giovedì 4 luglio 2013

aria fritta contro l'accordo del 31 maggio

senza iniziativa di lotta è un appello inutile e autogratificante senza
apportare nulla al conflittom sociale
che domanda iniziative sui posti di lavoro e manifestazioni sotto le sedi di
cgil-cisl uil

slai cobas per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com
25 giugno 2013

Rappresentanza sindacale. Un appello contro l'accordo del 31 maggio

Contro l'accordo del 31 maggio tra Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.  No
al divieto di sciopero e alla privatizzazione della rappresentanza. Subito
una legge sulla democrazia sindacale. Un appello del Forum Diritti Lavoro





Definito "accordo storico", intorno all'Intesa sulla rappresentanza
sindacale tra Confindustria e CGIL CISL e UIL (e poi UGL) è calata una
coltre di silenzio perché tale è la sua gravità che i firmatari intendono
attuarla non volendo suscitare lo sdegno e l'opposizione di tutti coloro a
cui stanno a cuore i principi della democrazia nei luoghi di lavoro.

Con questo accordo si mira a estendere il modello Fiat, ovverosia a
scambiare il monopolio della rappresentanza dato ai sindacati firmatari con
la rinuncia al diritto di sciopero e al conflitto sindacale. Confindustria ?
che oggi canta vittoria ? vuole contratti sempre peggiori e lavoratori
obbligati ad accettarli. Con l'accordo del 31 maggio si ribadisce il
principio che attribuisce la titolarità negoziale ai soggetti sindacali con
più voti ma si precisa che "ai fini della misurazione del voto .. varranno
esclusivamente i voti assoluti espressi per ogni Organizzazione Sindacale
aderente alle Confederazioni firmatarie della presente intesa", ovverosia
varranno solo i voti di CGIL CISL e UIL. Inoltre si afferma che si potrà
procedere al "passaggio alle elezioni delle RSU . solo se definito
unitariamente dalle federazioni aderenti alle Confederazioni firmatarie il
presente accordo". Infine si prevede che "il cambiamento di appartenenza
sindacale da parte di un componente la RSU ne determina la decadenza dalla
carica e la sostituzione con il primo dei non eletti della lista di
originaria appartenenza del sostituito", venendo così represso ogni dissenso
anche nel sindacato.

Con l'accordo del 31 maggio si afferma il principio che il voto è proprio
del sindacato e non dei lavoratori che lo hanno espresso, non prevedendosi
neppure un diritto certo di referendum sugli accordi facendosi solo un vago
riferimento a una "consultazione certificata". In cambio dell'attribuzione
esclusiva della rappresentanza, CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto l'impegno
"a non promuovere iniziative di contrasto agli accordi così definiti",
formula amplissima che include ogni forma possibile di opposizione
collettiva, che non prevede alcun limite massimo di durata e che non fissa
neppure argini alle conseguenti sanzioni massime datoriali (rimesse ai
rapporti di forza in ogni singolo contratto nazionale).

Noi crediamo che il diritto di organizzarsi sul posto di lavoro e di
scegliere i propri rappresentanti a livello nazionale non sia delle
organizzazioni sindacali ma di ciascuna donna e di ciascun uomo che lavora.
E crediamo che non possa esserci mai nessuno scambio tra la rappresentanza
democratica e i diritti costituzionalmente garantiti di lottare per ottenere
migliori e più dignitose condizioni di lavoro e di vita. Crediamo infine che
questa materia necessiti di una legge e che non sia possibile trattarla
attraverso accordi privati che escludono altre formazioni sindacali e che
soprattutto non rispettano i diritti costituzionali delle lavoratrici e dei
lavoratori. Per questo chiediamo di sottoscrivere questo appello:

-        per far sentire la propria voce di dissenso verso un accordo che
nega i principi della libera e democratica rappresentanza nei luoghi di
lavoro;

-        per chiedere che sia varata dal Parlamento una legge che -
inverando la sostanza dell'art. 39 della Costituzione ? preveda la
misurazione senza vincoli e proporzionale del consenso di tutti i lavoratori
in relazione a tutte le formazioni sindacali e che - senza alcuno scambio
con il diritto di sciopero, non a caso previsto dalla Costituzione all'
articolo 40 con riserva di legge per ogni sua limitazione ? riconosca la
rappresentanza in relazione all'effettiva rappresentatività,
indipendentemente dalla partecipazione ai tavoli negoziali e alla
sottoscrizione degli accordi che comunque dovranno essere sempre
definitivamente approvati dai lavoratori.

Invitiamo a partecipare a tutte le iniziative che saranno organizzate contro
l'accordo del 31 maggio a partire dall'Assemblea pubblica che si svolgerà a
Roma il 4 luglio prossimo.

