domenica 6 luglio 2014

23 giugno: Licenziamenti all'Aquila - tra cui Luigia De Blasi, RSA SLAI COBAS SC Brico e attivista MFPR - massima solidarietà!

QUESTI LICENZIAMENTI DEVONO ESSERE RITIRATI!
parla la compagna RSA licenziata


«L'azienda ha ieri sancito una prima fase di "licenziamenti plurimi  individuali" per "/giustificato motivo oggettivo" (ossia per motivi economici-organizzativi) manifestando anche un'ingiustificata rigidità nell'adozione di strumenti che avrebbero consentito il mantenimento del livello occupazionale e una proporzionale riduzione dei costi sostenuti. Ma facciamo un passo indietro, lo facciamo non solo per i lavoratori licenziati, ma per quelli che restano e per i consumatori dell'Aleandri Bricolage srl, che quando entreranno al negozio troveranno ancora meno personale a servirli, ancora meno merce sugli scaffali, ancora prezzi troppo alti. Agitando lo spauracchio della "cassa integrazione", a gennaio di quest'anno l'azienda ha deciso in maniera unilaterale di applicare una "riduzione orizzontale dell'orario di lavoro" e concentrando il carico di lavoro. Le ore di permesso maturate dai lavoratori sono stati assorbiti dall'azienda e la possibilità di organizzare il proprio tempo libero è diventata un sogno. Alla richiesta di un confronto con i lavoratori e le relative O.S. nel tentativo di disciplinare questa flessibilità, l'azienda ha risposto con inspiegabile rigidità e invece di considerare almeno la ricerca di "ammortizzatori sociali" per evitare i licenziamenti, è passata direttamente alle misure repressive, con l'applicazione della flessibilità selvaggia e questo primo ciclo di licenziamenti. Per ammissione aziendale in sede conciliativa, forse non basteranno neanche i 4 licenziamenti a "sanare" l'azienda! Come dire che al 'Brico io' si licenza a tempo indeterminato. Il rifiuto aziendale di ogni forma di soluzione alternativa per il recupero di un'attività che rappresenta una risorsa importante nel tessuto sociale ed economico di questo territorio, vuole unicamente scaricare sui lavoratori i costi di una crisi di cui i lavoratori non hanno colpa.

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe respinge con forza questa manovra, impugnerà i licenziamenti e darà battaglia affinché vengano ritirati, in quanto li consideriamo illegittimi e ingiusti.
Al messaggio di "speranza", lanciato dal padrone A. Aleandri come una estrema unzione alla commissione di conciliazione ("Speriamo che il mercato riparta e se riparte, i lavoratori licenziati saranno i primi ad essere
riassorbiti") rispondiamo che "La speranza è una trappola inventata dai padroni" (M. Monicelli) e invitiamo tutti i lavoratori alla lotta e alla solidarietà con gli operai licenziati».
L'Aquila giugno 2014
Slai Cobas per il sindacato di classe, RSA: Luigia De Biasi


SOLIDARIETA' E SOSTEGNO A LUIGIA E ALLE ALTRE LAVORATRICI E AI LAVORATORI, DEL "BRICO ALEANDRI" DELL'AQUILA, INGIUSTAMENTE LICENZIATI


Luigia De Biasi, RSA SLAI Cobas s.c. dell'azienda commerciale "Brico Aleandri", nella giornata dello SCIOPERO GENERALE E NAZIONALE DELLE DONNE del 25 novembre 2013, aveva organizzato un'importante e particolare iniziativa di lotta all'interno e fuori dal negozio Brico io, appendendo striscioni e drappi rossi all'esterno del predetto locale commerciale, e cartelli rossi nei vari reparti, contro femminicidi e stupri, e per il cambiamento di tutta la vita delle donne, distribuendo, inoltre, alle clienti, i volantini contenenti la piattaforma dello sciopero.
Si è trattato di uno sciopero simbolico, come hanno affermato allora Luigia e le lavoratrici che hanno dato vita alla singolare iniziativa, ma "tinto di rosso, come il sangue e il dolore delle donne uccise e violentate dagli
uomini che odiano le donne, ma anche come il colore della passione della lotta"
Evidentemente la cosa ha parecchio infastidito l'azienda, tanto che tra i 4 licenziamenti, già annunciati lo scorso mese di gennaio, vi è proprio quello della lavoratrice e rappresentante sindacale in oggetto, aderente al MFPR.
La cosa altrettanto grave è che non solo non vi era alcun giustificato motivo oggettivo per licenziare, ma l'amministrazione aziendale non ha voluto fare neanche ricorso agli ammortizzatori sociali previsti per legge, onde evitare di buttare in mezzo ad una strada lavoratrici e lavoratori.
IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA, LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!
CONTRO IL MODERNO FASCISMO PADRONALE, PIENAMENTE LEGITTIMATO DAL GOVERNO RENZI, MODERNO FASCISTA, CHE COLPISCE DOPPIAMENTE LE DONNE, SERVE ED URGE LA SOLIDARIETA', L'UNITA' DI CLASSE E LA MOBILITAZIONE DI TUTTE LE LAVORATRICI, OPERAIE, PRECARIE,DISOCCUPATE, GIOVANI.
LICENZIAMO. I PADRONI E IL GOVERNO RENZI, GOVERNO DEI PADRON
Pa, 20.06.2014
Lavoratrici SLAI Cobas s.c./Policlinico Palermo


CHE ERA SUCCESSO IL 25 NOVEMBRE:

L'AQUILA - "le lavoratrici del Brico io si sono "tinte" di rosso, hanno appeso striscioni e drappi rossi fuori dal negozio, cartelli rossi nei reparti, dove ognuna ha scritto la sua. Abbiamo messo spillette con su scritto "sciopero delle donne, contro femminicidi e stupri tutta la vita deve cambiare" e distribuito alle clienti (purtroppo molto poche in realtà), volantini con la piattaforma dello sciopero delle donne. Alle h 10:00, 12:00 e 16:00 è stato letto un breve comunicato, riscuotendo, con nostra sorpresa, rispetto e attenzione da parte dei colleghi maschi. Quel comunicato è stato inviato al centro (giornale locale) per la pubblicazione. Vedremo domani se lo pubblicheranno:
"Giornata mondiale contro la violenza sulle donne Le lavoratrici del brico io di L'Aquila aderiscono allo sciopero delle donne indetto per il 25 novembre 2013 contro femminicidi e stupri. Il nostro sarà uno sciopero simbolico, ma si tingerà di rosso come in tutta Italia. Rosso come il sangue e il dolore delle donne uccise e violentate dagli uomini che odiano le donne, ma anche come il colore della passione e della lotta...
... Immaginate un giorno senza le donne e forse imparerete a rispettarci

SOLIDARIETA' DA COMPAGNE DI BOLOGNA

Esprimiamo la nostra solidarieta' e il nostro sostegno ai lavoratori e lavoratrici licenziate. Basta licenziamenti. Basta con questo governo fascista e con tutti i governi. Basta. Le proletarie/i i lavoratori le donne che lavorano nOn sono e nOn devono piu' essere carne da macello.
Vicine a Luigia e alle altre/i.
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di Bologna


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