domenica 8 maggio 2016

8 maggio - INAIL: coordinamento nazionale



RESOCONTO INCONTRO CNA CON IL DIRETTORE GENERALE DELL’INAIL
26 APRILE 2016 INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE DELL’INAIL
UN INCONTRO CON POSSIBILI POSITIVE PROSPETTIVE PRESENTI E FUTURE
Il 26 aprile facendo seguito a quanto è accaduto in Sardegna, il senator Felice Casson, vice presidente della Commissione Giustizia del Senato, ha organizzato un incontro del Direttore Generale INAIL, dottor Giuseppe Lucibello, con una delegazione dell’AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto) e il CNA (Coordinamento Nazionale Amianto) composto da Maura Crudeli, Sabina Contu, Mario Murgia, Fulvio Aurora. All’incontro ha partecipato il senatore Carlo Pegorer, impegnato sul fronte dell’amianto; avrebbe dovuto partecipare ma non è stato presente l’ononorevole Michele Piras per sopraggiunti contrattempi.

Medicina Democratica e l’AIEA hanno presentato alla Procura della repubblica di Cagliari un esposto denuncia per i siti industriali della ex Rumianca di Assemini, ora Syndial, dove i lavoratori sono stati esposti per lungo tempo all’amianto, senza ottenere alcun riconoscimento sia in termini di giusto ristoro del danno sofferto (malattia professionale), sia in termini di benefici previdenziali dovuti per legge. Medicina Democratica e AIEA hanno presentato altro esposto alla Procura di Nuoro per denunciare i numerosi casi di malattie professionali e decessi in continuo aumento, causati dalla esposizione lavorativa ad amianto ed alle altre sostanze cancerogene, che affliggono i lavoratori dell’ex stabilimento Anic/EniChem di Ottana.
L’INAIL non ha riconosciuto le malattie professionali tabellate e le rendite al superstite poiché ritiene che le concentrazioni medie annuali di fibre di amianto aerodisperse presenti negli ambienti lavorativi non erano superiori a 0,1 fibre/cm3. Va sottolineato che nel passato quasi mai sono state fatte indagini in tal senso. I calcoli attuali, secondo AIEA, sono privi di fondamento scientifico. A seguito di tali esposti, ci sono stati degli accertamenti eseguiti dai carabinieri dei NOE che hanno rilevato a tutt’oggi la presenza di amianto e di sostanze cancerogene nello stabilimento di Ottana (NU) che è stato messo sotto sequestro. Il 4 febbraio, nella sede di Cagliari, l’INAIL della Regione Sardegna ha indetto una Conferenza stampa nella quale ha cercato di motivare la non sussistenza dei riconoscimenti delle malattie professionali e dei benefici previdenziali ai lavoratori Syndial di Assemini ed ex Anic/EniChem di Ottana. Nei giorni successivi, i carabinieri dei NOE, hanno effettuato ulteriori sequestri e hanno raccolto ulteriori prove della presenza di amianto. In seguito al grande risalto dato dai media, molti lavoratori e familiari hanno denunciato la malattia contratta ed i decessi avvenuti per l’esposizione in fabbrica.
Il 15 marzo a Milano, presso l’Istituto dei Tumori, c’è stata una riunione del Coordinamento nazionale delle associazioni degli esposti all’amianto (CNA) per discutere delle notevoli difficoltà nel far riconoscere le malattie professionali alle varie direzioni territoriali dell’INAIL. A tal proposito si decideva di chiedere un incontro con la direzione nazionale INAIL per avere spiegazioni circa i diversi comportamenti decisionali. Informato sui fatti, il senatore Felice Casson, il cui impegno legislativo e l’iniziativa politica in tema di amianto e di sostanze tossiche e cancerogene, oltre che di definizione di norme in tema di giustizia, sono ben noti, si è dichiarato favorevole sposando l’iniziativa di incontrare il Direttore Generale INAIL, dott. Giuseppe Lucibello. Tale incontro si è tenuto il 26 aprile in Senato.
L’incontro si è svolto in un clima sereno e collaborativo, il dottor Lucibello ha riconosciuto le difficoltà a rispondere positivamente a molti lavoratori affetti da malattie professionali, impegnandosi ad esaminare più approfonditamente le richieste pervenute e riconsiderare i precedenti casi respinti in Sardegna o altrove. Il senatore Casson, ha proposto la costituzione di un tavolo di confronto e studio, di cui si farebbe carico insieme ad altri suoi colleghi, per affrontare e discutere le controversie tra la direzione dell’INAIL e i rappresentanti del CNA, riguardanti le malattie professionali, le rendite al superstite e la certificazione all’esposizione all’amianto necessaria per usufruire dei benefici previdenziali e modificare anche quelle norme che ostacolano soluzioni corrette, efficaci e condivise. L’INAIL si è detto favorevole ad ampliare il Registro nazionale mesoteliomi, anche ad altre patologie asbesto correlate, con particolare riferimento all’asbestosi e ai tumori del polmone. L’INAIL, si è impegnato ad acquisire la documentazione dei mesoteliomi, rilasciata dal Renam COR (Registro Nazionale Mesoteliomi regionali), sia per quanto attiene all’origine professionale che a quella ambientale.
Il senator Casson ha sottolineato l’inopportunità da parte dell’INAIL di procedere oltre il primo grado di giudizio quando esso risulta soccombente. La medesima considerazione è stata sostenuta per la prescrizione che, formalmente, deve partire dal momento della conoscenza dell’origine professionale della malattia da parte del lavoratore o dei suoi superstiti. E’ stato trattato anche il tema del Fondo Vittime dell’Amianto, affidato all’INAIL, con la presenza di un comitato amministratore a cui partecipano le parti sociali ed associazioni fra cui l’AIEA. Il fondo è un emolumento aggiuntivo alla rendita per i lavoratori che hanno contratto una malattia professionale. Recentemente esso è stato esteso, sotto forma di “una tantum di 5.600 euro” anche a coloro che sono stati colpiti da mesotelioma per motivi ambientali. Anche la direzione dell’INAIL ha sottolineato la limitatezza di tale Fondo sottolineando che si tratta di “fondi residui” da quelli riservato agli ex lavoratori. In generale si condivide la necessità di integrare il Fondo in maniera consistente e di fare una campagna di informazione soprattutto per gli esposti non professionali. A conclusione dell’incontro, alla direzione dell’INAIL è stata consegnata una prima tranche di documentazione relativa alla situazione dell’amianto conosciuta dall’AIEA sia in Basilicata che in Sardegna, con particolare riferimento alle malattie professionali non riconosciute. Tale documentazione evidenzia la differente considerazione tenuta dalle diverse direzioni INAIL. Il CNA e l’AIEA ritengono che le affermazioni e le proposte enunciate durante l’incontro possano creare, se concretizzate, le condizioni per ottenere finalmente giustizia per le vittime, i loro famigliari e la società. Le stesse Associazioni chiedono ai parlamentari di prestare più attenzione ed impegno per ottenere quelle modifiche legislative e normative che portino ad impegni concreti, particolarmente economici, per la risoluzione definitiva del problema amianto. 
a cura di Fulvio Aurora
Milano, 28 aprile 2016
Coordinamento Nazionale Amianto
c/o Associazione Italiana Esposti Amianto
via dei Carracci, 2
20149 Milano

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