giovedì 21 agosto 2014

11-12-13 agosto: Aggiornamenti dal presidio dall'ospedale S. Paolo (MI) contro i licenziamenti politici

Litigio, invalido licenziato. All’ospedale San Paolo torna lo sciopero della fame
Raffaele Trizio, licenziato per un litigio con la dirigente del suo Cps, torna a dormire in ospedale e riprende lo sciopero completo della fame

Milano, 11 agosto 2014 - Oggi all’ospedale San Paolo comincia una settimana di fuoco: contro il pugno duro della dirigenza e i licenziamenti disciplinari tornano a mobilitarsi i sindacati di base, si aggiungono politici e centri sociali. Soprattutto Raffaele Trizio, licenziato per un litigio con la dirigente del suo Cps, torna a dormire in ospedale e riprende lo sciopero completo della fame. Raffaele ha 51 anni, lavorava come assistente sociale da 22, gli ultimi 9 al San Paolo. È invalido all’80% per una malattia reumatica cronica. L’hanno lasciato a casa in giugno, quattro mesi dopo la discussione con la dirigente del suo Cps in zona Ticinese, che l’ha denunciato. Sullo sfondo della vicenda c’è una lunga storia di cattivi rapporti proprio con quella dottoressa, ma anche la spaccatura avvenuta mesi fa in seno alla Rsu del San Paolo (Trizio è un ex della Cgil) e la protesta dei sindacati di base, Usi e Fsi in testa, contro il «clima di polizia» che denunciano in ospedale.

È scontro permanente con i vertici che hanno messo sotto procedimento disciplinare due delegati, un infermiere e un’ostetrica che il 21 maggio, al termine di un’assemblea, occuparono per quattro ore i locali del servizio infermieristico. Anche per protestare contro il licenziamento disciplinare di un’altra infermiera, che poi ha trovato un accordo con l’azienda. Raffaele no. Ha impugnato il licenziamento e si è messo a protestare: il 16 luglio si è piantato nell’atrio dell’ospedale, tre giorni e tre notti in sciopero della fame. La sua protesta va avanti da allora, con lo sciopero in forma «attenuata» (mangia solo frutta) e la presenza tutti i giorni in ospedale, con un banchetto sistemato tra la mensa e la sede dell’Usi, dove raccoglie firme contro i provvedimenti disciplinari. All’ultima conta erano 556.
Il 19 agosto c’è la prima udienza della sua causa in tribunale, e Usi e Fsi, che nel frattempo hanno fondato un comitato al quale hanno aderito anche la Fials aziendale, i 5 Stelle, l’esponente di Rifondazione Massimo Gatti, hanno organizzato una settimana di mobilitazione a partire da oggi, con iniziative giorno e notte. Proiezioni e mostre sugli scandali che hanno toccato negli anni l’ospedale, e serate di dibattito, sulla sanità lombarda ma anche sulla Palestina e sul Chiapas, dove la ong “Vento di terra”, nata in ospedale, e un progetto dell’Usi hanno costruito scuole e cliniche distrutte, rispettivamente, dai raid israeliani e dagli attacchi dei paramilitari. E spettacoli, come quello del cabarettista Andrea Labanca, annunciato mercoledì sera; altri ne preparano i centri sociali Torchiera e Conchetta. Tutto intorno al «ponte» che si percorre per raggiungere gli ambulatori e la cassa del ticket. «La direzione non ci ha autorizzati - spiegano dall’Usi - noi andiamo avanti, si vedrà».
giulia.bonezzi@ilgiorno.net



Ospedale San Paolo: Presidio permanente

Dopo il licenziamento in tronco di due lavoratori affetti da problemi di salute e con un'anzianità di servizio di oltre 20 anni, l'Amministrazione leghista insediatasi al San Paolo nel 2011 vuole ora disfarsi dei sindacalisti che stanno difendendo i lavoratori lasciati a casa, mandandoli in commissione disciplinare.
Le motivazioni che hanno comportato il licenziamento senza neanche il preavviso di questi 2 dipendenti, in altri momenti sarebbero state sanzionate con qualche giorno di sospensione, mentre le contestazioni addebitate ai due sindacalisti USI sono: l'aver violato gli “obblighi del dipendente” sino ad aver impedito al dirigente del Sitra di attendere alla propria attività lavorativa...., perseguibili penalmente, secondo l'avv. Vigezzi dell'Azienda, con arresto fino ad un anno.
I fatti si riferiscono alla giornata del 21 maggio 2014 quando, al termine di una Assemblea Generale dei Lavoratori indetta da USI e FSI, alcuni delegati decisero di presidiare l'Ufficio del Sitra per denunciare i metodi repressivi nella gestione del personale, la mancanza di regole sulla mobilità, sulla libera professione, il ricorso massiccio dell'arma disciplinare e dei licenziamenti, contro il ritorno nelle corsie delle agenzie di somministrazione di personale, nuovo caporalato attuato sulla pelle degli operatori sanitari.
LUNEDI'  11  Agosto PRESIDIO PERMANENTE AD OLTRANZA, presso la Sede Sindacale dell'Ospedale San Paolo
Raffaele in sciopero parziale della fame dal 16 luglio '14
entrerà in sciopero totale
Durante lo svolgimento del Presidio verranno promosse iniziative culturali,  proiezioni, dibattiti ecc. e continuerà la sottoscrizione della petizione a sostegno dei 2 dipendenti lincenziati e dei sindacalisti inquisiti (già 556 firme di lavoratori e utenti sono state fatte recapitare alla Dirigenza dell'ospedale). Martedì 19 agosto invece, presso il Tribunale Civile di Milano, si svolgerà la prima udienza della causa di lavoro di Raffaele.

INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO È PER CHI CHIUDE I POSTI LETTO E REPARTI OSPEDALIERI, NON PER CHI RIVENDICA ASSUNZIONI  E QUALITÀ DELL'ASSISTENZA.
Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a passare dal PRESIDIO e a manifestare tutta la solidarietà possibile, perchè Raffaele non deve rimanere solo.
Segreteria Aziendale USI-Sanità Ospedale San Paolo - Milano


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