venerdì 11 dicembre 2015

10 dicembre - Riprendersi i propri soldi non è Reato. Solidarietà con gli operai di Moncalieri in Lotta



 
 L'incendio alla Bienne di Moncalieri del 2014

Degenera l'"assemblea permanente" degli operai Bienne, storica fabbrica di vernici distrutta due anni fa da un incendio e in attesa della cassa integrazione straordinaria. Arrivano i carabinieri, tre quarti d'ora di trattativa. La richiesta per ottenere la cassa integrazione straordinaria è partita a febbraio, ma ancora non si è mosso nulla. Così dieci degli 80 addetti della Bienne di Moncalieri, storica fabbrica di vernici, hanno deciso di occupare gli uffici della propria azienda. "E' assurdo che il ministro del Lavoro Poletti, mentre continua a proporre novità legislative, impieghi dieci mesi per firmare un decreto, lasciando i lavoratori senza reddito". L'azienda moncalierese si occupa di verniciatura di componenti per automobili. Vi lavorano 20 metalmeccanici e 60 addetti con il contratto gomma plastica. La cassa serviva per riorganizzare l'attività dei primi, dopo l'incendio che aveva colpito la linea produttiva nel gennaio 2014. La richiesta di "cigs" di febbraio però non è ancora stata autorizzata dal ministero del Lavoro. Nei primi sette mesi le banche hanno anticipato l'indennità, ma ora hanno deciso di smettere. E la rabbia di dieci operai è sfociata in una assemblea permanente negli uffici della Bienne. Gli operai sono entrati e si sono chiusi dentro impedendo al capo del personale, secondo le accuse, di uscire. Il titolare dell'azienda non ha affatto gradito l'occupazione degli uffici. Anzi, ha chiamato i carabinieri, che dopo tre quarti d'ora di trattativa hanno "liberato" il capo del personale e segnalato i dieci lavoratori alla procura con l'accusa di sequestro di persona.




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