venerdì 2 settembre 2022

2 settembre - All'assemblea proletaria anticapitalista di Roma del 17 settembre anche la lotta dei precari Assistenti igienico personale di Palermo

Assemblea 5 settembre ore 15 30 presso la sede SLAI  in Via Michele Cipolla 93

Nel corso della riunione si parlerà dell'assemblea proletaria anticapitalista del 17 settembre a Roma ... le lotte per essere più forti devono collegarsi a livello nazionale con le altre lotte contro ogni attacco che subiamo ogni giorno da padroni governo ... contro condizione di lavoro e di vita più generale



Comunicato stampa 01/09/2022

IL VERO VOLTO DI LAGALLA E DELLA SUA NERA GIUNTA COMUNALE/CITTA' METROPOLITANA!
L’amministrazione del “nuovo” sindaco Lagalla si presenta con la sua vera faccia senza scrupoli e scellerata attaccando illegalmente i settori più fragili della società, in questo caso si scaglia contro i diritti dei bambini e dei ragazzi disabili che frequentano a Palermo la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Con un comunicato emesso oggi, infatti, l’Amministrazione comunale ha comunicato la decisione di tagliare il servizio di assistenza igienico personale specializzato agli studenti disabili nelle scuole di primo grado statali, annunciando un progressivo “richiamo” al Comune di circa 300 Collaboratori professionali ai servizi scolastici stabilizzati da tanti anni, ripetendo come una campana molto stonata, un’affermazione falsa e illegittima, e cioè che il servizio specializzato di assistenza igienico personale verso gli studenti disabili spetterebbe ai collaboratori scolastici statali!
Si tratta di una scusa ormai sbugiardata a tutti i livelli istituzionali, dal Ministero dell’Istruzione all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, passando per tantissimi esperti del settore per arrivare ai Tribunali che hanno già emesso diverse sentenze che negano i fondamenti di qualsiasi “parere del Cga”, tirato strumentalmente fuori all’occorrenza, alle tante audizioni all’Ars, non ultime quelle presso la Commissione speciale di monitoraggio per l’applicazione delle leggi, a cui abbiamo partecipato direttamente; e si tratta di una menzogna, costruita ad arte, architettata un paio di anni fa negli uffici dell’Assessorato al Lavoro/Politiche Sociali della giunta Musumeci sotto la diretta becera supervisione di Scavone, con l’intento esplicito di tagliare questo servizio specializzato solo per risparmiare soldi: quelli della Regione Siciliana per le scuole superiori e quelli dei Comuni per le scuole di primo grado, nella speranza di scaricarne i costi direttamente sullo Stato.
L’ironia della (mala)sorte in cui stanno incappando Lagalla e compagnia è però che la Legge Regionale 10/2019 sul diritto allo studio, ma NON PER TUTTI GLI STUDENTI! promossa proprio dall’allora Assessore regionale all’Istruzione Lagalla, e ci sarebbe da ridere se non si trattasse di questioni serissime, conferma che il servizio di assistenza igienico personale agli studenti disabili nelle scuole è di tipo specialistico e deve essere erogato dagli enti locali (Comuni nelle scuole di primo grado – Città Metropolitane e/o Consorzi nelle scuole superiori) e non ha niente a che fare con i collaboratori scolastici statali che da contratto collettivo nazionale possono solo espletare un’assistenza DI BASE verso gli studenti disabili che non è affatto di tipo specialistico!!!
I Collaboratori professionali ai servizi scolastici dovrebbero andare, secondo Lagalla e compagnia, a rimpinguare vuoti di organico antidiluviani di settori del Comune che, invece di fare nuove assunzioni (ma come sono bravi prima delle elezioni a parlare di “lavoro, sbocchi occupazionali, diritti dei più deboli bla bla bla…!!), usa invece in modo becero solo per risparmiare unicamente sulla pelle dei bambini/studenti disabili, questi lavoratori di cui di fatto si svilisce la professionalità acquisita in tutti questi anni nelle scuole, danneggiando gravemente gli alunni disabili di cui viene messa a serio rischio perfino la frequenza scolastica perché non potranno più avere un’adeguata assistenza che spetta loro pienamente per legge.
Tutto questo condito con il cinismo tipico di chi è impegnato a massacrare diritti basilari, mille volte confermati dalla legge.
Ma dobbiamo constatare poi, ma questo non ci sorprende affatto, che i complici di questa bruttissima manovra del Comune/Lagalla, sono i sindacati Cgil, Csa e Uil, come si evince dal comunicato, assolutamente dannosi che in un percorso condiviso con il neo Assessore Tamajo stanno tenendo bordone all’Amministrazione Lagalla attaccando illegittimamente diritti sacrosanti di soggetti socialmente più fragili!
In tutti questi anni le lavoratrici e lavoratori Assistenti igienico-personale specializzati insieme a famiglie degli studenti disabili, hanno combattuto duramente per difendere questo servizio previsto dalla legge, rigettando con la lotta tutti i tentativi di cancellarlo dalla Sicilia, regione a statuto speciale e con leggi regionali specifiche e assolutamente vigenti.
Quel che è certo è che continueremo a lottare, ad oggi non si hanno neanche notizie ufficiali sulla ripresa del servizio nelle scuole superiori dove gli assistenti invece sono precari e soggetti al sistema delle Cooperative sociali, e chiamiamo tutti coloro che hanno interesse a difendere e ad affermare diritti basilari ad unirsi a questa lotta più che legittima e giusta!
Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo/Sicilia



