lunedì 31 maggio 2021

31 maggio - RESPINGERE I LICENZIAMENTI DA FASCISMO PADRONALE E RAPPRESAGLIA CONTRO I LAVORATORI Slai Cobas Taranto

 

Contro i lavoratori di Taranto (ex Pasquinelli) impegnati in appalti pubblici che da 10 anni lottano per una stabilizzazione lavorativa e un ritorno nell'impianto di selezione della differenziata dell'Amiu dove avevano operato per 5 anni, sta andando avanti una vera e propria rappresaglia. Dopo la sospensione dal lavoro con l'ultima Coop.L'Arca, su ordine dell'Amiu (ente appaltante) sono arrivati in questi giorni i preavvisi di licenziamento per gli 8 lavoratrici e lavoratori.

Ma questi licenziamenti sono di aperta rappresaglia, in stile fascista/nazista: per attaccare 1 - lo Slai Cobas sc - faccio fuori 8 lavoratori, senza alcuna motivazione - alcuni di loro tra l'altro sono anche iscritti ad altri sindacati, e addirittura due non erano neanche presenti ad una legittima iniziativa sindacale fatta dallo Slai Cobas il 10 maggio in occasione dell'inaugurazione di quell'impianto di selezione.

Con un'azione di ritorsione/vendetta, che va oltre la "normale" repressione aziendale, si è affermato esplicitamente - riportiamo di seguito le affermazioni fatte dal presidente dell'Amiu nell'incontro presso l'Arpal - che per liberarmi dello Slai Cobas tolgo il lavoro ai lavoratori - affermando, in continuità con questa aberrante logica fascista, che quindi è lo Slai Cobas, la sua coordinatrice, responsabile di questi licenziamenti dei "poveri lavoratori". 

Si dimostra che oggi sempre più padroni e Istituzioni ciò che vogliono colpire a Taranto è lo Slai Cobas sc e i lavoratori dello Slai Cobas che osano mettere in discussione il loro potere.

Questa alzata di livello e di natura della repressione sta colpendo a Taranto - dalla grande fabbrica Ilva alle cooperative appaltatrici - come sta colpendo pesantemente a livello nazionale (ultima la gravissima aggressione agli stabilimenti FedEx).

A fronte di questo dobbiamo rafforzare la risposta di classe, dei lavoratori, del sindacalismo combattivo, serve il sostegno delle realtà di lotta sociali e politiche.

Serve una battaglia prolungata, su tutti i fronti, e con tutti i mezzi, e una risposta unitaria, nazionale, ora di una manifestazione nazionale.

SLAI COBAS per il sindacato di classe - Taranto

Alcune affermazioni del presidente dell'Amiu: "Bisognerebbe chiedere a lei la responsabilità di tutto quello che è accaduto... la signora può assolutamente essere ben protagonista di quello che è avvenuto nell'ambito delle pertinenze dell'impianto, senza alcuna autorizzazione, si è entrati nelle pertinenze dell'impianto, di una proprietà privata da parte di lavoratori, sia pure di gente che lavora... esagerando e in maniera scortese come è solita fare, la smettesse perchè lei gioca sui lavoratori... la signora cerca soltanto di fare causa e di mettere nei guai le persone, perchè non si mette lei nei guai i poveri lavoratori... non intento avere ancora e in nessun modo a che fare con la signora in questione... si vuole continuare a fare da protagonista sempre sapendo che sono gli altri che rimangono senza lavoro... Questo è il tema e su questo io ho ben poco da aggiungere..."


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