mercoledì 23 dicembre 2015

21 dicembre - C'è chi dice NO: (ex) militanti di USB contrari alla firma sull'accordo sulla rapresentanza escono dal sindacato



L'accordo sulla rappresentanza sindacale tra CGIL CISL UIL e Confindustria altro non è che un vergognoso attacco alla libertà sindacale e al fondamentale diritto di sciopero. Aderire all'accordo del “Testo Unico sulla Rappresentanza” per garantirsi la partecipazione alle prossime RSU, è una scelta facile ma altrettanto miope, se non suicida.
Firmare questo accordo comporta un vero e proprio atto di sottomissione al ricatto padronale, con il quale si perde la libertà a manifestare il proprio dissenso per omologarsi alla concertazione di Cgil Cisl e Uil. Purtroppo, alcuni tra i Sindacati protagonisti delle mobilitazioni unitarie contro il “Testo Unico” hanno ceduto al ricatto e scelto di firmare l'accordo, indebolendo di fatto la lotta contro questo vergognoso accordo. Tra questi vi è anche USB, che ha deciso di firmare il “Testo Unico” senza che questa fondamentale scelta – cosa ancor più grave – sia mai stata condivisa con la propria base.
Come militanti MAI accetteremo di scambiare la nostra libertà per elemosinare la partecipazione ad una RSU asservita alle necessità padronali  (modello Fiat-Marchionne); MAI scenderemo sul piano della concertazione e del corporativismo.
Per questo motivo e dopo la conferma da parte del Consiglio nazionale USB di non voler ritirare l'adesione all'accordo del “Testo Unico”, siamo costretti – nostro malgrado – ad abbandonare l'organizzazione sindacale USB.
Dal canto nostro, continueremo a lottare per la nostra emancipazione, convinti che la difesa delle condizioni di lavoro e dei diritti sindacali passa solo attraverso lo sviluppo e l'unione delle lotte... e mai dagli opportunismi di Organizzazione.

I militanti di USB (ora ex) della Milano Serravalle contrari al Testo Unico.
Milano, 10/12/2015

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