giovedì 12 aprile 2012

Contro la persecuzione di Mimma al policlinico di Palermo

Comunicato stampa

Palermo, 10 aprile 2012

DUE MESI senza lavoro e senza stipendio: un’altra sanzione “disciplinare”
per la delegata del Policlinico… che per tutta risposta viene eletta RSU!

Un nuovo schifosissimo e vigliacco attacco alla rappresentante dello Slai
cobas.....
per il sindacato di classe del Policlinico di Palermo, Mimma
Sciortino, da parte della direzione tramite l’ufficio per i procedimenti
disciplinari.

Non contento della prima contestazione con sospensione di un mese dal
servizio e senza stipendio, il dirigente del Policlinico La Rocca ha 
rincarato
la
dose passando ad un’altra contestazione di DUE MESI di sospensione dal
servizio e
dello stipendio.

Riportiamo le frasi salienti della sanzione “… si comunica che compiuta l’
istruttoria questo Ufficio ha deciso di irrogare nei confronti della S.V. la
sanzione disciplinare della sospensione dal servizio senza retribuzione per
mesi due ai sensi del combinato disposto degli artt. 44 e 46 del vigente
CCNL,ritenendo che nella sua condotta sia ravvisabile una reiterata
violazione
degliobblighi del dipendente e per non avere ottemperato alla sanzione
disciplinaredella sospensione dal servizio e per avere assunto servizio 
presso
la
struttura alla quale è stata assegnata con la disposizione n.11 del 
21/04/2011
solo in
data 20/01/2012.”



Salta immediatamente agli occhi che la sanzione è fortemente sproporzionata
rispetto agli addebiti contestati e poi la cosiddetta istruttoria non ha
tenuto
affatto conto né delle condizioni di salute della dipendente, che
attualmente purtroppo non sono buone, tanto che il Medico Competente le ha
prescritto
degli esami specialistici, ancora in corso, né dell'implicito 
demansionamento
causato dalla presa di posizione della Direzione Generale con il 
trasferimento
ad
altro ufficio e ad altre mansioni che non appartengono all’assistente
amministrativo Cat. C4, bensì alla Cat.B.

Quindi, da parte dell’ufficio c'è l’aperta e grave violazione della legge
sulla salute e sicurezza nei posti di lavoro (che tra l'altro prevede che 
(che
tra l'altro prevede che
quando un dipendente rende noto al proprio superiore gerarchico il pericolo
per la salute che potrebbe celarsi in una determinata operazione, non è 
tenuto
ad
eseguire, posizione confermata da sentenza di Cassazione) e della successiva
legge sullo stress lavoro-correlato.


L'accanimento persecutorio, come scrive lo studio legale attraverso cui si è
anche impugnato il provvedimento, è dato tra l’altro dalla “mancanza di
tempestività da parte della direzione generale dell’A.O.U.P., tra la diffida

fatta in luglio 2011 e la disposizione di trasferimento disposta il 21
aprile 2011” e dal fatto che “il provvedimento disciplinare e la relativa
sanzione
sono inficiati da eccesso di potere e violazione di legge”.



Ma questo accanimento nei confronti della delegata, adesso ancor più sotto
gli occhi di tutti, è dovuto essenzialmente e principalmente all'attività
sindacale svolta con netta determinazione e senza compromessi a difesa dei
diritti
delle lavoratrici e dei lavoratori, e quanto questa attività sia stata
riconosciuta lo si evince dalla recente elezione a membro della RSU del
Policlinico nelle
quali il cobas ha raccolto un numero tre volte superiore al numero di
iscritti.

Un risultato niente affatto scontato dato che da sempre il Policlinico è una
vera “fossa dei leoni” dove i sindacati confederali e i cosiddetti sindacati
autonomi fanno il bello e il cattivo tempo “concertando” alla grande con i
massimi dirigenti alle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.


Giù le mani dallei delegate combattive!
La lotta del cobas come tutta risposta procede ancora più forte!

.

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