Bergamo Sembra uno scherzo. Non lo è. Carlo (il nome è
di fantasia) lavora in Expo con il ruolo di addetto all’accoglienza. E’ il
primo volto che vede il visitatore quando entra nei padiglioni nazionali della
grande esposizione universale. Curati, di bell’aspetto e sempre sorridenti,
queste le richieste di EXPO SpA e Manpower ai propri dipendenti. Al lavoratore
viene imposto un regolamento, come ogni azienda che si rispetti. Quello di
Manpower è a dir poco restrittivo: Vietato bere, mangiare, sedersi e senza
pause. Tutto per iscritto. I sacrifici si sa vanno di pari passo con il valore
della propria prestazione, capita quindi nei normali luoghi di lavoro che alle
energie spese per un lavoro salariato corrisponda una paga adeguata. Nulla
da fare in EXPO, Carlo non mangia non beve, non si può sedere per 8 ore di
fila per 5 giorni alla settimana per una retribuzione di 797 € lordi
equaivalenti a circa 560 € al mese. Expo, da alcuni decantata come la soluzione
alla fame nel mondo affama i propri lavoratori con stipendi da fame. Con lo
zampino di Manpower (agenzia interinale) e di IVRI che di fatto gestisce
l’appalto dell’accoglienza agli stand. Sarebbe curioso sapere quanto vale
questo appalto e quanto ci guadagnano EXPO, Manpower, e IVRI. Qeusta cifra non
ci è dato saperla e resta nelle oscure stanze di EXPO Spa. Nel frattempo
il Carlo di ogni stand continuerà a sorridere ai visitatori, per 3.2 € l’ora.
In alcuni stand della grande esposizione universale non ci si compra nemmeno
una bottiglietta d’acqua.
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