Le piazze e i cortei principali dello sciopero generale
Milano – ore 10 sotto la sede di Assolombarda in
via Pantano 9
Roma - ore 10 corteo da piazza della Repubblica
Bologna - ore 10.30 manifestazione in piazza
dell’Unità
Napoli - ore 10 piazza Mancini
Torino - ore 10.30 manifestazione stazione di Porta Nuova
Firenze – ore 10 corteo da piazza Puccini
Genova - manifestazione dal terminal Traghetti a
Confindustria
Palermo - ore 9,30 corteo p.zza Politeama fino
alla Prefettura
Taranto - ore 9.30 corteo p.le Arsenale fino alla
Prefettura
Catania - ore 9.30 piazza Borgo
La piattaforma nazionale su cui è convocato lo sciopero:
Contro (lo sblocco de) i licenziamenti, per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario al fine di contrastare l’attacco all’occupazione e ai salari;
Per il rilancio dei salari, con forti aumenti economici e con l’istituzione di un meccanismo di piena tutela dei salari dall’inflazione;
Garanzia del reddito attraverso un salario medio garantito a tutti i disoccupati; per l’accesso gratuito e universale ai servizi sociali e un unico sistema di ammortizzazioni sociali che garantisca la effettiva continuità di reddito e salario
Contrasto alla precarietà e allo sfruttamento: abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e del dumping contrattuale e forte contrasto all’utilizzo indiscriminato dei contratti precari;
Rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti, contro la privatizzazione, la mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica utilità e delle infrastrutture; per la internalizzazione dei servizi pubblici essenziali; contro i progetti di autonomia differenziata e le attuali forme di regionalizzazione, per l’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale;
Per una vera democrazia sindacale: contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative, per dare ai lavoratori il potere di decidere chi deve rappresentarli; per il diritto di sciopero e l’abrogazione di ogni normativa repressiva che ne mini e riduca l’efficacia, a partire dal decreto-Salvini;
Per il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS
Per la tutela dei lavoratori immigrati: permesso di soggiorno a tutti gli immigrati;
Contro ogni discriminazione di genere: per una vera parità salariale, occupazionale e dei diritti delle donne, nei luoghi di lavoro e nella società;
Contro lo sblocco degli sfratti, per un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico in disuso;
Per la tutela dell’ambiente, il blocco delle produzioni nocive e delle grandi opere speculative;
Contro il G20 di Roma e le ipocrite passerelle dei padroni del mondo; per l'unità e la solidarietà internazionale tra le lotte dei lavoratori e degli sfruttati.
NOTA DELLO SLAI COBAS SC
Lo sciopero generale dell'11 ottobre non è sul green pass - serve lo sciopero su tutti i posti di lavoro possibili e manifestazioni classiste e combattive del sindacalismo di base e di classe unitarie con il movimento degli studenti e tutte le realtà di lotta casa, territori, ecc.
Va nello stesso tempo respinta ogni presenza organizzata No vax anche nelle forme ambigue e travestite da ‘no green pass'.
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