Dall' AGI, Palermo 1 settembre
L'anno scolastico si apre a Palermo nell'incertezza per decine di famiglie con studenti disabili, in allarme per la decisione del Comune di "richiamare 300 collaboratrici e collaboratori scolastici impiegati all’interno degli istituti statali per garantire il servizio igienico-personale agli studenti e alle studentesse con disabilità". La decisione del Comune si fonda sull'interpretazione di un pronunciamento del Cga presa come base per un accordo siglato con l'amministrazione da Cgil, Cisl e Uil e contestata, invece, dai Cobas e da diverse realtà di base che operano nel mondo della scuola.
Alcuni dipendenti comunali, ha spiegato la giunta di Roberto Lagalla, verranno "richiamati fin da subito e andranno a svolgere le proprie mansioni all’interno delle scuole dell’infanzia del Comune di Palermo, dove si è registrata una carenza di personale in seguito a numerosi pensionamenti. Successivamente, e solo dopo un percorso di mobilità e formazione, gli altri collaboratori verranno assegnati agli uffici dell’amministrazione, in particolare in quelli dove si registra un grave deficit di personale". Il personale, spiega una nota poco chiara sui tempi e i modi del richiamo, "continuerà ad essere a supporto delle scuole fino a quando lo Stato non avrà garantito la copertura totale di questo essenziale servizio. Allo stesso tempo è giusto che il Comune si riappropri del suo personale, risorsa quanto mai preziosa per affrontare al meglio le nuove sfide dell'amministrazione. Il Settore Risorse umane si occuperà di valutare le esigenze del Comune per organizzare i trasferimenti e per mettere in campo eventuali percorsi di formazione per i dipendenti".
Nel corso di questi ultimi anni il pronunciamento Cga è stato utilizzato da diversi Comuni per sbarazzarsi dei costi dell'assistenza igienico-sanitari. "In realtà - ha spiegato all'AGI Leonardo Alagna, insegnante di sostegno e direttore di 'Osservatorio diritti scuola' - il Cga non ha mai indicato una competenza escluva del ministero, ma si è limitato a dare una risposta ambigua a un quesito e che comunque non può far decadere una legge. La Regione, infatti, si è inventata i Siam (Servizi integrativi, aggiuntivi e migliorativi), cioè un doppione, invece che fare a meno di quella legge, che resta in vigore. Da una parte hanno cancellato illegittimamente i servizi specialistici per disabili gravi e dall’altra hanno creato un doppione. Diciamo che adesso la regione dovrebbe garantirli entrambi: sono i paradossi di una politica che non sa cosa fare per risparmiare e per risparmiare sui più deboli". Inolte, il Comune di Palermo "non indica chi sono coloro che faranno rientro al Comune? Se sono dipendenti comunali, bisogna capire se questi persone hanno una competenza specifica. Queste 300 persone lavorano nelle scuole del comune di Palermo o sono dipendenti del Comune stesso? Se non hanno attestati che specifichino queste abilità, si sta compiendo una cosa grave: chi si occuperà dei disabili gravi e gravissimi? Lagalla e i sindacati dovrebbero chiarirsi loro stessi le idee: si tratta di più personale per la scuola o per il Comune? Parliamo di personale del Comune specializzato o offerto impropriamente per garantire un servizio che necessita alti livelli di preparazione nonchè specializzazioni e corsi di 800 ore? E cosa ne facciamo di quegli alri lavoratori che in trent'anni hanno svolto i servizi di assistenza igienico-personale?".
Usa toni ancor più duri il sindacato Slai Cobas, ricordando con "ironia" al sindaco di Palermo che "la Legge Regionale 10/2019 sul diritto allo studio promossa proprio dall’allora Assessore regionale all’Istruzione Lagalla conferma che il servizio di assistenza igienico personale agli studenti disabili nelle scuole è di tipo specialistico e deve essere erogato dagli enti locali (Comuni nelle scuole di primo grado – Città Metropolitane e/o Consorzi nelle scuole superiori) e non ha niente a che fare con i collaboratori scolastici statali che da contratto collettivo nazionale possono solo espletare un’assistenza di base verso gli studenti disabili che non è affatto di tipo specialistico".
Tra i consiglieri comunali, chi ha sollevato forti perplessità è stata Mariangela Di Gangi, del gruppo Progetto Palermo. Di Gangi ha raccolto "divrersi allarmi lanciati dai genitori dei bambini e delle bambine con disabilità" dopo l’annuncio del Comune. "Perché finalmente si trovi una soluzione definitiva a questa annosa questione senza però interrompere i servizi essenziali e obbligatori - dice - è indispensabile che il Comune, da cui comunque dipendono le scuole in questione, e la Regione, responsabile del Diritto allo studio, si attivino per trovare una soluzione, prima che per l’ennesima volta siano i tribunali ad imporre il riconoscimento di un diritto essenziale agli studenti e alle studentesse. Allo stesso tempo, non posso non chiedere all’assessore al personale che chiarisca quali saranno le mansioni, adeguate alle rispettive qualifiche e contratti, che saranno assegnate ai 300 lavoratori che torneranno nelle file comunali e che possono costituire, se adeguatamente impegnati, una risorsa per l’intera amministrazione". (AGI)

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