(dal
blog tarantocontro)
A
Genova - I sindacati offrono un'ancora ad ArcelorMittal per non
riassorbire i lavoratori in cigs neanche nel 2023 - Non rispettano
neanche l'accordo illegittimo che loro hanno firmato.
Così
si apprestano a fare per i 2000 operai di Taranto?
Lo
Slai Cobas sc Taranto dice:
NO
ALL'IMBROGLIO
DEI LAVORI DI PUBBLICA UTILITA'
SI
AL
RIENTRO DEI LAVORATORI CIGS NEI REPARTI E SERVIZI RIDOTTI
NO
ALLA
TERZIARIZZAZIONE
NO
A
CARICHI DI LAVORO, CUMULO DI MANSIONI, STRAORDINARI CHE METTONO A
RISCHIO SICUREZZA E SALUTE
INFO
DA GENOVA:
I
sindacati soddisfatti dall'esito dell'incontro tecnico di Roma
Tavolo
Ilva al Mise, Società per Cornigliano salvagente dei 474 dipendenti
non assunti da Mittal
martedì
18 dicembre 2018
GENOVA
- Società
per Cornigliano
sarà il salvagente dei 474 lavoratori dell'Ilva, che non verranno
assunti direttamente da Arcelor
Mittal.
È questo l'esito dell'incontro tecnico sull'Ilva di Genova che si è
tenuto quest'oggi a Roma tra sindacati, commissari, Regione Liguria,
Società per Cornigliano e Arcelor Mittal.
"Anzitutto
abbiamo
chiesto che i lavori di pubblica utilità -
spiega il segretario genovese della Fiom Bruno
Manganaro
- non siano rinnovati di anno in anno ma siano
salvaguardati da qui al
2023, cioè alla conclusione del piano industriale di Mittal". Entro questo periodo i giganti dell'acciaio si sono impegnati ad assumere i lavoratori che eventualmente non abbiamo trovato una collocazione alternativa o accettato la buonuscita. "Solo se Mittal per qualche ragione non rispettasse i suoi impegni - dice Manganaro - entrerebbe in gioco Società Cornigliano con l'impegno economico che il governo ha garantito".
2023, cioè alla conclusione del piano industriale di Mittal". Entro questo periodo i giganti dell'acciaio si sono impegnati ad assumere i lavoratori che eventualmente non abbiamo trovato una collocazione alternativa o accettato la buonuscita. "Solo se Mittal per qualche ragione non rispettasse i suoi impegni - dice Manganaro - entrerebbe in gioco Società Cornigliano con l'impegno economico che il governo ha garantito".
Intanto
tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio del 2019 verrà emanato
un bando
per individuare la società che dovrà occuparsi della bonifica della
ex centrale elettrica di Ilva:
una volta individuata la società incaricata dei lavori non è
escluso che alcuni dei lavoratori
attualmente in cassa integrazione potranno essere,
dopo una formazione ad hoc,
impegnati in queste attività.
"Come Fim - spiega il segretario Alessandro Vella - abbiamo ribadito che per noi resta valido l'accordo dello scorso 6 settembre che vede Arcelor Mittal impegnata a riassorbire tutti i lavoratori ancora in amministrazione straordinaria. Bene il bando proposto da Ilva in AS ma vanno monitorati i tempi di realizzazione per evitare ulteriori allungamenti nei tempi sul tavolo resta comunque la criticità che tutte le proposte emerse oggi attualmente prive di risorse certe e di un piano con relativo cronoprogramma degli interventi".
"Come Fim - spiega il segretario Alessandro Vella - abbiamo ribadito che per noi resta valido l'accordo dello scorso 6 settembre che vede Arcelor Mittal impegnata a riassorbire tutti i lavoratori ancora in amministrazione straordinaria. Bene il bando proposto da Ilva in AS ma vanno monitorati i tempi di realizzazione per evitare ulteriori allungamenti nei tempi sul tavolo resta comunque la criticità che tutte le proposte emerse oggi attualmente prive di risorse certe e di un piano con relativo cronoprogramma degli interventi".
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