Teleperformance
ha annunciato al chiusura delle sedi di Taranto e Roma. Prendiamo il caso
Taranto.
Da quanto si è installata in questa città la storia di Teleperformance è stata una lunga scia di pretese, di minacce, ricatti occupazionali, approfittando in maniera squallida del bisogno di lavoro di tanti giovani in questa città.
Da quanto si è installata in questa città la storia di Teleperformance è stata una lunga scia di pretese, di minacce, ricatti occupazionali, approfittando in maniera squallida del bisogno di lavoro di tanti giovani in questa città.
Questa
politica ha sempre pagato, i vari governi, sia nazionale che regionale, hanno
dato finanziamenti, sgravi, condizioni di favore; i partiti, soprattutto,
bisogna dirlo, quelli di centrosinistra e in particolare il PD, entravano ed
uscivano dalle stanze della direzione aziendale che in campagna elettorale gli
organizzava anche le assemblee dei lavoratori in cui fare propaganda
elettorale.
Ieri dicevamo: non sappiamo ora se questo attuale annuncio è tutto vero o per un pezzo fa parte della solita politica di sempre dell'azienda di minacciare per poi comunque ottenere l'accettazione di un peggioramento delle condizioni di lavoro e salariale dei lavoratori, e quindi un consistente taglio del costo di lavoro per Teleprformance a cui corrisponde un aumento dei suoi utili. E puntuale oggi l'azienda fa un "passo indietro", dicendo: io ritiro i licenziamenti se accettate che la maggiorparte dei contratti sia ridotta a 20 ore settimanali e mi sostenete nella lotta all'assenteismo...
Ieri dicevamo: non sappiamo ora se questo attuale annuncio è tutto vero o per un pezzo fa parte della solita politica di sempre dell'azienda di minacciare per poi comunque ottenere l'accettazione di un peggioramento delle condizioni di lavoro e salariale dei lavoratori, e quindi un consistente taglio del costo di lavoro per Teleprformance a cui corrisponde un aumento dei suoi utili. E puntuale oggi l'azienda fa un "passo indietro", dicendo: io ritiro i licenziamenti se accettate che la maggiorparte dei contratti sia ridotta a 20 ore settimanali e mi sostenete nella lotta all'assenteismo...
C'è da dire
che la storia si ripete: in un comunicato dello Slai cobas sc del 2010, era
scritto:
"...Teleperformance,
uno dei più grossi call center in Italia e a livello internazionale, ha avviato
la procedura per un mega licenziamento di circa 1000 operai, tra Taranto e
Roma, solo a Taranto su 2000 lavoratori sono 674, più di un terzo.
Le cause
reclamate dall'azienda sono la solita crisi, i costi troppo alti rispetto ai
concorrenti che non trasformano i contratti dei lavoratori a co.co.pro a Tempo
indeterminato, la scarsa produttività del personale accusato di assenteismo
(leggi: soprattutto “maternità”, dato che la gran parte sono donne) e di
lavorare male. Intanto Teleperformance apre altre sedi all'estero, in Argentina
e soprattutto in Albania, dove a salari più stracciati e a condizioni di lavoro
meno tutelate, i superprofitti sono assicurati...". - Sembra scritto
oggi...
Teleperformance
butta a 100 per ricavare a 70... E FINORA C'E' SEMPRE RIUSCITA...
Questa volta
può andare finalmente diversamente...?
Ma che c'è
dietro questa vicenda Teleperformance?
Teleperformance
si insedia a Taranto e comincia ad assumere centinaia di donne, ragazzi, e
diventando il secondo stabilimento dopo l'Ilva per numero di lavoratori: circa
2000, in alcuni periodi anche 2500, tutti giovani. Ma chiaramente questa
rapida scalata viene fatta sulla pelle di centinaia lavoratori: tutti a
contratto a progetto, con bassi salari, con diritti zero, anche sul fronte
della inesistente tutela sanitaria e della sicurezza (tanto che per una
fuoriuscita di gas da impianti di riscaldamento 25 lavoratori, donne anche in
cinta, finirono in ospedale), in condizione di pesante ricatto, pressione
psicologica e fisica per raggiungere gli obiettivi, altrimenti venivano
cacciati, ecc.
Un vero e
proprio “bandito”. Lo Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
organizza i primi lavoratori, manda l'Ispettorato del Lavoro, ma prima che si
imponesse con la legge la trasformazione di tutti i lavoratori a Tempo
Indeterminato, piomba a Taranto l'ass.al lavoro della Regione di Vendola, che
non solo garantisce a Teleperformance migliaia di euro del governo, allora
Prodi, benchè i passaggi a TI avvengano scaglionati e non per tutti, ma regala
di suo una media di altri 8 mila euro per stabilizzazione dei lavoratori.
Milioni di euro totalmente ingiustificati, verso un'azienda che intanto apriva
in America Latina, che aveva commesse da aziende pubbliche.
Questa
grande multinazionale, che minaccia di chiudere non perchè in crisi, ma perchè
fa più profitti all'estero, come in Albania dove può tagliare parecchio il
costo del lavoro, per tanti anni è stata accompagnata nella sua politica dai
sindacati confederali, che spesso si sono fatti portavoci presso il governo
delle richieste di Teleperformance, di più agevolazioni, e di lotta alla
concorrenza.
Questo ha permesso all'azienda di scaricare sempre su altri le sue responsabilità.
E di uscire da ogni fase di annunci di licenziamenti, ridimensionamenti con accordi sindacali che gli permettevano di avere cassintegrazione, contratti di solidarietà, scatti di anzianità bloccati, livelli bassi; mentre continuava ad occupare con contratti a progetti, mentre riempiva, anche quest'anno, la città di mega/provocatori tabelloni pubblicitari su come è bello lavorare in Teleperformance. Chiaramente, come ogni padrone, l'azienda avuta la mano si vuole prendere tutto il braccio.
Per questo solidarizziamo con le lavoratrici e i lavoratori di Teleperformance e sosterremo le loro iniziative di lotta; ma non solidarizziamo affatto con i sindacalisti. Anzi, pensiamo che i sindacalisti di Cgil, cisl, uil siano stati e sono il problema non la soluzione.
Questo ha permesso all'azienda di scaricare sempre su altri le sue responsabilità.
E di uscire da ogni fase di annunci di licenziamenti, ridimensionamenti con accordi sindacali che gli permettevano di avere cassintegrazione, contratti di solidarietà, scatti di anzianità bloccati, livelli bassi; mentre continuava ad occupare con contratti a progetti, mentre riempiva, anche quest'anno, la città di mega/provocatori tabelloni pubblicitari su come è bello lavorare in Teleperformance. Chiaramente, come ogni padrone, l'azienda avuta la mano si vuole prendere tutto il braccio.
Per questo solidarizziamo con le lavoratrici e i lavoratori di Teleperformance e sosterremo le loro iniziative di lotta; ma non solidarizziamo affatto con i sindacalisti. Anzi, pensiamo che i sindacalisti di Cgil, cisl, uil siano stati e sono il problema non la soluzione.
Slai cobas per il sindacato di
classe Taranto
slaicobasta@gmail.com- 347-5301704
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