SLAI
COBAS
per
il sindacato di classe
via
Marconi 1 Dalmine
Comunicato
alla stampa
Arrestato
Giuseppe D’Armento imprenditore delle cooperative.
È
il padrone della cooperativa Selection quella delle 17 operaie della
Montello!
Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
Ma è il sistema dell’intermediazione della manodopera vero e proprio caporalato legalizzato, che va combattuto e abolito.
Un
altro grosso arresto nel mondo delle cooperative logistiche.
Non
si tratta di una mela marcia. É il sistema delle cooperative
logistiche che di fatto è la legalizzazione del caporalato, un
sistema di intermediazione di manodopera da combattere e da
abolire.
Un sistema per l’intermediazione di manodopera da vendere ai padroni a prezzi stracciati. Grazie alla facile e poco controllata evasione fiscale, grazie ai furti in buste paga. Livelli inferiori, tfr maturati che spariscono nei cambi appalto… ore e ore di straordinario pagate in nero e sempre meno della quantità realmente fatta per fare alcuni diffusi esempi.
Un sistema per l’intermediazione di manodopera da vendere ai padroni a prezzi stracciati. Grazie alla facile e poco controllata evasione fiscale, grazie ai furti in buste paga. Livelli inferiori, tfr maturati che spariscono nei cambi appalto… ore e ore di straordinario pagate in nero e sempre meno della quantità realmente fatta per fare alcuni diffusi esempi.
Un
sistema fondato sul ricatto occupazionale e retributivo grazie a
norme e ai contratti di lavoro inefficaci e compiacenti.
Un
sistema per arricchire le società di intermediazione. Un sistema per
favorire guadagni extra per i padroni ben consapevoli dell’oliato
meccanismo dei prezzi stracciati alla base dei cambi appalto sempre
più al ribasso.
Con
il sistema degli appalti e subappalti, e grazie al reclutamento in
cooperativa i consorzi possono fornire operai a prezzi stracciati a
padroni che ricorrono alle cooperative esattamente per questo, per
pagare gli operai meno, ben sapendo da dove arrivano.
Lo
Slai Cobas ha recentemente sostenuto con il sig D’Armento Giuseppe,
una dura e combattuta vertenza per il riconoscimento dei diritti
delle operaie e delle differenze retributive per somme mai pagate
alle operaie assunte tramite queste cooperative e impiegate nella
Montello spa, la grossa società di recupero e riciclo dei rifiuti.
Ma
uno dei punti che hanno impedito la conclusione di un accordo è
stato il fermo rifiuto dello Slai Cobas di accettare come soluzione
alla vertenza, una conciliazione tombale ovvero la cancellazione di
tutti gli arretrati accumulati dalle operaie e le responsabilità di
tutte le società coinvolte in cambio di un misero indennizzo.
Secondo il principio diffuso nel mondo degli appalti/cooperative
delle conciliazioni tombali, prima non pago, tanto poi con un accordo
sindacale posso sanare il tutto.
Cooperative troppo spesso chiamate logistiche, che non fornisco servizi ma sostituiscono gli operai nelle attività di produzione industriale dentro le fabbriche. Un extra guadagno illegittimo per i padroni tutto sulla pelle degli operai, che riempie i reparti di operai sottopagati, ricattati e senza più regole nell’organizzazione di turni e orari.
Cooperative troppo spesso chiamate logistiche, che non fornisco servizi ma sostituiscono gli operai nelle attività di produzione industriale dentro le fabbriche. Un extra guadagno illegittimo per i padroni tutto sulla pelle degli operai, che riempie i reparti di operai sottopagati, ricattati e senza più regole nell’organizzazione di turni e orari.
Un
sistema voluto e ben conosciuto dai padroni delle fabbriche dai
grandi committenti della grande distribuzione, non certo estranei
come la stampa oggi li presenta.
Lo
Slai Cobas ha formalizzato alla società Montello spa, l’apertura
di una vertenza per il passaggio delle circa 500 operaie, attualmente
in appalto alla cooperativa di D’armento, alla società committente
Montello spa, proprietaria degli impianti.
Non
sussiste una fornitura di servizi logistici dentro la Montello spa,
ma viene effettuata un’attività esclusivamente industriale, in uno
degli impianti più importanti d’Italia, che non ha ragione di
essere svolta da ‘soci lavoratori’, ma da operaie inquadrate come
operaie. Dalmine 18.12.2018
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