venerdì 22 giugno 2012

bergamo contestata la Fornero.. ma anche Landini

Giornata di lotta operaia contro il governo Monti-Fornero, nel centro
cittadino di Bergamo, per la prima volta gli operai della Same e di altre
fabbriche in lotta della Fiom, assieme agli operai delle logistiche dello
Slai Cobas per il sindacato di classe BG

Sfugge la Fornero, Landini contestato
Pomeriggio di contestazione a Bergamo
Proteste al Teatro Donizetti per l'assemblea di Federmeccanica. La
rappresentante del Governo entra da un ingresso secondario

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Landini e la Fornero a colloquioLandini e la Fornero a colloquio

BERGAMO - Atmosfera calda, e non solo meterologicamente parlando, in quel di
Bergamo. «Buffone», «Traditore», «Venduto»: così i manifestanti anti-Fornero
hanno accolto questo pomeriggio il leader della Fiom Maurizio Landini al suo
arrivo all'Assemblea di Federmeccanica al Teatro Donizetti. Una
contestazione che il leader sindacale non aveva messo in conto, decidendo di
fermarsi a parlare con i manifestanti, ossia i giovani del centro sociale
Pacì Paciana, della Rsu Fiom della Same Treviglio, i dissidenti della
Piaggio di Pontedera e gli operai di aziende come la Fibe. E anche quando
Landini si è soffermato a parlare con i cronisti gli è arrivata addosso una
salva di insulti, grida e persino qualche gavettone. «Hanno bisogno di farsi
un po' di pubblicità, ma sono lavoratori e io ho rispetto per tutti i
lavoratori, tanto è vero che sono passato di qui apposta per sentire le loro
ragioni». «Invece di parlare in televisione vieni qui tra gli operai».
«Niente compromessi», «Dovete sostenerci, non andare contro di noi»,
gridavano, facendo da contraltare, i contestatori, che gli hanno anche
allungato simbolicamente una penna per firmare un accordo di cui non
vogliono nemmeno sentire parlare.

CAMUSSO E FORNERO NEL MIRINO - Ma il leader della Fiom non è stato l'unico
bersaglio dei manifestanti: oggetto della contestazione sono stati anche il
leader della Cgil Susanna Camusso e il ministro Elsa Fornero, a cui sono
stati riservati slogan ed epiteti tutt'altro che ripetibili. E tra le urla e
gli improperi dei manifestanti, stipati contro le transenne che li
contenevano a fatica, spiccava anche il libro mostrato con orgoglio da
Ettore, precario di 21 anni, proprio sotto il naso dei poliziotti che
presidiavano la zona e il cui titolo era "Minima Moralia" di Adorno, il
celebre filosofo marxista. Alle 15 il ministro Fornero ha scelto di entrare
nel teatro dalla porta laterale, non incontrando così i manifestanti che la
aspettavano davanti al Donizetti e che intorno alle 17 hanno lasciato la
zona del Sentierone, mentre l'incontro, all'interno, era ancora in corso.

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