martedì 6 aprile 2021

DALLE SINGOLE INIZIATIVE PER UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE A DIFESA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI POSTI DI LAVORO, DALLO SFRUTTAMENTO E DALLA PANDEMIA

IL CASO EVOCA, SULLA NECESSITÀ DELLA LOTTA IN FABBRICA, CONTRO L'USURA SCIENTIFICA DEI METODI OCRA E KAIZEN, CHE CONSUMANO PIÙ IN FRETTA LE OPERAIE, PER IL PROFITTO. I 450 SI AL REFERENDUM PER IL CONTRATTO NAZIONALE, ANCHE PER DISCIPLINA SINDACALE, IN FORTE CONTRADDIZIONE CON LE CONDIZIONI REALI DI LAVORO!

La pace sociale che i sindacati confederali stanno cercando di garantire qui come nelle altre fabbriche metalmeccaniche, nasconde tra l'altro come l’applicazione combinata del metodo di valutazione dei lavori ripetitivi sulle linee di montaggio Ocra, i corsi motivazionali Kaizen per il massimo di efficienza disciplinata nella produzione alla catena, faccia produrre macchine più velocemente e abbassi altrettanto velocemente la soglia anagrafica delle patologie, estendendo la massa delle operaie con disturbi e limitazioni ancora in giovane età. Una cogestione portata fino alle estreme conseguenze: lo svecchiamento! Ovvero un accordo tra Fiom Fim Uilm e l’azienda, per l'esodo 'volontario' per chi non regge più i ritmi.

Nelle segnalazioni delle operaie che riportiamo di seguito, così come sono state raccolte, troviamo sia la conferma delle condizioni di fabbrica, sia la prova di come gli espedienti per adattarsi ai ritmi, comprese le operazioni chiururgiche

che a volte rimettono in condizioni di lavorare ma non ricostruiscono la situazione antecedente, non impediscano alle opeaie, nel tempo, di entrare comunque in contraddizione con le condizioni di lavoro imposte. Ancor più all'epoca del nuovo CCNL Metalmeccanici che non difende la salute e la sicurezza in fabbrica dai ritmi sulle linee, anzi ha stravolto l’inquadramento e la contrattazione per legare ancor più gli ‘aumenti salariali’ alla produttività.

Un lavoro difficile nelle condizioni attuali, in percorso seminato di ostacoli quali la passivtà, i timori, le aspettative malriposte nei confederali, le iniziative individuali che spesso vanno a sbattere contro l’ampio muro istituzionale di protezione dei padroni, verso la necessaria mobilitazione operaia collettiva e autorganizzata, per un controllo e intervento diretto a difesa della salute e della sicurezza nei reparti.

 

  • 5 pratiche per la malattia professionale sono state bocciate

  • dopo l’operazione va meglio, ma non sono più come prima

  • ora che mi hanno spostata riesco, ma mi sono rovinata a lavorare a questo modo

  • c’è una diversità di trattamento nelle ore della cassa, c’è chi ruota e chi no, per simpatie personali, per punizione o se hai le limitazioni

  • quando si fanno le visite cercano sempre delle scuse nella vita privata, per dire che i dolori che soffriamo non centrano con il lavoro, le patologie per loro non sono di origine professionale

  • anche se ho le limitazioni mi fanno fare mansioni non corrispondenti

  • c’è la paura a lamentarsi di fare più ore di cassa integrazione

  • problemi gravi come la cervicale non sono considerati nelle malattie professionali

  • c’è stato un affollamento alla timbratrice per diversi giorni, nonostante il covid nessuno ha fatto qualcosa

  • vengono spostate le persone che contestano, dopo alzano i tempi

  • la velocità delle macchine sulla linea 4, una ogni 12 minuti, un tempo impossibile

  • anche con le limitazioni si lavora a testa china o si sollevano i pesi da terra

  • si deve ricorrere ai medicinali per affrontare il dolore per poter lavorare

  • per convincerci a non lamentarci dicono che se c’è il kaizen non si può fare niente

  • il problema della menopausa e dei mutamenti sul fisico lo affrontano con lo svecchiamento

  • l’uso dell’alcool isobutilico per la pulizie dei cieli, che ha un forte odore, irritante e prende alla testa, con simboli sull’etichetta di pericolo che non si conoscono

  • quando girano i tempisti sono senza controllo

  • le ernie influiscono in modo grave sulle spalle e braccia e si perde forza, ogni movimento provoca dolori e difficoltà a svolgere le mansioni

  • devono essere date agli operai le schede delle fasi con i tempi la velocità e la saturazione

 
 

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