domenica 9 gennaio 2022

9 gennaio - DA ACCIAIERIE ITALIA TARANTO: Invitalia e ArcelorMittal due serpenti attorcigliati l'uno nell'altro... contro la cittadinanza e gli operai

 

Impossibile in questo periodo di pandemia con le farmacie prese d'assalto non tessere un parallelo tra il caduceo ed Acciaierie d’Italia. Stravolgendone il significato per ricondurlo ad uno maggiormente consono al nostro interesse potremmo dire che esso rappresenti l'asse che unisce le due serpi rappresentanti Invitalia ed ArcelorMittal, due serpenti attorcigliati l'uno nell'altro e pronti a sostenersi nell'assalto che oramai da quasi un anno effettuano a testa bassa al territorio, alla cittadinanza e (certamente in maniera maggioritaria dal nostro punto di vista) a tutti gli operai del siderurgico. Operai resi quasi inermi dalla strategia del terrore messa in atto dall'azienda versi i loro confronti, lavoratori messi arbitrariamente in cassintegrazione senza aprire alcun tavolo di confronto con i sindacati, libero arbitrio che si espleta soprattutto con il gran numero di licenziamenti verso lavoratori rei di non essere morti dopo incidenti causati da nessuna manutenzione ad impianti che definire logori è un eufemismo, oppure incidenti causati da pratiche operative compilate col solo scopo di favorire la produzione, dunque il profitto, a scapito della sicurezza, licenziamenti dovuti a cause extralavorative fuori addirittura dall'orario di lavoro e dunque fuori dal perimetro aziendale. 

Se tutto questo non implicasse la vita di intere famiglie che si sostengono con uno stipendio tra i più bassi del glorioso occidente civilizzato farebbe ridere così, ma ridere non fa.

Ultimo tassello di questa strategia è la segnalazione all'INPS ed all’Ordine dei Medici di otto operai in cassintegrazione richiamati a lavorare proprio il giorno di Natale (toh, ma guarda un po’!) che hanno presentato regolari certificati di malattia e dei rispettivi medici che li hanno redatti. Tutto questo sapete vero cosa vuol dire? Dato che leggete questo blog siete abbastanza intelligenti da averlo già capito: il lavoratore spogliato della sua essenza diviene proprietà nelle mani del suo datore di lavoro, il capitalismo nella sua fase più avanzata non si accontenta più di comprare la forza lavoro dall’essere umano, ma pretende di regolarne il suo stile di vita e deciderne ogni momento della sua giornata in modo da renderlo innocuo. Siamo al cospetto di un miracolo. Voi miscredenti comunisti, uomini senza alcun dio al quale appellarvi, sarete costretti a ricredervi testimoniando come il Capitale sia stato capace di eseguire delle lobotomie senza necessità alcuna di intervento chirurgico. Ma ovviamente tutto questo non è sufficiente, perché colpire il lavoratore non elimina il problema alla radice, ecco dunque che si segnalano i medici colpevoli di aver semplicemente fatto il loro dovere, quello di aver salvaguardato la salute del proprio paziente. MA COME OSA COSTUI?! METTERE LA SALUTE DELL'OPERAIO DAVANTI AL PROFITTO!

Questo ennesimo episodio di disprezzo della vita da parte della duplice proprietà si accavalla alla questione di questi ultimi giorni del dirottamento dei fondi destinati alle bonifiche delle zone in seno all'Ilva in AS, zone che non furono destinate ad essere rilevate ai tempi dell'accordo del 6 settembre 2018 dalla nuova proprietà (seppur formalmente ancora non lo fosse) che si sarebbe insediata di lì a breve e fortemente colpite dall'inquinamento prodotto dagli scarti della fabbrica (fumi, oli, fanghi…), bonifiche tra l'altro dovute a causa della gestione criminale della famiglia Riva dello stabilimento che da buoni industriali (quale è anche Mittal, non dimentichiamolo...) ritennero le spese da sostenere per la salvaguardia dell'ambiente non profittevoli, un onere enorme per chi è dedito ad ottenere il massimo profitto possibile. 

Tornando alla questione dei fondi spostati vergognosa è stata la presenza di vari rappresentanti di partiti della maggioranza di governo che sono venuti a sostenere la protesta messa in atto dall’USB in occasione dell’incontro col prefetto del 7 gennaio, ma non è mancata nemmeno la strafottente presenza di esponenti dell'unico partito di (non) opposizione. 

Noi come Slai Cobas per il Sindacato di Classe non siamo per nulla d'accordo con chi sostiene che “ben venga chiunque appoggi la causa dei lavoratori” e questo non perché siamo degli spocchiosi radical chic bastian pronti sempre pronti a far casino (ossimoro appioppatoci da qualcuno), ma perché a sostenere la causa del lavoratori ieri erano presenti proprio quelle forze politiche che in quanto maggioranza hanno magicamente fatto apparire quell’articolo 21 nel Milleprproghe. 

Qualche mente illuminata ha ipotizzato che fossero presenti esponenti vari in quanto tra pochi mesi si eleggerà la nuova giunta comunale con annesso sindaco, che fossero presenti in quanto in campagna elettorale?
A che gioco stiamo giocando? 

UN OPERAIO EX ILVA IN CIGS


Nessun commento:

Posta un commento