martedì 10 maggio 2016

10 maggio - In Svizzera peggio che in Italia



PROCESSO MORTE PIETRO MIRABELLI IN SVIZZERA: COSI’ VA LA GIUSTIZIA DI CLASSE, PEGGIO CHE IN ITALIA

Cari amici e compagni,
vi informo che ho appena saputo da Antonio Mirabelli, nipote di Pietro, nostro amico e compagno, che è stato depositato l’Atto di accusa a Lugano per la morte di Pietro (ucciso il 22 settembre 2010 da un masso staccatosi dalla volta della galleria ove stava operando un compagno di lavoro), con la richiesta di rinvio a giudizio di 3 imputati.
Dopo oltre 5 anni di indagini estremamente lacunose ed il tentativo maldestro, rintuzzato, di archiviare tutto, si è arrivati a un risultato piuttosto parziale e deludente che difficilmente potrà essere rovesciato in dibattimento: vengono infatti rinviati a giudizio l’ingegnere addetto alla sicurezza sul lavoro, un preposto (il cosiddetto capo sciolta, in pratica un capo Reparto) e l’operaio spagnolo che ha cagionato l’incidente: un operaio specializzato ”Jumbista” (il Jumbo è una macchina complessa utilizzata per forare la roccia in galleria) che non aveva ricevuto una formazione adeguata all’uso del mezzo.
Fuori dal processo i principali responsabili: il datore di lavoro della Ditta Condotte, il Direttore di Cantiere della stessa ditta e il Committente Svizzero (la Società Alp Transit) che ha affidato l’appalto ad un’azienda palesemente incapace di lavorare in sicurezza (già 10 i morti nei lavori di scavo della Galleria del San Gottardo).
Saluti

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