venerdì 12 luglio 2024

12 luglio - dal blog tarantocontro: Al processo Ilva l'intervento dell'avv. Antonietta Ricci di Taranto legale per lo Slai Cobas di parti civili cimiteriali

 

Intervento dell'avvocata Antonietta Ricci nell'udienza del 28/6: "...rigetto la richiesta di trasferimento del processo da Taranto e la nuova "perizia presentata dai difensori degli imputati..."

"io mi associo alle conclusioni della Procura Generale, della Dottoressa Cannarile e del Dottor Graziano però non posso fare a meno che rilevare quanto l’eccezione di incompetenza funzionale - che gli avvocati degli imputati hanno così fortemente sostenuto durante tutte queste udienze - sia un argomento molto sentito. 

Sotto questo aspetto io voglio fare un discorso semplice evidenziando un elemento fondamentale. Cioè l’Articolo 11 del Codice di Procedura Penale - come diceva anche pocanzi il collega Vitale - è una norma eccezionale, è una norma che deroga alla regola ordinaria e, come tale, deve essere applicata in modo rigoroso. Anche la Corte Costituzionale lo ha ribadito, cioè non accettando e respingendo tutte quelle interpretazioni estensive dell’Articolo 11.
Citando anche il parere del Professor Spangher il quale ha evidenziato quali sono gli elementi che mette in evidenza e che rendono operativo l’Articolo 11 del Codice di Procedura Penale, ovvero l’essere Magistrato e l’essere persona imputata, persona offesa o persona danneggiata dal reato. 

Quindi quando questi due elementi si concretizzano - solo in quel momento - si può derogare la disciplina ordinaria, quella che appunto prevede che i processi si debbano celebrare nel luogo in cui è stato commesso il reato. Allora, attraverso un ragionamento veramente semplicistico, possiamo ritenere che questi due elementi - cioè quello dell’essere Magistrato e dell’essere persona offesa, danneggiata o imputata del reato - si siano verificati nel processo di cui stiamo parlando? La risposta, secondo me, è semplice: è “no” perché in nessun caso i due elementi coincidono. 

Non coincidono per quanto riguarda la posizione dell’Avvocato Giacovelli e del Dottor Cassetta in quanto, sebbene hanno presentato istanza di Parte Civile, loro non erano Magistrati. Il Dottor Cassetta aveva abbandonato la Magistratura già da dieci anni, il Dottor Giacovelli già da un anno. Per quanto riguarda invece la posizione dell’Avvocato Russo sembrerebbe che questi due elementi coincidano e che quindi debba ritenersi applicabile l’Articolo 11. Ma non è così neppure: perché l’Avvocato Russo, a un certo punto, revoca la sua costituzione di Parte Civile e - come ha detto sia la Corte Costituzionale che la Corte di Cassazione nella famosa sentenza 6558 del 2023 - la posizione di un Magistrato in quanto persona offesa, in quanto danneggiato o in quanto imputato non deve essere ipotetica, non deve essere congetturata, non deve essere valutata a seguito di un ragionamento generico ma deve essere concreta, deve essere parte processuale presente. Allora vi pongo una domanda: la Corte di Cassazione, in primo grado, ha dovuto pronunciarsi su una richiesta, una pretesa risarcitoria dell’Avvocato Russo? No! Quindi perché pensare di poter applicare l’Articolo 11 quando di fatto non ci sono i presupposti, non si sono creati i presupposti per poterne rendere l’applicazione?

Quindi insisto sulla istanza di rigetto della eccezione ex Articolo 11 ed insisto anche sul rigetto della perizia che è stata depositata dagli imputati di Difesa, anche in nome del valore totalmente scientifico che riguarda le perizie della Corte di Assise. Mi riferisco sia allo Studio Sentieri - che è uno studio fatto proprio dall’Istituto Superiore di Sanità italiano che fa parte del Sistan, cioè del Sistema Statistico Nazionale - che allo Studio Forastieri il quale, oltre ad essere validato scientificamente perché è stato pubblicato su riviste il cui valore scientifico è oggettivo, lo Studio Forastieri ha messo in evidenza il nesso causale tra le emissioni nocive e le malattie che i cittadini di Taranto subiscono, il danno alla salute che i cittadini di Taranto subiscono.

