sabato 21 maggio 2022

21 maggio - SCIOPERO DEL 20 MAGGIO: CORRISPONDENZA DA RAVENNA/BOLOGNA E FIRENZE

 Ravenna

Il giorno 20    presidio davanti all'ingresso Marcegaglia con Slai Cobas sc una decina di operai dell'appalto SGB, assenti altri sindacati di base. Striscione lavoratori appalto  "No alla guerra e all'economia di guerra, -spese militari +salario+diritti".

Dopo il presidio delegazione da ravenna alla manifestazione di Bologna . 500  lavoratori dei sindacati di base , studenti fgc/cambiare rotta, gruppi politici sostenitori,...lavoratori presenti erano della logistica con il Si Cobas, un centinaio, operai dell'appalto Marcegaglia di Ravenna,lavoratori pubblico impiego, precari.

"la nostra lotta è all'inizio, siamo riusciti ad eliminare le

 differenze tra di noi, noi siamo la maggioranza di 

questo paese che non vuole la guerra, sciopero 

generale nazionale è l'unica arma che abbiamo "; 

senuncia dei sindacati confederali che non sono stati 

capaci di organizzare uno sciopero generale, solo 1 ora

 a Modena, fanno accordi per estendere la precarietà, 

non fanno niente per la sicurezza. Mentre si 

manifestava a Bologna c'è stato un grave 

attacco padronale di rappresaglia da parte della ditta 

dell'appalto Europa System per conto della 

Marcegaglia.  SGB denuncia in un comunicato 


“Oggi pomeriggio, mentre era in corso lo sciopero 

generale contro la guerra, contro un’economia di 

guerra pagata dai lavoratori, mentre molti di noi 

partecipavano alla manifestazione di tutti i sindacati di

 base a Bologna, al presidio difronte alla Marcegaglia, 

autorizzato dalla Questura, i nostri delegati che 

invitavano i lavoratori allo sciopero sono stati 

minacciati di licenziamento dal responsabile di Europa 

System.


La minaccia per tutti gli scioperanti è stata il blocco dei

 badge e l’espulsione dallo stabilimento perché “non 

graditi” dalla Marcegaglia (che ne avrebbe richiesto i 

nominativi).


A Europa System ricordiamo che oggi, 20 maggio, non

 è solo una giornata di mobilitazione dei lavoratori 

contro la guerra, è anche la data in cui 52 anni fa 

diventava legge lo Statuto dei Lavoratori.


Quello Statuto dei Lavoratori, conquistato con la lotta 

operaia, che ha ribadito la tutela già costituzionale 

all’esercizio del diritto di sciopero; che all’articolo 15 

dichiara nullo ogni licenziamento per chi sciopera, 

punisce, fino all’arresto, chi discrimina i lavoratori sulla

 base della sua adesione al sindacato.


Chi tocca uno, tocca tutti!”

info a a cura dello Slai Cobas sc Ravenna


 
Firenze

Circa 500 hanno partecipato alla giornata di lotta 

contro la guerra del 20 maggio.

Lo spezzone più numeroso era quello degli operai 

organizzati dal collettivo di fabbrica..unica realtà 

operaia presente,

poi  Assemblea Fiorentina contro la guerra, NOBASE 

Pisa, lavoratori sindacati promotori, Coordinamento 

Autoconvocati , gruppi politici sostenitori dello sciopero

I comitati contro la guerra hanno ribadito la posizione 

anti-Putin e anti-NATO e presentato la giornata del 2 

giugno a Coltano come prossimo appuntamento 

importante con ruolo attivo degli operai GKN con 

Carovana regionale che dalla fabbrica raggiungerà la 

manifestazione .

I rappresentanti dei sindacati di base hanno detto che 

lo sciopero generale di oggi non è ancora quello che 

serve ma una primo passo giusto, importante e 

necessario.


buona diffusione dell'editoriale in diverse copie e del

 giornale proletari comunisti dedicato essenzialmente 

alla guerra imperialista in Ucraina

info a cura compagno di 'proletari comunisti'



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