I primi firmatari

Carlo Guglielmi (Presidente Forum Diritti/Lavoro)

Paola Palmieri (Esecutivo nazionale USB)

Giorgio Cremaschi (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Franco Russo (Forum Diritti/Lavoro)

Sergio Bellavita (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Fabrizio Tomaselli (Esecutivo nazionale USB)

Antonio Distasi (avvocato)

Piero Bernocchi (portavoce nazionale Confederazione COBAS)

Alberto Lucarelli (costituzionalista)

Claudio Baldassaroni (Segretario generale SNATER)

Ugo Mattei (giurista)

Alessandra Algostino (costituzionalista)

Graziella Bastelli (COBAS Sanità Policlinico Roma)

Barbara Battista (Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego)

Massimo Betti (Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego)

Alessandro Brunetti (avvocato)

Gaetano Bucci (costituzionalista)

Fabrizio Burattini (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Maria Grazia Campari (avvocato)

Carlo Carelli (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Piero Castello (COBAS Pensionati)

Eliana Como (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Pasquale Crupi (avvocato)

Francesco De Simone (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Riccardo Faranda (avvocato)

Luigi Ficarra (avvocato)

Cristiano Fiorentini (Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego)

Paolo Grassi (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Franco Grisolia (Rete 28 Aprile nella Cgil)

Paolo Leonardi (Esecutivo nazionale confederale USB)

Bartolo Mancuso (avvocato)

Gianni Miggiano (SNATER Telecom)

Vincenzo Miliucci (Esecutivo Nazionale COBAS Lavoro Privato)

Emidia Papi (Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato)

Licia Pera (Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego)

Francesco Rizzo (USB Ilva Taranto)

Daniela Rottoli (USB San Raffaele Milano)

Maurizio Russo (Esecutivo nazionale COBAS Pubblico Impiego)

Giovanni Russo Spena (giurista)

Paolo Sabatini (Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato)

Arturo Salerni (avvocato)

Anna Grazia Stammati (Esecutivo Nazionale COBAS scuola)

Luciano Vasapollo (Prof. Università Sapienza Roma)

Danilo Zucchet (Coord. Reg. USB Lombardia)

per adesioni info@forumdirittilavoro.it
----- Original Message -----
From: "cobasta" <slaicobasta@gmail.com>
Sent: Tuesday, June 25, 2013 7:06 PM
Subject: l'altra taranto


dal blog tarantocontro di oggi

1 luglio - se permettete parliamo di Brasile Turchia India - taranto piazza
immacolata dalle 19 alle 21

A Taranto dobbiamo essere informati su tutto e dobbiamo manifestare su
tutto - ad esempio su quello che succede in Brasile in Turchia e in India
A Taranto dobbiamo mangiare tutti i giorni pane e veleno, anzi soprattutto
'veleno'.
Questa è ormai la logica imperante anche in quelle realtà politico sociali
che dovrebbero essere proletarie, antagoniste, internazionaliste, ecc.
A Taranto si manifesta - poco ancora - e solo o per il pane o per la salute.
Noi non siamo d'accordo, non si vive di solo pane e non viviamo solo per non
essere malati.

Il circolo di proletari comunisti e  le compagne e i proletari che fanno
riferimento ad esso,
il 19 giugno hanno tenuto una assemblea partecipata con teatro militante per
parlare di repressione, violenza sessuale e femminicidi.
il21 al tribunale si è manifestato per Carmela contro stupri, femminicidi,
giustizia negata - sì, giustizia negata, perchè a Taranto non c'è solo
l'inchiesta Sebastio/Todisco, ci sono anche tanti altri processi dove i
magistrati non sono "buoni" ed "eroi", ma  "servi" di un sistema e uno Stato
che ci reprime e opprime in tutti campi, a difesa di questo sistema
capitalista.
Il 1 luglio invece vogliamo occupare uno spazio in piazza per informare e
discutere del perchè si protesta in Brasile, Turchia e soprattutto perchè in
India si va oltre la protesta, ma si attacca in armi Stato, padroni,
governi, per fare una rivoluzione per davvero.

C'è a Taranto qualcuno che vuole fare altro nella vita? Che non voglia fare
la parte dei "buoni", ma dei "cattivi" contro questo sistema imperialista
nel mondo e in Italia?
Si faccia sentire e vedere.

circolo proletari comunisti taranto
pcro.red@gmail.com
3471102638
Pubblicato da tarantocontro a 19:03 :

intensa giornata oggi martedì 25 di mobilitazione alle fabbriche dello slai
cobas per il sindacato di classe

in questa città c'è chi non fa un c. dalla mattina alla sera e pretende di
essere di sinistra, comitato, sindacato..ecc  e c'è chi si smazza
basti pensare alla giornata di oggi dello slai cobas per il sindacato di
classe

alle 6 di questa mattina è stato fatto un comizio e un volantinaggio alla
port.a dell'ilva
per il lancio della campagna ' un decreto per  gli operai ' buon ascolto e
buona accoglienza
alle 7 incontro all'appalto eni con il rappresentante dello slai cobas e
indicazione ai lavoratori
per una riunione martedì sera
è stata inoltre portata con un manifesto la solidarietà ai lavoratori della
cementir minacciati di licenziamento
alle 12. 30 conferenza stampa e volantinaggio al porto alla TCT, con
presenza di studio 100 e telenorba
alle 14 secondo turno port. ilva ancora sulla campagno 'un decreto per gli
operai' interesse e discussioni sul
punto 20 anni bastano in siderurgia e all'ilva

slai cobas per il sindacato di classe taranto
Pubblicato da tarantocontro a 19:00

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