mercoledì 26 febbraio 2014

20 gennaio: Taranto - l'assedio dei palazzi del potere deve essere nelle mani delle lotte operaie e proletarie -

Oggi i rappresentanti dei disoccupati, precari, lavoratori di diversi settori - in adesione alla giornata di mobilitazione nazionale del 20 gennaio - hanno assediato il Comune per alcune ore su una precisa piattaforma per il lavoro, il salario garantito, il diritto alla salute, alla casa.
Sono in prevalenza appartenenti allo slai cobas per il sindacato di classe, ma anche i nuovi, soprattutto disoccupati che hanno partecipato, si sono rapidamente nel corso della mattinata organizzati coi Disoccupati Organizzati.
E' un inizio di un assedio prolungato che toccherà nei prossimi giorni tutti i Palazzi del potere locale e regionale, grandi e piccoli, con l'obiettivo anche di occuparli, di costringere tutti con le buone e le cattive a rispondere positivamente alla piattaforma di lotta.
A Taranto il sindaco è malato, ma era malato di mente anche prima, assente e connivente con l'Ilva e i poteri locali; il Comune è in mano ad assessori che poco fanno o possono fare; la provincia è commissariata dopo lo scandalo del legame del presidente della provincia Florido e assessori con Riva, ma anche Stefàno sindaco di Taranto è dentro l'inchiesta, come Vendola.
Ci sono 115.000 disoccupati, una marea di precari, chiudono le fabbriche, negli appalti delle pulizie delle scuole sono a rischio lavoro e ore di lavoro, così come per le lavoratrici degli asili.
Dilagano gli appalti al massimo ribasso.
La città è sporca, i quartieri degradati, i servizi insufficienti o troppo cari, mentre in città c'è chi si arricchisce e i politicanti continuano a mangiare a tutte le greppie.
A Taranto stanno per arrivare tanti soldi per le bonifiche che non partono e sono soldi che fanno gola a tutti.
E' scoppiata una guerra nella malavita, attentati sono stati fatti alla Confindustria, i cui mandanti sono nella stessa Confindustria e nei Palazzi politici locali.
Mancano case, reddito e tanti disoccupati giovani si arrangiano e diventano manovalanza della malavita.
A Taranto è facile ammalarsi a causa dell'Ilva ma è difficile curarsi causa carenze delle strutture sanitarie e costi delle medicine.

Invece di lottare contro tutto questo - spazi occupati ce ne sono due attualmente - liberi e pensanti,  associazioni sono diventati tutti buoni, fanno volontariato, spazi per palestre e riparazioni di biciclette, befane per i bambini, pulizia di strade, spiagge e viali, che dovrebbe fare l'AMIU e Comune assumendo tanti lavoratori.
Sono diventati tutti 'bravi ragazzi' mentre le masse non ce la fanno più.
Serve lotta rivolta e ribellione!
Questo il messaggio della iniziativa di oggi... Non è che l'inizio!
Sabato nel quartiere Tamburi nuova manifestazione.
LA NOSTRA PIATTAFORMA

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA – CICLO RIFIUTI
L'ecotassa che premierà i comuni virtuosi e penalizzerà città, come Taranto, che invece stanno ai minimi di raccolta differenziata porta a porta, l'aumento della Tares, pone l'urgenza di avviare subito il piano di raccolta porta a porta, sia migliorando quello in corso a San Vito, Lama, sia soprattutto iniziando il servizio nei tre quartieri Tamburi, Paolo VI, Talsano.
A questo ora devono essere concentrati tutti gli sforzi, per dare una risposta sul piano ambientale nella nostra città e per non penalizzare doppiamente i cittadini di Taranto.
Nello stesso tempo, la raccolta differenziata porta a porta e la realizzazione di un effettivo ciclo dei rifiuti, deve essere una risposta a Taranto all'emergenza occupazionale.
Chiediamo:
- un piano di assunzione di disoccupati e disoccupate già formati o da formare con nuovi corsi di formazione (per cui con la presente sollecitiamo la Regione) sulla raccolta e il ciclo di rifiuti, perchè solo con un rapporto diretto tra operatori formati e cittadini è possibile anche una verifica, stimolo, educazione alla differenziata;
- l'ampliamento dell'organico nella selezione differenziata alla Pasquinelli, con turnazione H24, perchè la raccolta differenziata diventi anche una risorsa economica per la città.

BONIFICHE – LAVORO AI DISOCCUPATI
Le bonifiche ambientali devono essere una risposta ai gravi problemi di salute e nello stesso tempo una risorsa lavorativa in città in cui essa assume anche un significato di risarcimento sociale.
Per questo, in riferimento all'appalto del progetto esecutivo di bonifica dei suoli nel quartiere Tamburi e all'aggiudicazione dell'appalto per l'esecuzione del piano delle indagini integrative sulla falda sotterranea, lo Slai cobas per il sindacato di classe, i Disoccupati Organizzati, chiedono che il Comune impegni le Ditte vincitrici degli appalti a fare i lavori assumendo disoccupati di Taranto.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
SALARIO SOCIALE AI DISOCCUPATI IN ATTESA DEL LAVORO
Chiediamo il reddito minimo garantito per i disoccupati o coloro che hanno una difficile ricollocazione lavorativa. Non si tratta di una misura assistenziale, quanto piuttosto di un incanalamento mirato e sostenuto al lavoro.Questo potrebbe coniugarsi ad un piano di formazione finalizzata al lavoro e di lavori socialmente utili.

FINE DEGLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO PER ORARI E SALARI DIGNITOSI
Chiediamo che negli appalti pubblici, da un lato sia posto un limite al ”massimo ribasso”, dall'altro si ponga l'obbligo per le ditte vincitrici del rispetto dei CCNL. A Taranto siamo arrivati a ribassi del 40%, con orari di 11 ore settimanali e un salario misero di 250 al mese...(v. Asili)
Gli appalti al massimo ribasso sono illegali, violano contratti, giurisprudenza, e sono in contrasto con l'art.36 della Costituzione.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.

ESENZIONE DI TASSE, IMU, BOLLETTE, EQUITALIA, ECC.
Chiediamo che i disoccupati, le famiglie disagiate siano esentate dal pagamento di tasse, bollette, equitalia.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
via Rintone, 22 Taranto (aperta martedì e giovedì dalle 17,30 alle 19,30) – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com


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