giovedì 29 settembre 2022

29 settembre - da tarantocontro: Tessitura di Mottola - Albini ricatta sulla continuazione della cig pretendendo di avviare ora la procedura di licenziamento - Lo Slai Cobas dice un netto NO alla richiesta di Albini

 

COMUNICATO DELLO SLAI COBAS

L’azienda vuole avviare subito la procedura di licenziamento e intanto chiedere la cassa integrazione.

I licenziamenti sarebbero operativi a fine cigs se non esce una nuova azienda - intanto ci sarebbe un tavolo tecnico per gestire essenzialmente i licenziamenti con incentivo.

Lo Slai Cobas è nettamente contro questa soluzione. Per noi: Sì alla cigs fino a dicembre 2023, ma niente avvio della procedura - continuazione della ricerca di nuovi soggetti per prendersi l’azienda con rinnovo Vertus e Tavolo Task force - NO al tavolo tecnico richiesto dall’azienda

Se stavamo tutti sotto la Regione come proponeva lo Slai cobas potevamo far sentire netta e chiara la volontà dei lavoratori.

Lo Slai Cobas non firma alcun accordo che permetta all’azienda di avviare la procedura di licenziamento e non accetta alcun tavolo tecnico per incentivi e svuotamento dell’azienda dai macchinari. Noi vogliamo la richiesta di nuova cigs e continuazione del tavolo Task force per trovare una nuova azienda e invitiamo i lavoratori qualunque sia la tessera sindacale a sostenere subito e in tutte le forme questa posizione.

Albini, con la volontà di avvio della procedura di licenziamento, vuole per ora essere sicuro di licenziare a fine dicembre 23 - intanto con il tavolo tecnico vuole svuotare tutto e sperare che molti se ne vadano con incentivo che è sempre quello di prima. Avviare la cigs senza accettare la procedura di licenziamento è possibile e lo aveva proposto Caroli nell'incontro in Regione di ieri,

Nè va accantonata la via, presa in considerazione anche da parte della Task Force, di insistere per la riapertura con Albini, dato il suo bilancio molto positivo di profitti e la possibilità per gli stessi Albini di una parziale riconversione della produzione per adeguarla alle necessità del mercato.

Noi Slai Cobas non accettiamo quattro soldi di incentivo, ne vogliamo che vadano via le macchine.

Ma i sindacati confederali su questo si apprestano come sempre a calare le brache e il 4/10 vanno a firmare. Dobbiamo dire ai lavoratori di non dargli il consenso - come è stato l’altra volta con l’accordo sottobanco sull'incentivo all'autolicenziamento di 14.000 lorde in comode rate, che grazie alla aperta opposizione degli operai Slai Cobas, non è passato.


Nessun commento:

Posta un commento