mercoledì 20 ottobre 2021

19 ottobre - COVID strage di anziani nelle Rsa Lombarde vergognosa sentenza del tribunale che chiede archiviazione

 ma per i lavoratori deve continuare la battaglia per colpire e inchiodare i responsabili, Padroni e Regione e il suo sistema affaristico/corruttivo nella sanità...
Come parte della lotta più generale contro padroni e governo che ha visto un primo momento nello sciopero generale del 11 ottobre, ma che deve continuare su basi di classe e per invertire i rapporti di forza fino a ottenere il potenziamento della sanità pubblica, la lotta alla pandemia con la vaccinazione di massa, per la difesa rigida della salute collettiva 
Riportiamo un posto di aprile  2019 in merito la vicenda, che chiarisce le responsabilità anche di parte del sindacalismo di base nella mancata risposta di lotta delegando la battaglia per la verità e giustizia solo ai tribunali...
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Lombardia contro i responsabili della trasformazione della pandemia in strage

Usb chiede ai corresponsabili di 'cogliere un'occasione storica'?

Lo Slai cobas per il sindacato di classe BG/MI invita a un fronte comune per un'altra strada - allegato alla fine comunicato appello


Lombardia. Cogliere un’occasione storica! 

Unione Sindacale di Base – Federazione Lombardia


Lettera aperta di USB ai direttori generali di Trivulzio e Golgi-Redaelli

Cari dr Calicchio e dr Lucchini,

proprio adesso che l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato e certificato il disastro delle RSA in Lombardia, regione che sta pagando – con migliaia di decessi! – un prezzo altissimo e drammatico in termine di vite umane (più di 3.000 morti nel 40% delle strutture RSA interpellate).

Proprio adesso che la Guardia di Finanza ha finito di acquisire documenti in  Regione Lombardia per capire quale siano le cause di questa apocalisse.

Proprio adesso che il virus, con le sue caratteristiche aggressive nei confronti della popolazione anziana, ha messo a nudo le fragilità del sistema socio-assistenziale, così come è stato concepito e realizzato, attraverso politiche di privatizzazione, frammentazione e precarizzazione.

Proprio adesso che la magistratura chiama in causa i responsabili delle strutture RSA, tra cui voi, per

le ormai evidenti responsabilità, in qualche caso anche rispetto a discutibili scelte aziendali.

Proprio adesso riteniamo che la storia vi consegni un’enorme opportunità che vi invitiamo a cogliere.

È un’opportunità che nessuno può rendere efficace e concreta quanto voi, Direttori Generali delle due più grandi strutture RSA del paese e che, se messe insieme, costituiscono verosimilmente il più grande polo geriatrico d’Europa.

Crediamo che oggi voi dobbiate pubblicamente denunciare quali siano state le enormi difficoltà riscontrate in questa emergenza, su quali fragilissime basi si sono innestate e quali siano stati il ruolo e le responsabilità della Regione Lombardia che questo sistema ha costruito negli anni.

Si potrebbe partire, ad esempio, dai Dispositivi di Protezione Individuali per il personale sanitario delle RSA; dalle difficoltà che avete incontrato a reperirli attraverso la Regione che, in evidente difficoltà per la mancanza di scorte, ha dato priorità alla fornitura agli ospedali, lasciando indietro le RSA, nelle quali però si trovano i soggetti più fragili rispetto al virus; oppure, si potrebbe partire dalla difficoltà a reperire un numero adeguato di tamponi che, se effettuati a tappeto sui degenti e sul personale, avrebbero sicuramente limitato i danni e salvato molte vite umane; oppure si potrebbe denunciare, sempre a proposito di tamponi, che le ATS, in piena crisi vi hanno appena annunciato di non essere più in grado di fornirvi i kit per fare i test a degenti e operatori. Con quali esiti non è difficile prevederlo!

E sicuramente qualcosa andrà detta sulla scelta regionale di delegare la quasi totalità del sistema della RSA alla gestione dei privati, nella logica del profitto e NON della salute; un sistema che oggi, come dimostra il virus, è quasi totalmente fuori dal controllo istituzionale, oltre che privatizzato e pieno di lavoratori precari. Un sistema all’interno del quale si consuma il dramma nel dramma dello sfruttamento di lavoratrici e lavoratori.

Così come non si può omettere di chiedere un vostro parere sulla delibera della Regione Lombardia che autorizzava il trasferimento di pazienti, anche positivi, dagli ospedali alle RSA per sostenere un sistema sanitario pubblico ormai al collasso.

Riteniamo che migliaia di morti e quanto abbiamo sommariamente citato, che voi potreste integrare con molti altri interessanti elementi, siano ottime ragioni per far sentire la vostra voce, che risulterebbe molto attendibile per almeno due ragioni: la prima, lo ripetiamo, per il ruolo di Direttori Generali delle due più grandi RSA del paese; la seconda perché arriverebbe dalla regione che, più di ogni altra, e al di là di ogni ragionevole logica o calcolo statistico, ha pagato un prezzo enorme in termine di vite umane, dolore e disagio.

È un sistema nel quale le vostre responsabilità si mescolano a quelle, sicuramente più grandi, degli amministratori regionali, gli stessi che vi hanno scelti e nominati. Così, grazie a voi, proprio dal Trivulzio e dall’ASP Golgi-Redaelli, come già avvenuto nel 1992 con l’operazione “Mani Pulite”,  può partire una rivoluzione che interesserebbe non solo la Lombardia ma  l’intero paese, nella speranza che gli esiti, stavolta, siano concretamente migliori per tutti. È ciò che ci auguriamo e ciò che vi chiediamo.


Padroni e Regione Lombardia (RSA), responsabili della trasformazione della pandemia in strage

E ora vogliono riprendere da dove hanno lasciato il lavoro con aperture indiscriminate di tutte le fabbriche e produzioni a rischio - cavandosela con mascherine e tracciamenti,,,

A questo c'è intanto una sola soluzione resistenza operaia e popolare riconquistandosi il diritto di sciopero e manifestazione in sicurezza

stabilizzazione e potenziamento in emergenza di tutte le strutture sanitarie in atto e loro estensione con massicce e definitive assunzioni di medici e lavoratori della sanità

difesa rigida di salute, salario, reddito garantito per tutti, case, e massima assistenza ai soggetti a rischio, con conservazione  intanto di tutti i posti di lavoro, permessi di soggiorno e diritto al lavoro di tutti i migranti sul territorio

Colpire e inchiodare i responsabili, Padroni e Regione e il suo sistema affaristico/corruttivo nella sanità - difesi innanzitutto dal fascio populista Salvini che con i suoi alleati gestisce da sempre la Regione ed è da sempre al servizio dei padroni del Nord nelle zone del massacro pandemico.

Lottare contro il governo PD/M5stelle e la sua fase 2, come contro ogni governo dei padroni italiani ed europei

Organizzare e sviluppare il sindacalismo di classe e di massa nelle fabbriche e nei posti di lavoro - contro il sindacalismo confederale che cogestisce la ripresa nell'interesse dei padroni

Organizzare 10 - 100 comitati popolari di lotta e solidarietà sociale su reddito, case, lavoro

Uniamoci nel fuoco della lotta prolungata per cambiare i rapporti di forza  in fabbrica, posti di lavoro, territorio per aprire la strada all'alternativa politica e sociale reale.


Slai cobas per il sindacato di classe Bergamo/Milano

slaicobasta@gmail.com

16 aprile 2020



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