E' prevista
per martedì 3 Novembre prossimo una nuova assemblea sindacale indetta dai
lavoratori slai cobas operanti sul nastro di selezione della raccolta
differenziata presso il sito dell'Amiu in contrada Pasquinelli, assemblea
urgentemente voluta dagli operai a fronte del silenzio sulla continuità del
lavoro dopo il 5 nov., data che vede per gli operai la fine del contratto e
quindi la fine del lavoro visto che ad oggi ancora nessuna proroga è stata
comunicata in via ufficiale ai lavoratori.
Non solo, l'Amiu ha espresso la volontà di fermare l'impianto di selezione per mesi da gennaio 2016 per effettuare lavori di rimodernamento/automatizzazione dello stesso da parte di una ditta esterna, fermata che prevederebbe in quel periodo il convogliamento del materiale da selezionare presso un altro impianto (indicativamente la REX). In questo periodo di fermo l'Amiu e il Comune non hanno detto cosa succede per i lavoratori, non fornendo alcuna garanzia sulla continuità del lavoro presso quest'altro impianto. Intanto si sta preparando il nuovo Appalto per la selezione della differenziata. Ma nel bando di gara il Comune attualmente si rifiuta di inserire la clausola sociale per la salvaguardia dei posti di lavoro di tutto il personale attualmente operante; clausola perfettamente legittima e già utilizzata in altre città e da altri Comuni che prevede da parte della ditta aggiudicatrice l'assorbimento del personale alle dipendenze del precedente gestore.
Anche su questo, da settimane i lavoratori dello Slai cobas tentano di incontrare il Sindaco e altri assessori per trovare una soluzione a questa grave situazione e incertezza del futuro, ma senza alcun risultato.
Ma i lavoratori Slai Cobas a tutto questo non ci stanno non ci stanno a vedersi negare un sacrosanto diritto, il diritto al lavoro, e òretendono una CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DEL PERSONALE SUBITO!!!
Non solo, l'Amiu ha espresso la volontà di fermare l'impianto di selezione per mesi da gennaio 2016 per effettuare lavori di rimodernamento/automatizzazione dello stesso da parte di una ditta esterna, fermata che prevederebbe in quel periodo il convogliamento del materiale da selezionare presso un altro impianto (indicativamente la REX). In questo periodo di fermo l'Amiu e il Comune non hanno detto cosa succede per i lavoratori, non fornendo alcuna garanzia sulla continuità del lavoro presso quest'altro impianto. Intanto si sta preparando il nuovo Appalto per la selezione della differenziata. Ma nel bando di gara il Comune attualmente si rifiuta di inserire la clausola sociale per la salvaguardia dei posti di lavoro di tutto il personale attualmente operante; clausola perfettamente legittima e già utilizzata in altre città e da altri Comuni che prevede da parte della ditta aggiudicatrice l'assorbimento del personale alle dipendenze del precedente gestore.
Anche su questo, da settimane i lavoratori dello Slai cobas tentano di incontrare il Sindaco e altri assessori per trovare una soluzione a questa grave situazione e incertezza del futuro, ma senza alcun risultato.
Ma i lavoratori Slai Cobas a tutto questo non ci stanno non ci stanno a vedersi negare un sacrosanto diritto, il diritto al lavoro, e òretendono una CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DEL PERSONALE SUBITO!!!
Nessuno può
permettersi di negare questo diritto dopo che per anni questi lavoratori hanno
dato anche la salute per questo lavoro pungendosi con ogni sorta di siringa,
pure piena di sangue e di non si sa bene quale provenienza, respirato e inalato
molteplici sostanze nocive, solventi, vernici, acidi, si sono unti con liquidi
organici di cateteri, carcasse di capre, teste di cavallo, fino ad arrivare a
lavorare in presenza di amianto... Per cui se qualcuno crede che i lavoratori
staranno a guardare la loro lenta morte che evidentemente qualcuno ha
intenzione di attuare, i lavoratori fanno sapere che sarà lotta dura! Hanno
indetto per giorno 3 novembre un'assemblea all'interno del sito Pasquinelli e
mandando un invito al Sindaco, all'assessore Scasciamacchia, all'assessore Cosa
e al dirigente De Roma per avere certezze sulla continuità del lavoro dopo il 5
novembre, e sul loro futuro lavorativo.
Gli operai in quella giornata non ricevendo nessuna notizia e quindi nessuna sicurezza, nessuna proroga si riservano il diritto di passare da assemblea sindacale ad ASSEMBLEA SINDACALE PERMANENTE così come di valutare altre forme di lotta per la salvaguardia del proprio posto di lavoro.
Gli operai in quella giornata non ricevendo nessuna notizia e quindi nessuna sicurezza, nessuna proroga si riservano il diritto di passare da assemblea sindacale ad ASSEMBLEA SINDACALE PERMANENTE così come di valutare altre forme di lotta per la salvaguardia del proprio posto di lavoro.
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