domenica 5 febbraio 2023

3 febbraio - Tenaris Dalmine: guerra e profitti per i padroni vanno insieme

Tenaris ha chiuso il terzo trimestre con utile netto di 608 milioni di dollari e ricavi saliti del 6% a quasi 3 miliardi di dollari (2,97 miliardi di dollari). 

Per il quarto trimestre il gruppo prevede un'ulteriore crescita delle vendite, favorita dall'aumento delle consegne per i progetti già in corso e da nuovi possibili aumenti dei prezzi, con un'ulteriore recupero del free cash flow. 

"Le condizioni nel settore energetico indicano che possa essere confermato un aumento del livello di investimenti, con bassi livelli di capacità inutilizzata e scorte, incertezza sull'impatto di ulteriori sanzioni sulle esportazioni russe e una rinnovata attenzione alla sicurezza energetica in tutto il mondo" - spiega Tenaris - secondo cui "l'approvvigionamento energetico globale è limitato e saranno necessarie tutte le fonti di approvvigionamento per soddisfare la crescente domanda". fonte la Stampa 14-11-2022

da Lenin il socialismo e la guerra - La guerra attuale è una guerra imperialista

Il capitalismo ha sviluppato a tal punto la concentrazione, che interi rami dell'industria sono nelle mani di sindacati, di trust, di associazioni di capitalisti miliardari, e quasi tutto il globo è diviso tra questi "signori del capitale", o in forma di colonie o mediante la rete dello sfruttamento finanziario che lega con mille fili i paesi stranieri. Il libero commercio e la concorrenza sono stati sostituiti dalla tendenza al monopolio, dall'usurpazione di terre per impiegarvi dei capitali, per esportare materie prime, ecc. Da liberatore delle nazioni quale era nella lotta contro il feudalesimo, il capitalismo, nella fase imperialista, è divenuto il maggiore oppressore delle nazioni. Da progressivo, il capitalismo è divenuto reazionario; ha sviluppato a tal punto le forze produttive, che l'umanità deve o passare al socialismo o sopportare per anni, e magari per decenni, la lotta armata tra le "grandi" potenze per la conservazione artificiosa del capitalismo mediante le colonie, i monopoli, i privilegi e le oppressioni nazionali di ogni specie.

la mobilitazione della classe operaia è invece centrale per la lotta contro la guerra interimperialista per i profitti dei padroni. 

Un tema da approfondire  nell' Assemblea nazionale Proletaria Anticapitalista del 18 febbraio Roma. Contro il governo delle industrie della guerra Leonardo/ Fincantieri ecc e a servizio delle multinazionali dell’energia.


Segue il volantino distribuito agli operai della Tenaris Dalmine in critica alla propaganda di padron Rocca che vuol far passare come normale la guerra imperialista di spartizione del mondo di cui invece i padroni delle multinazionali sono parte attiva e determinante.


Contro la POLITICA DEL PADRONE per la POLITICA OPERAIA 
Assemblea nazionale proletaria anticapitalista 18 febbraio Roma

I padroni hanno bisogno di affermare la loro concezione del mondo tra i lavoratori, per questo Rocca viene in fabbrica a parlare con i dipendenti per legittimare come normale un sistema capitalista dove chiudere o ristrutturare le fabbriche nel mondo è una necessità per fare profitti e la guerra diventa un’opportunità/necessita per uscire dalla crisi in cui versa il sistema imperialista mondiale fondato sui grandi monopoli come la Tenaris.

Padron Rocca vuole festeggiare “insieme” i suoi record miliardari, mentre anche chi ha la fortuna di avere un lavoro è sempre più povero e sfruttato, con i salari tagliati dagli aumenti e con i diritti collettivi trasformati in privilegi elargiti dall’azienda.
Il capitalista sa benissimo che gli operai o meglio la forza lavoro sono necessari per la produzione, (per fare andare le fabbriche), ma dall’altro sono considerati un costo e quindi per i padroni è inevitabile continuare a spremerli per restare sul mercato, è inevitabile che ci siano i morti sul lavoro e gli infortuni causati dai ritmi di lavoro.

Questa è l’ideologia che guida le azioni dei padroni, non tanto perché sono cattivi, ma perché è l’unico modo per continuare ad esistere come classe parassita che vive del lavoro salariato degli operai. Per mantenere questo potere politico sulla vita degli operai hanno bisogno di uno stato, un governo, di leggi che difendano i propri interessi di classe, facendoci credere che siamo tutti sulla stessa barca.
Così nella crisi pandemia e ora nella guerra i padroni sono sempre più ricchi e gli operai sempre più poveri, questa è la legge del sistema del capitale all’aumento dei profitti corrisponde la diminuizione dei salari, perché il sistema capitalistico è fondato sugli interessi contrapposti tra padroni e operai, tra capitale e lavoro, sfruttatori e sfruttati.
I padroni avevano bisogno della guerra per uscire dalla crisi in cui versa il sistema imperialista mondiale, gli operai invece hanno bisogno di organizzare la loro guerra per farla finita con questo sistema, devono mettere in campo la loro politica che oggi è lotta per il lavoro, il salario, i diritti, per un altro governo operaio.

Gli operai coscienti non sono soldatini nelle mani dei padroni, ma una classe internazionale che non ha nulla da perdere se non le catene del lavoro salariato e il compito storico di costruire un nuovo potere nelle mani degli operai. Per questa prospettiva dobbiamo tornare a lottare contro governo guerra e carovita, contro il peggioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica (salario,
sicurezza, precarietà), costruendo l’organizzazione autonoma degli operai, il sindacato di classe per resistere e il partito comunista della rivoluzione per passare all’attacco.

La seconda assemblea nazionale proletaria anticapitalista che si terrà il 18 febbraio a Roma è lo strumento concreto per collegare ed elevare la lotta, dal particolare al generale, per mettere al centro la difesa degli interessi della classe operaia, contro il governo che manda le armi e taglia la spesa sociale, lotta nelle fabbriche per aumenti salariali in busta paga a fronte dei profitti miliardari dei padroni come nel caso Rocca. Gli operai devono unirsi agli altri settori in lotta in un fronte unico di classe, contro il fronte di padroni e governo, per cambiare i rapporti di forza, e avanzare nella coscienza comune che è l’intero sistema dei padroni che genera, guerra, miseria e repressione che deve essere superato.

Slai Cobas per il sindacato di classe Proletari Comunisti
info e contatti: via Marconi 1 Dalmine sindacato di classe@gmail.com 3397313300
  







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