martedì 20 maggio 2014

19 maggio: Palermo Un altro operaio vittima dei padroni assassini!


Un'altra vita distrutta dal profitto omicida del capitale dinnanzi alla quale 
sempre più indecente è l'ipocrisia delle istituzioni borghesi con i falsi cordogli 
verso i familiari nel momento del tragico dolore ma che già all'indomani 
 non hanno alcuno scrupolo ad andare avanti con le politiche 
di attacco e peggioramento alle  condizioni lavorative  in fabbrica e 
nei posti di lavoro con la marcia complicità e collusione dei sindacati 
confederali dagli "annunci" e "impegni" proclamati ogni volta che muore
 un operaio per mettersi momentaneamente "la coscienza a posto" per 
poi continuare a  svendere la vita di operai e lavoratori.

Contro il sistema del capitale assassino una sola soluzione la rivoluzione!


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Lavoro:morto operaio ustionato a Palermo ai cantieri navali
Era ricoverato da quattro giorni nell'ospedale Civico

Redazione ANSAPALERMO17 maggio 2014

(ANSA) - PALERMO, 17 MAG - E' morto Alessandro Di Trapani, 41 anni, l'operaio della Tesim rimasto ustionato martedì scorso nel corso dei lavori di manutenzione nel bacino dell'Adorno a Palermo, sulla Motonave Cossyra della società Traghetti delle Isole. L'operaio è stato ricoverato nel reparto di prima rianimazione dell'ospedale Civico. Aveva ustioni nell'80 per cento del corpo.

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E' morto questa mattina nell'ospedale civico di Palermo Alessandro Di Trapani, l'operaio gravemente ustionato quattro giorni fa nell'incendio divampato sulla nave Cossyra, in bacino per interventi di manutenzione. Il sindaco Leoluca Orlando ha inviato un messaggio di cordoglio e solidarietà ai familiari: "Sono a sarò con voi -ha scritto tra l'altro- perchè sia fatta verità e giustizia per questa terribile tragedia che ha colpito la vostra famiglia". Ieri il sindaco si era recato in ospedale per parlare con i familiari e informarsi sulle condizioni dell'operaio vittima dell'incidente sul lavoro.

La Fiom Cgil si costituirà parte civile nel processo. "La battaglia per la sicurezza sul lavoro va condotta in tutti i modi possibili affinchè incidenti come quello accaduto ad Alessandro non accadano più - dicono il segretario Fiom di Palermo Francesco Piastra e il rappresentante del sindacato Cgil al Cantiere navale Francesco Foti - Per questo motivo ci costituiamo parte civile".


La Cgil chiederà al prefetto di convocare una riunione con la capitaneria di porto, l'autorità portuale e il sindaco di Palermo "affinchè si faccia un accertamento su tutte le aziende presenti nell'area portuale sul piano della sicurezza sul lavoro e della legalità". (La Repubblica)

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