martedì 10 ottobre 2017

9 ottobre - da tarantocontro: cronaca di una giornata di lotta



ILVA TARANTO - la lotta oggi - cronaca ore 8 e ore 12
ILVA TARANTO ore 12
alla port  D- la discussione con gli operai tocca tutti i temi  ma molta confusione e influenze dei sindacalisti dei padroni e opportunisti
- 'nazionalizzare'? per fare cosa  - il piano del governo non cambia i piani di esuberi, ristrutturazione, rinvio delle bonifiche e ambientalizzazioni - - era meglio Arvedi? ma per favore !! - Arvedi significa inquinamento, chiusura e sfruttamento a Trieste come a Taranto

-gruppo di operai fmlu/cub vogliono entrare in fabbrica, ma in un quadro di dissenso e divisione tra gli operai, senza una linea  di classe e una piano di lotta continuato e organizzato


 Battista  'libero pensante oggi consigliere 5 stelle' propone- tutti i sindacati insieme in assemblea .. ma tornano le vecchie idee di 'chiudere'
 
alla port. A operai incazzati e compatti ma molta discussione - presenza di un esponente di Forza Italia contestata arriva Mediaset - contestati i giornalisti che fanno la diretta per loro - e la registrazione per gli operai; incalzano esponenti dello SLAI cobas per il sindacato di classe:
a quando il decreto operaio? a quando la richiesta dei 25 anni bastano ?, sindacalisti in difficoltà consensi tra i lavoratori arriva la RAI, alcuni operai chiedono che parli lo Slai Cobas sc - che dice e denuncia il governo Renzi e Mattarella e necessità qui e ora del DECRETO OPERAIO

-ovunque forte denuncia dei lavoratori della proposta 'inattesa' di  MITTAL 

nuovi contratti peggiorativi e job act - a cui gli operai intendono opporre tutta la loro opposizione
la lotta però non ha un piano neanche per la giornata di oggi- cosa bloccare? come continuare? non si può stare in eterno sul piazzale!

 al MISE
Di questo e di altro le parti parlano oggi al Ministero dello Sviluppoe economico: da una parte AM InvestCo Italy (la nuova società di Arcelor Mittal e Marcegaglia), dall'altra i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm e Usb. "La posizione del governo è che si parte dalla proposta che era stata fatta nel bando di gara. Si parlava di un costo di 50.000 euro medio a lavoratore e quindi rispetto alla proposta che è stata avanzata nella comunicazione alle organizzazioni sindacali, si parla di una cifra più alta", ha detto il viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, ai microfoni del Gr1 in vista del tavolo ministeriale. "Apro il tavolo questa mattina con l'auspicio che tutte le parti facciano un confronto di merito e che il governo agevolerà  questo confronto per arrivare ad un'intesa che sia soddisfacente per tutte le parti", ha aggiunto. "Il governo sta al fianco delle preoccupazioni dei lavoratori", ha fatto sapere il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

ore 8 
Uno sciopero come difficilmente se  ne sono visti all'Ilva Taranto..
una marea di operai blocca la fabbrica e l'indotto...
e non se ne sono restati a casa, ma sono venuti a riempire il piazzale in tantissimi e a tutte le portinerie.
alla port A cancelli bloccati, chi insiste  per entrare o cerca scuse, non viene ben trattato
alla port. imprese cancelli chiusi e operai metalmeccanici ed edili uniti nella lotta
al Tubificio dove di solito c'è sempre poca gente, questa mattina sono in tanti
alla port. D la situazione più vivace - dentro la marea degli operai presenti, un gruppo di operai della CUB-FMLU, nata da non molto, e non presente nelle RSU fa - con l'operaio Stefano Sibilla - ex libero e pensante - un comizio di forte contestazione, chiede che si blocchi la produzione per davvero, che si entri in fabbrica e si blocchi tutto e tutti, e non solo per oggi, che la lotta è non solo per il lavoro ma anche per la salute di operai e cittadini e che i sindacati hanno finora svenduto gli operai. Tutto giusto, ma oggi la produzione è già bloccata! Il problema è che non basta, nè basterà, a parte oggi, bloccare la produzione, ma bisognerà bloccare la città e su questo, questo gruppo di operai fa il vecchio discorso.. dei liberi e pensanti - oggi fuori dalla lotta e seduti in consiglio comunale - ...lasciamo in pace la città, la città ha già subito.. ecc. - un discorso non classista e combattivo, come pretende di essere, ma perbenista e conciliante con istituzioni, prefetto ecc., che giusto questo vogliono.  La lotta operaia non si può rinchiudere in fabbrica, e le masse popolari della città, a partire da quelle dei quartieri popolari inquinati, tamburi e paolo sesto, vogliono eccome essere coinvolte, per difendere insieme lavoro e salute, per rivendicare lavoro, reddito, case, scuole, sanità, e sopratutto copertura dei parchi minerali e bonifiche reali ma sono i discorsi del primo giorno mentre i vertici sindacali vanno a Roma.. non è che l'inizio! Chiudiamo con Che Guevara, di cui oggi si ricorda la morte per le mani assassine dell'imperialismo, ma di cui si celebra la vità, divenuta immortale per i giovani, i proletari e i popoli

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