giovedì 25 luglio 2013

Vibo Valentia, operai sul silos in sciopero della fame e sete


Continua la protesta dei lavoratori dell'Italcementi di Vibo Valentia, ormai
da 22 giorni sul silos per protestare contro i licenziamenti previsti per la
chiusura da fabbrica. Intenzionati a non scendere, gli operai intendono
resistere il più a lungo possibile, praticando forme di lotta diverse, come
quella dello sciopero della fame e della sete iniziato ieri.  A rischio ci
sono 80 maestranze dell'azienda, in cassa integrazione da oltre un anno, e
un indotto che dà complessivamente lavoro a altre 400 persone. Il motivo
della chiusura lo esprime ufficialmente l'azienda di cementi che afferma lo
stop della produzione data da una crisi nel mercato del cemento. Una
versione che però non convince i lavoratori. A ben vedere infatti, tutte le
altre fabbriche del gruppo sono state riconvertite, mentre la Italcementi
sta per investire 150milioni di euro per trasformare anche lo stabilimento
di Rezzato (Brescia).

Alla vicenda dei lavoratori, sembra essersene accuratamente interessato
anche Fassina che ha deciso di fare la sua apparizione da politicante nello
stabilimento di Vibo, non determinando nulla di fatto, come è classico di
chi punta sull'interesse dell'immagine piuttosto che sugli interessi dei
lavoratori.

La stessa fotografia ce la restituiscono i sindacati confederali- Cgil, Cisl
e Uil- che da qualche giorno hanno espresso la loro contrarietà a portare
avanti la protesta sui silos. Una resa senza esclusione di colpi, quello che
vorrebbero i sindacatini gialli, che nella giornata di oggi hanno emesso un
comunicato dissociandosi dalla protesta e esprimendo preoccupazioni per la
salute dei lavoratori sui silos. Niente di più ridicolo, mentre ancora una
volta le sigle sindacali -peraltro completamente assenti in fabbrica-
mostrano il loro vero volto, ancora una volta non girato verso i lavoratori
ma dalla parte opposta.

_______________________________________________
Redditolavoro mailing list
Redditolavoro@lists.ecn.org
http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro

Nessun commento:

Posta un commento