domenica 8 novembre 2015

8 novembre - Cresce l'opposizione nella Fiom: da Parma alla Piaggio



 Nasce a Parma, su iniziativa di una trentina di delegati e dirigenti provinciali e regionali della Fiom, il Comitato’ Parma Metalmeccanica per il no’ che si oppone, nel metodo e nel merito, all’ipotesi di piattaforma della Fiom per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Metalmeccanico. Dal 26 ottobre al 14 novembre i lavoratori iscritti alla Fiom sono chiamati ad esprimere la propria opinione sulla piattaforma che, una volta approvata, sarà la base della contrattazione aziendale per tutti i lavoratori metalmeccanici Fiom. “Questa piattaforma – dichiarano gli esponenti del Comitato nella conferenza stampa del 4 novembre davanti alla Camera del Lavoro di Parma – è fumosa e poco chiara sulle richieste salariali e cede sul tavolo dei diritti, rischiando di disperdere potenzialmente un intero patrimonio di mobilitazione”: Sui punti del salario, della banca ore, dell’orario di lavoro, della sanità integrativa e del Testo unico, i dirigenti Fiom locali esprimono la propria contrarietà.


dalla Piaggio e Continental


La piattaforma che la FIOM propone ai lavoratori non va a nostro avviso nella direzione giusta. Le sue motivazioni non sono per niente condivisibili e i suoi effetti possono essere molto pericolosi. Pur di ritornare a firmare un Contratto Nazionale, la FIOM propone di accettare tutto quello che in questi anni ha giustamente combattuto:
– esigibilita` degli accordi”, che significa che contro un accordo firmato non si  può scioperare,
– “clausola di raffreddamento”, che significa obbligo di rimandare gli scioperi,
–  deroghe al CCNL.
Sull’orario, i ritmi e i turni di lavoro la Piattaforma apre a tutte le richieste della Confindustria:  sono previsti orari plurisettimanali, le 40 ore settimanali saranno quindi solo la media del periodo. Inoltre si favorisce l’istituzione di più turni, fino a 21, con conseguente lavoro di sabato e domenica.
L’aumento salariale richiesto per il 2016 è del 3% (meno di 50 euro lordi), ma a chi non ha il contratto aziendale (80% delle aziende)  viene tolto l’elemento perequativo, e cosi`, nella maggior parte delle aziende, un 3° livello andrà a prendere circa 10 €.
A livello aziendale, si parla sempre solo di aumenti salariali  legati agli incrementi di produttivita`,  non è più vincolante fare il referendum per il contratto aziendale e niente viene detto su chi scriva e chi approvi le Piattaforme aziendali.
Inoltre si apre totalmente alla sanità integrativa, a discapito ovviamente della difesa della sanità pubblica. Invece di lottare per cambiare la legge Fornero, si propone di accumulare ore di straordinario e  permessi non usufruiti i per andare in pensione qualche mese prima.
Ma soprattutto nella Piattaforma non si fa parola della liberta` di licenziamento introdotta con lo scempio dell’art. 18, ne’ dei diritti tolti ai lavoratori con le ultime leggi, limitando le rivendicazioni a una qualche applicazione ai nuovi assunti del poco che resta dell’art.18. A noi lavoratori serve un’azione sindacale ben diversa, che respinga senza compromessi l’attacco ai nostri diritti e ai nostri interessi. Questa azione i lavoratori la stanno gia` portando avanti in tante fabbriche, a partire dallo scontro quotidiano sulle condizioni di lavoro. La Piattaforma FIOM  non solo non riconosce questo conflitto , ma lo rende  piu` difficile, sia accettando diverse limitazioni al diritto di sciopero sia condividendo la logica per cui ogni briciola in più per i lavoratori è possibile solo se ci impegniamo   per far guadagnare molto di più i nostri padroni. Queste piattaforme a scatola chiusa in cui non ci e` dato ne’ di discutere realmente ne’ di modificare vanno solamente respinte per costruirne altre più vicine ai nostri interessi di lavoratori.

Delegati FIOM Piaggio e Continental aderenti all’area “Il Sindacato è un’altra cosa”


 

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