venerdì 27 maggio 2016

28 maggio - LAVORO: morti su morti



Non c’è tregua o fine alle morti degli operai nei posti di lavoro, un altro operaio di 28 anni stamane è deceduto nella fabbrica De Lucchi di Trezzano Rosa (MI).
Il giovane operaio è stato schiacciato da una rastrelliera con appese pesanti piastre di metallo da zincare, morte orribile quanto sicuramente evitabile. Perché come spesso accade il padrone della zincheria non aveva ritenuto necessario affiancare al giovane operaio un tutor per la formazione della sua mansione nel rispetto delle leggi della sicurezza.
Ma per i padroni quello che conta è ottenere il massimo profitto dallo sfruttamento degli operai “usa e getta”, l’operaio morto era stato assunto a contratto di somministrazione di solo tre settimane. Il ragazzo operaio di 28 anni ha pagato con la sua vita gli errori del padrone fuorilegge e dei responsabili delle istituzioni preposte ai controlli sulla sicurezza che come sempre dopo le indagini della magistratura non andranno lo stesso in galera.
I sindacati di zona hanno dichiarato l’intenzione di intraprendere azioni legali per far emergere eventuali responsabilità dell’azienda, ma non potevano denunciare prima della tragedia la mancanza delle condizioni di sicurezza agli ispettori del lavoro? In quante fabbriche non ci sono condizioni di sicurezza dove gli operai tutti i giorni sono costretti a rischiare la propria vita per gli interessi dei padroni?  Nessuno interviene per prevenire e difendere la vita e la salute degli operai, dopo gli infortuni mortali si cercano i colpevoli ma ormai è troppo tardi.
Salvatore operaio di Vimercate

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