mercoledì 5 dicembre 2012

ilva e la fiom


ma c'è proprio bisogno ?, non hanno già fatto una assemblea nazionale
delegati, coordinamento nazionale siderurgia a taranto e i risoultati si
sono visti.. fiom più che mai con fim e uilm .. non può bastare ?

slai cobas per il sindacato di classe taranto


lettera aperta a Maurizio Landini "Serve un Comitato Centrale Fiom
sull'ILVA"

Al Segretario generale Fiom Maurizio Landini
Caro Maurizio, ti scrivo in merito alla vicenda Ilva di Taranto.
In primo luogo perché ritengo grave che la compagna Susanna Camusso abbia
dato un sostanziale via libera ad un decreto legge che, per non incappare in
una palese incostituzionalità e per aggirare il conflitto di attribuzioni
con la magistratura, ha realizzato un condono scandaloso a tutte le aziende
con oltre 200 addetti.

Tale posizione, se fosse confermata, assumendo la primazia del profitto
sull'uomo, cancellerebbe d'un sol colpo ogni credibilità all'iniziativa
sindacale sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Non mi è
chiaro invece l'orientamento che tu hai definito sulla vicenda, anche se mi
è sembrato molto prudente nelle prime dichiarazioni, forse perché espresse
prima che fosse reso pubblico il testo del decreto e pertanto prima di
apprezzare la gravissima decisione di estendere gli effetti a tutte le
imprese sopra la soglia dei 200 addetti. Tuttavia oggi quel testo è pubblico
e impone, per la gravità assoluta delle scelte li operate dal Governo,
l'assunzione di una posizione formale dell'organizzazione.

Per 36 mesi Ilva, come tante altre aziende, potrà uccidere e inquinare
bellamente godendo della piena e totale impunità, anzi potrà farlo con
l'avallo delle massime istituzioni e cariche dello stato. Il diritto alla
salute è derubricato come incompatibile con il libero dispiegarsi
dell'economia d'impresa. Per queste ragioni ritengo che sia nostro dovere
assumere un giudizio negativo ,come organizzazione, sul decreto legge
salvaRiva ed è necessario che sia il massimo organismo dirigente della Fiom
a discuterne.

Senza escludere un atto concreto, da parte nostra, di denuncia
dell'illegittimità costituzionale in quanto il decreto legge appare
palesemente lesivo del diritto alla salute e delle prerogative della
magistratura.

Ritengo infine necessario che sull'Ilva e sulla Fiom di Taranto vi sia
un'informativa dettagliata al prossimo Comitato Centrale. Molti compagni e
compagne chiedono giustamente di comprendere le ragioni dei provvedimenti
che hanno colpito diversi dirigenti della Fiom locale. Un percorso da
istruire, nelle forme e nelle modalità che riterrai opportune, ma di cui
necessita l'insieme del gruppo dirigente dell'organizzazione.

In attesa di un tuo riscontro.

Un abbraccio
Sergio Bellavita
Roma, 04 dicembre 2012
Pubblicato da tarantocontro a 08:34 

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