Sotto questo punto di vista vorrei, da ultimo, censurare anche l’ordinanza che ha tolto l’esecutività alle provvisionali in quanto in quella ordinanza - Presidente e signori della Corte - è stata data rilevanza e preminenza al danno patrimoniale conseguente agli imputati qualora dovessero pagare tutte queste provvisionali. Di fronte al danno patrimoniale è stato calcolato il danno alla salute che invece hanno subìto tutti i cittadini di Taranto e in modo particolare anche - restringendo la questione alla mia Parte Civile - Picoco Salvatore il quale è deceduto ed è deceduto per carcinoma polmonare? Picoco Salvatore era dipendente operaio addetto ai servizi cimiteriali del Comune di Taranto. Se con tanta solerzia sono state geolocalizzate le abitazioni dei Magistrati, beh, allora valutiamo l’ubicazione del cimitero di Taranto che è proprio in prossimità, sebbene vicino ai Tamburi che è il primo rione che ha subìto i danni dalle emissioni. Il cimitero è diviso soltanto dalle carreggiate della Strada Statale 7: si può considerare parte dell’Ilva, dell’acciaieria. Ho allegato anche l’estratto contributivo di Picoco Salvatore il quale inizia a lavorare alle acciaierie. Picoco Salvatore, insieme a tutti gli operai del cimitero. E’ stata considerata la salute, il danno alla salute che è un danno permanente? Invece è stata data importanza all’aspetto patrimoniale del danno che hanno avuto gli imputati.
Per questo mi associo anche alla richiesta di rigetto della perizia che è stata presentata dai difensori degli imputati. Grazie.

Una valutazione fatta poi dall'Avvocata Ricci nell'assemblea con le parti civili tenutasi presso lo Slai Cobas sc nella serata del 28 giugno

In tutte le udienze che si sono svolte finora gli avvocati degli imputati erano arrabbiati, decisi, compatti. Tutti hanno contestato la competenza funzionale, quindi vogliono che il processo si debba trasferire a Potenza. Già nella scorsa udienza la Procura si è opposta a questo e tutti noi oggi, quelli che hanno depositato le memorie, noi che abbiamo discusso ci siamo opposti a questo trasferimento. Legalmente si tratta di una questione interpretativa, la stessa sentenza viene utilizzata dagli avvocati degli imputati come da parte nostra. Questo di fatto rimanda alla decisione del Presidente della Corte d’appello che non riusciamo a capire bene se ci darà ragione o no. Oggi ho avuto la sensazione che il Presidente fosse più a favore della nostra interpretazione, però non sappiamo perché è una questione proprio di dottrina, di come deve applicare i principi al caso concreto.
Poi c'è stata lo show dell’avv. del Codacons di Rienzi, a cui ci siamo opposti. Se n'è uscito con queste dichiarazioni da televisione e basta. E per queste dichiarazioni ha avuto anche uno scontro con Margherita. 

Ci siamo anche opposti fermamente all'utilizzo di una nuova perizia che immetterebbe un altro bel pò di lavoro da fare. Perché poi ci sono le contestazioni, ci sono le controperizie che ovviamente dobbiamo fare perché non possiamo rimanere zitti di fronte alle valutazioni che vogliono mettere in discussione i dati del processo di 1° grado. Però rispetto al trasferimento del processo a Potenza sarebbe la cosa meno grave, dato che resterebbe comunque la speranza di continuare a lottare per la validità della sentenza di primo grado. Ma se veramente viene trasferito tutto a Potenza è un'ecatombe da un punto di vista processuale.
Anch'io ho sollevato una critica nei confronti dell'ordinanza che ha tolto esecutività alle provvisionali. Il Presidente ha controbattuto dicendo: se ho tolto la provvisionale non significa che non potete agire per il risarcimento del danno. Sì, è vero, ma io potrei agire, però in una prospettiva di un processo in cui per la sua lunghezza alcuni reati possono saltare per la prescrizione o addirittura gli imputati vengono assolti.
E infatti l'ho detto proprio oggi. Vi siete presi la briga di andare a geolocalizzare l'abitazione del giudice? Ma avete visto i lavoratori del cimitero come stanno? Praticamente a ridosso dell'Ilva, da cui vi dividono soltanto le carreggiate della strada.
Dopo i lavoratori dell'acciaieria, quelli che stanno dentro, i più a rischio elevato siete proprio voi, lavoratori cimiteriali. State lì e praticamente vi prendete tutto ciò che inquina l'acciaieria...


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