domenica 5 maggio 2019

5 maggio - da tarantocontro: 2000 al corteo di Taranto - nonostante la pioggia e la polizia - presidio Slai Cobas sc alla Direzione Arcelor/Mittal

il corteo partito dalla piazza principale del quartiere tamburi è riuscito a giungere solo alla prima delle portinerie quella del Tubificio, qui la polizia ha fatto blocco e lanciato lacrimogeni, ma i manifestanti non sono arretrati hanno risposto e poi il corteo è ripreso e tornato al quartiere Tamburi molto più determinato e combattivo di prima.
 
I partecipanti alla manifestazione nazionale provenienti da tutta Italia, su convocazione del movimento Ancora Vivi (sono presenti delegazioni dei comitati No Tav, No Tap, No Triv, No Muos Movimento dal Piemonte a Cosenza, da Firenze a Napoli e da tutta la Puglia), che hanno scelto la città come madre di tutte le vertenze su ambiente e salute. Una settantina di sigle di comitati e associazioni pronte a chiedere giustizia in un luogo simbolo come l'ingresso vicino all'area a caldo del siderurgico. Alla partenza del corteo dal rione Tamburi c'erano anche Carla Lucarelli e Angelo Di Ponzio, i genitori del 15enne Giorgio, morto lo scorso gennaio per un sarcoma.
 
intanto un presidio Slai Cobas per il sindacato di classe si è tenuto alla Direzione Arcelor/Mittal fortemente presidiata dalla polizia con brevi interventi di denuncia e proposta
E' stata l'unica iniziativa materialmente alla fabbrica - nonostante  il blocco poliziesco striscioni sono stati posti anche alla port. A all'uscita del secondo turno degli operai e nei pressi della port. D che avrebbe dovuto essere la meta finale del corteo



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