s. non possono svolgere questo servizio ma possono solo fare assistenza di base e generica prevista dal loro CNNL, gli operatori devono rientrare senza se e senza ma e non è la repressione che può fermarci!!! Queste le parole d’ordine che hanno fatto sbloccare, anche se in parte, la situazione… Assedio continuo da parte dei precari e genitori all’Usr, ufficio responsabile dell’uso improprio dei c.s. e della lesione del diritto allo studio degli studenti disabili, dove i precari accompagnati dalla delegata hanno conquistato parecchi incontri sia con il vice direttore dott. Anello sia con il direttore dott.ssa Altomonte. Ciò ha portato l’USR a fare una ricognizione nelle scuole di Palermo e provincia per verificare il reale fabbisogno degli ass. specializzati, ricognizione che ha dato come risultato un numero ben più alto rispetto a quello che la città metropolitana aveva inserito nel famoso bando di gara. 
Avevamo ragione e abbiamo avuto sempre ragione!!! Il Direttore dell’’USR dichiara pubblicamente sui giornali che i cs non hanno obbligo a fare il serv di ass dando ragione di fatto allo Slai. Il bando dopo la lunga e anche difficile lotta dei precari viene finalmente esteso da 90 operatori a 141 operatori!!! Abbiamo vinto in parte un’altra battaglia e non è assolutamente cosa da poco né tanto meno da sottovalutare, anzi, ma abbiamo ancora assistenti che sono rimasti a tutt’oggi in una condizione ultraprecaria, con un contratto di nuovo da sostituti, sebbene anche la posizione dei 141 risulti essere anch’essa precaria!
La lotta dei precari però, nonostante a livello locale ci troviamo a dover battagliare ripetutamente per difendere a spada tratta il posto di lavoro assume un altro aspetto importante e cioè quello nazionale, la lotta la portiamo a Roma.
Il 24 novembre 2017 conquistiamo incontro al MIUR e il 12 dicembre 2017 al ministero delle politiche sociali e al lavoro in risposta alle nostre tante richieste di incontro, lavoro di pressione significativo, nell’ottica che la lotta ha tanti aspetti. 
Due incontri che segnano l’inizio di un percorso nazionale che si aggiunge a quello locale-regionale sempre nell’ottica della “guerra”. Al MIUR non esitiamo, precari e genitori, a solidarizzare con gli studenti in lotta contro al Buona scuola davanti il palazzo, prima di entrare. L’incontro entra nel merito del diritto allo studio degli studenti disabili e entra nel merito della legge delega, è un incontro  particolare, siamo nel cuore di chi attacca ogni giorno senza scrupoli  la scuola,  oltre a fare il quadro disastroso dei servizi di assistenza in Sicilia, a dare la giusta interpretazione ad una legge che potrebbe mettere in pericolo non solo il lavoro degli assistenti dello slai di Palermo e provincia ma di circa 2000 assistenti in tutta la Sicilia. Un incontro-scontro politico a tutti gli effetti poiché è da questo governo, sulla scia del governo precedente, che viene fuori il ddl 66 per il quale qui in Sicilia si vogliono buttare per strada gli assistenti!!! 
Dall’incontro però, e questo quasi ci ha lasciati perplessi, ma fino ad un certo punto, la ricerca di consenso per le elezioni prossime incide, è venuta fuori una posizione che ha dato ragione alla nostra e cioè che l’interpretazione della legge che hanno voluto dare qui a Palermo è sbagliata!!! I collaboratori possono fare assistenza di base e generica come dal loro profilo contrattuale che non ha nulla a che vedere con l’assistentato specializzato previsto dalle normative vigenti e dalla legge 104!!! Queste le dichiarazioni dei due rappresentati del Miur, dott. Chiappetta e dott. Pinneri dell’Ufficio di Gabinetto della ministra!!! Un punto in cui sappiamo di avere ragione e per il quale il Miur si impegna a metterne a conoscenza le istituzioni regionali e locali e che fino ad oggi non è stato mai smentito… Sta continuando la pressione ora da Palermo con continue interlocuzioni telefoniche… Vedremo! Se necessario torniamo  a Roma!!!

- Il secondo incontro al ministero delle politiche sociali avuto con il sottosegretario on. Franca Biondelli e il direttore generale tutela lavoro Romolo de Camillis è entrato nel merito della condizione precaria dei lavoratori… Abbiamo ribadito più e più volte che è solo stabilizzando questo bacino che da vent’anni svolge questo servizio si possono garantire i diritti dei lavoratori e infine degli studenti disabili... Ci sono 2 mln e 800 mila contratti precari da risolvere in tutta Italia e il governo Gentiloni non può parlare di patti per il sud, fare i proclami elettorali e poi non fare i fatti E’ ora di trovare una soluzione, la stabilizzazione dei precari deve essere un fatto naturale!!! Non si può cancellare dal mondo del lavoro questo bacino!!! L’on. Biondelli, “sono abituata a fare!” ha detto, ha assunto l’impegno, prima della fine del suo mandato, di chiamare il nuovo governatore della regione Sicilia Musumeci, e si sarebbe messa in contatto con il Ministero della pubblica istruzione. Dalle interlocuzioni telefoniche che abbiamo avuto dopo l’incontro fino a qualche giorno fa siamo stati informati che il ministero si è messo in contatto con il dirigente Candore dell’assessorato alla famiglia qui in Sicilia, dal quale attende una nota scritta di chiarimenti in merito all’erogazione dei servizi e ha avuto già un’ interlocuzione con il ministero pubblica istruzione attendendo nota anche da loro, sulla base di quanto denunciato dallo Slai. 

A Roma si è avuta tappa anche alla Presidenza della Repubblica. 

A livello regionale abbiamo mandato richiesta di incontro al nuovo governatore Musumeci il quale dichiara sui giornali che la situazione economica siciliana è disastrosa e annuncia che saranno 3 anni di lacrime e sangue per i siciliani mentre assistiamo alle comparse vomitevoli da circo del nuovo presidente dell’Ars Miccichè che ha solo un obiettivo, aumentare gli stipendi d'oro dei deputati siciliani, con un’arroganza schifosa senza limiti!!! Saranno loro gli obiettivi della nostra lotta alla ripresa. 
Un anno in salita per i precari coop sociali, non partendo da zero però, in cui i  precari dovranno trovare certamente nuova forza, combattività e coerenza, e combattere anche per allargare le forze che devono mobilitarsi che non sono grandi. 
1) risultati ottenuti: abbiamo fatto rientrare 45 operatori, in una situazione generale catastrofica in cui vengono attaccate tantissime categorie di lavoratori, in cui i licenziamenti sono all’ordine del giorno.
2) siamo arrivati ai palazzi nazionali, frutto di una linea ben precisa che ha dato il giusto riconoscimento allo slai cobas s.c.
3) il percorso nazionale deve camminare di pari passo con quello regionale, adesso ci tocca incontrare Musumeci!!! L'unica soluzione è la stabilizzazione, quasi impossibile ma si deve provare
4) abbiamo avuto in modo costante il sostegno coerente di alcune realtà come l’USI di Roma o la Rete Nazionale degli operatori sociali di Bologna, abbiamo mantenuto contatti con precari di Messina e altri che diffondono le nostre posizioni, alcuni contatti come precarie coop dopo Pisa, ma occorre lavorare per allargare i contatti, intercettare settori di precari che anche a livello nazionale hanno problemi simili, su FB siamo abbastanza seguiti.

LA LOTTA NON EI E' MAI FERMATA!
.......
Giorgia 
Per i precari coop sociali Slai Cobas sc Palermo

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