venerdì 16 novembre 2012

sciopero e repressione

da leggere

dal blog di proletari comunisti

pc 15 novembre - lo sciopero del 14 e il ruolo della CGIL e del gruppo
dirigente fiom con la polizia nel sostegno alle selvagge cariche nei
confronti delle manifestazioni studentesche


Lo sciopero indetto della Cgil e parassiti vari in occasione della giornata
europea di lotta del 14 novembre è fallito quasi ovunque nel nostro paese -
tranne rare
eccezioni, quali la scuola.
Operai e lavoratori lo hanno disertato nelle fabbriche e sui posti di
lavoro.
La Cgil, tramite il PD è il principale sostegno

al governo Monti.
Agli scioperi indetti dalla Cgil non si partecipa e chi lo fa anche nelle
file del movimento comunista e rivoluzionario e del sindacalismo di classe e
di massa, sbaglia e disorienta gli operai e lavoratori.
Denunciare, attaccare e colpire Cisl e Uil senza denunciare il vero
'partito della conciliazione' con padroni e governo- la CGIL di Camusso- è
oggi controproducente allo sviluppo della lotta di classe, della necessaria
autonomia operaia e popolare e della conseguente organizzazione di classe
politica e sociale.
La giornata del 14 è stata importante a livello europeo in tanti paesi, in
primis la Spagna,
ma nel nostro paese lo spirito e la pratica dello sciopero contro i governi
e gli stati dei padroni è stato interpretato dal movimento degli studenti e
della gioventù ribelle che la hanno trasformata in una vera giornata di
lotta e ribellione.
Lo stato borghese e il suo governo hanno reagito con selvagge cariche
poliziesche, fermi, arresti che hanno colpito e colpiranno ancora i giovani
e giovanissimi ribelli scesi in piazza, dimostrando ancora una volta la
natura da stato di polizia e moderno fascismo del governo dei tecnici.
Esprimiamo il massimo appoggio allo sciopero e alle manifestazioni
studentesche.
Riteniamo che le forze comuniste e rivoluzionarie, il sindacalismo di base e
di classe - di cui non fa parte il gruppo opportunista del cobas
confederazione - debbano scendere in campo a fianco del movimento
studentesco nelle città e in particolare nelle fabbriche e sui posti di
lavoro, denunciando il governo, la sua politica, la sua repressione e il
ruolo di sostegno al governo e di collaborazione di classe di cisl-uil-cgil.
Bisogna con tenacia e determinazione lavorare per uno sciopero generale dal
basso autorganizzato contro il governo e lo stato dei padroni, per
rovesciarli.

proletari comunisti - PCm Italia
15-11-2012
La Cgil condanna. La Polizia? No, i manifestanti
In un comunicato tutto politichese e bizantinismi, il sindacato che oggi è
riuscito a fare addirittura 4 ore di sciopero condanna la "violenza". Quella
dei manifestanti, ovvio...



Teste spaccate e ragazzini massacrati di botte in tutta Italia, decine di
fermati e identificati a Roma. I sindacati di base condannano la violenza
gratuita dei celerini contro ragazzini alle prime manifestazioni, col volto
scoperto e a mani nude, bastonati quando erano già stati sbattuti a terra da
violentissime cariche.
Ma la Cgil no, non condanna le cariche, le manganellate, gli arresti
arbitrari. Condanna "la violenza". Di chi non è dato sapere, non è
specificato. Un comunicato scritto attentamente per non dire chiaramente
qual è e chi ha esercitato la violenza che il sindacato di Camusso e Landini
condanna. Qualche studente poco esperto di politichese e bizantinismi
potrebbe, leggendolo, che il maggiore sindacato del paese - che oggi ha
proclamaito un eroico sciopero di 4 ore - 4 ore! - se la stia prendendo con
la Polizia e chi la gestisce politicamente. Ma a leggere bene, soprattutto
nelle ultime righe, i più esperti capiranno che è con la "violenza" dei
manifestanti che ce l'ha la Cgil.
Leggere per credere:

La Cgil condanna, "con estrema fermezza e massima intransigenza", tutti gli
episodi di violenza che si sono registrati oggi in alcune città italiane, ed
esprime piena solidarietà a tutti coloro che hanno subito aggressioni ed
attacchi. "Alimentare un clima sempre più avvelenato, di scontri e
contrapposizioni, di fronte ai problemi reali che vivono i giovani e i
lavoratori per la mancanza di lavoro e di prospettive per il futuro, arreca
danno all'intero movimento sindacale, da sempre baluardo di democrazia e di
difesa dei lavoratori. E' necessario che tutte le forze sindacali e
democratiche condannino questi episodi di violenza per non prestare il
fianco ad un clima di odio e intolleranza".
Il profondo disagio sociale che attraversa larga parte della popolazione
"non può e non deve in nessun modo trovare sbocchi negli atti di violenza
che si sono purtroppo registrati oggi. Questi atti inaccettabili hanno il
solo obiettivo di tentare di oscurare le legittime rivendicazioni - prosegue
la Cgil - che decine di migliaia di lavoratori hanno sostenuto oggi in
piazza, partecipando allo sciopero e alle manifestazioni indette dalla Cgil,
che si sono svolte tutte in modo pacifico e senza incidenti, nell'ambito
della Giornata di mobilitazione proclamata dalla Confederazione Europea dei
Sindacati, 'per il lavoro e la solidarietà' e per protestare contro le
politiche di solo rigore che stanno alimentando pericolosi processi di
recessione in tutta Europa".

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