domenica 7 settembre 2025

"Mai più schiavi": un grande corteo a Forlì a sostegno degli operai di Gruppo 8

dallo Slai Cobas per il sindacato di classe di Ravenna che ha aderito e partecipato 


Un grande corteo di operai, quasi tutti operai pakistani e indiani, con i lavoratori di Gruppo8 di Forlì e Cesena che hanno lasciato i loro compagni ai presidi, quelli che sono i luoghi di lotta ad oltranza (oramai sono 2 mesi) contro l'arroganza dei padroni che non rispettano gli accordi, che licenziano e che delocalizzano, operai organizzati con il sindacato SUDD Cobas che ha unito attorno a questa lotta anche gli operai di Prato e Firenze venuti con una folta delegazione accolta con entusiasmo, applausi e abbracci dai loro compagni di Forlì, che erano stati protagonisti delle dure lotte per ottenere 8 ore x 5 giorni nella filiera della moda dei capannoni dove vengono sfruttati in condizioni schiavistiche e delle manifestazioni in risposta ai fogli di via dei loro dirigenti sindacali. Ma non solo, questa lotta ha unito attorno a sé gli operai della logistica di Bartolini di Cesena organizzati dal SolCobas e i lavoratori dei magazzini organizzai da Adl Cobas, dalla Toscana una delegazione del collettivo GKN. In coda al corteo le realtà politiche e associative solidali tra cui l'associazione dei famigliari delle vittime della strage di Viareggio.

Tante bandiere della Palestina e slogan per la sua liberazione dall'occupante sionista mescolate assieme a quelle dei sindacati di base.

Lo Slai Cobas di Ravenna ha aderito e aveva fatto appello alla partecipazione per questa manifestazione agli operai  dell'appalto Marcegaglia di Ravenna con volantinaggi e locandine in fabbrica. In piazza ha diffuso anche l'appello dei sindacati palestinesi per lo sciopero/blocchi/fermate nei luoghi di lavoro e ripreso poi nell'intervento conclusivo.




Il corteo è partito da piazzale della Vittoria per attraversare il centro in direzione della Prefettura dove si è tenuta l'assemblea con numerosi interventi.

Questo corteo ha detto chiaramente che i picchetti non si toccano e la lotta continuerà per tutto il tempo che servirà per vincere e questa vertenza si potrà chiudere solamente con il rispetto da parte dei padroni degli accordi firmati, con il pagamento di salari e contributi, con la ripresa della produzione. 

Nell'intervento conclusivo lo Slai Cobas di Ravenna ha portato la solidarietà degli operai di Belgravia di Bergamo e che l'unità dei lavoratori sulle lotte è la forza reale per spezzare il fronte dei padroni che hanno dalla loro parte governi e istituzioni complici.

Sulla Palestina abbiamo detto che dobbiamo raccogliere l'appello dei sindacati palestinesi e organizzare scioperi, blocchi, assemblee nei luoghi di lavoro e abbiamo invitato tutti alla partecipazione alla manifestazione del 16 settembre a Ravenna alle 17:30 contro la presenza di Israele al Porto di Ravenna e contro il transito di armi diretti allo Stato genocida di Israele.

Alcuni interventi alla partenza e in Prefettura






Nessun commento:

Posta un commento