martedì 14 maggio 2019

10 maggio - Una denuncia da Bologna: Hera-Bologna distribuisce milioni… di fibre d’amianto

di Vito Totire (*)
336 milioni “restituiti” al territorio? Proprio quelli che servirebbero per la bonifica dell’amianto.
Tranquillizziamo subito i soliti accusatori di “allarmismo” che potrebbero contestarci il termine “milioni” nel titolo e chiariamo: l’entità ipotizzata si rapporta agli esami in TEM che non si vogliono fare… Intanto ecco l’ennesimo spot a favore di Hera. Il lettore superficiale potrebbe essere assalito dal dubbio che Hera stampi banconote. Non è così: Hera distribuisce utili che ormai la Chiesa rifiuta come elemosine (per un problema ergonomico, evitare eccessiva massa metallica nelle sagrestie) vale a dire 10 centesimi per azione. L’ultimo spot parla di posti di lavoro con 143 recenti assunzioni. Insomma in Hera è bello lavorare; Hera attira talenti (i 143?).
Tuttavia è evidente che:
  1. Hera esternalizza i lavori più problematici come quello della bonifica delle rotture delle tubazioni in cemento-amianto
  2. Se attira talenti potrebbe cercarli anche nel campo della prevenzione magari da affiancare alle ditte in subappalto che gestiscono i lavori più pericolosi.

Abbiamo comunque una proposta: NELLE MORE DI UN PROGRAMMA DI BONIFICA (CHE RIVENDICHIAMO DAL 1999) HERA EVITI DI APPALTARE-SUBAPPALTARE GLI INTERVENTI SUL CEMENTO-AMIANTO. SIAMO SICURI CHE TRANSITANDO NEL RUOLO DI DIPENDENTI A TEMPO INDETERMINATO DI HERA LE CONDIZIONI DI SICUREZZA PER I LAVORATORI TRANSITATI MIGLIOREREBBERO MOLTO (in primis per la presenza e reperibilità dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza). Stiamo facendo il discorso già fatto per gli infermieri del carcere di Bologna, che in quel contesto ha avuto seguito (non per merito nostro) a dimostrare che per Hera la situazione è analoga e difficile come o forse più che nelle istituzioni totali. Peraltro invitiamo i lavoratori di queste aziende a continuare a contattarci visto che ci risultano situazioni precarie. Vedremmo poi se Hera (una volta riacquisite le attività esternalizzate) rimarrebbe al top della classifica delle aziende in cui i lavoratori sono felici di lavorare (“il migliore dei mondi possibili”?). La catena di subappalti va certamente osservata meglio: è un terreno nebuloso da cui sono emersi comportamenti discutibili. AD OGNI MODO I “336 MILIONI AL TERRITORIO” DI CUI PARLANO I MEDIA COSTITUISCONO (PER ENTITA’) IL FINANZIAMANTO UTILE E NECESSARIO PER LA BONIFICA DELLE RETI DALL’AMIANTO. Cosa si aspetta? Cosa aspettano le autorità sanitarie locali? E cosa aspetta la Procura della Repubblica? Un mistero… inglorioso. La preoccupazione sulla qualità dell’acqua serpeggia fra i cittadini. Molti ci chiedono se sono utili i filtri. Abbiamo risposto a chi ci ha interpellato cosa pensiamo dei filtri ma esigiamo che – sempre nelle more della bonifica integrale – la Ausl cessi di omettere la natura delle fibre campionate (crisotilo o anfiboli?). I filtri infatti potrebbero dare risposte diverse – ancorché comunque insufficienti o nulle – a seconda del tipo di fibre. E dobbiamo ri-insitere con Ausl per acquisire i dati sulle rotture visto che le nostre ultime richieste sono rimaste inevase.
Basta con gli spot pubblicitari pro-Hera. Vogliamo bonifiche immediate.
Bologna, 8.5.2019 (*) Vito Totire per AEA, l’Associazione esposti amianto

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