In una giornata caldissima una 30, tra delegati sindacali - operatori - parenti - associazioni (medicina democratica) - militanti di Rifondazione -, ha partecipato al "presidio silenzioso" convocato dalla cub, questo il comunicato
a cui abbiamo aderito come Slai Cobas, qui il nostro coomunicato
il presidio si è svolto davanti la RSA e in pieno mercato rionale. Questo ha permesso di interloquire con gli abitanti del quartiere Corvetto che hanno condiviso quanto denunciato nei cartelli esprimendo tutto lo sdegno per questa tragedia, l'abbandono degli anziani e qualcuno ha detto a modo suo quale giustizia era necessaria: "se fosse stato un mio parente io gli avrei sparato", un sentimento ampiamente condivisibile vista l'impunità di cui godono gli autori di questa strage
così come gli operatori della RSA, esponendo le foto degli anziani morti, denunciavano quanto la situazione fosse precaria da anni. Molti i media che hanno intervistato i dirigenti della CUB, di Medicina Democratica e altri dei presenti (a dire il vero nei vari telegiornali molto è stato tagliato, tranne il video di Pavia news)
il presidio si è concluso lasciandoci con l'impegno di tenere la luce accesi sulla vicenda
Milano Pavia NEWS – edizione GIORNO - 11 luglio 2023
di seguito il comunicato della CUB
Oggi
lavoratrici, parenti delle vittime, delegati della Cub Sanità e
residenti del quartiere Corvetto hanno dato vita a un presidio
davanti alla Rsa dove la notte del 7 luglio scorso è divampato
l’incendio che ha provocato 6 vittime e numerosi feriti tra gli
anziani ospiti della struttura.
Una tragedia su cui sono ancora
in corso le indagini per accertare nel dettaglio la dinamica dei
fatti e risalire alle responsabilità per quanto accaduto – i primi
avvisi di garanzia sono già stati consegnati in questi giorni – ma
è già piuttosto evidente che molte sono le cose che non hanno
funzionato dovere e soprattutto che i numerosi appelli e denunce
lanciati dai lavoratori, e raccolti in primis dal sindacato di base
Cub sanità, se ascoltati e vagliati adeguatamente da chi di dovere
avrebbero potuto ridurre di molto i rischi nella Rsa e migliorare le
condizioni di salute e sicurezza per tutti: ospiti, lavoratori e
parenti che si recano lì a visistare i propri famigliari.
Ci
sono le comunicazioni intercorse tra Cub, Ats, Procura di Milano –
che già mesi fa aveva chiesto alla cooperativa Proges di riferire in
merito alle strutture in appalto – ci sono state trasmissioni radio
– le due puntate su “37 e 2” di Radio Popolare condotta da
Vittorio Agnoletto, presente questa mattina con Medicina Democratica
– oltre a diversi altri elementi che avrebbero dovuto smuovere di
più e prima chi ha il dovere di vigilare su situazioni al limite
come quelle che hanno poi portato agli esiti fatali di questi giorni. Cub Sanità ribadisce la necessità che si cambi la logica
aziendalista per cui le strutture sanitarie vengono organizzate come
macchine per produrre profitto, deve essere rimessa al centro la cura
della persona e, seppure in presenza di soggetti appaltanti privati,
le istituzioni pubbliche hanno il dovere di verificare che gli
standard minimi a garanzia della salute e della sicurezza di tutti
vengano rispettati e che nel caso di problemi questi vengano risolti
in tempi celeri e certi.
Servizi
tv e radio in onda oggi 11 luglio dalla Rsa Casa dei Coniugi di
Milano, con le dichiarazioni di Cub sanità:
–Rai
2 tg nazionale, ore 13 (dal min. 14:23)
–Tg
La7, ore 13.30 (dal min 28:10)
–TgRai3
Lombardia, ore 14.20 (dal min.15:18)
–SkyNews-cronaca
–Ansa
– Lombardia
–Milano
Pavia NEWS – edizione GIORNO – 11 luglio 2023 – in
apertura
–Giornale
Radio Rai 3 Lombardia, ore 12.10
Rogo
in Rsa: un’anziana, ‘La notte non dormo, penso a quel fumo’
La
notte dell’incendio “io non ho avuto paura invece adesso che sono
in quest’altro posto quando mi mettono nella brandina non riesco a
dimenticare, perché dormo un po’ e mi sveglio e poi non dormo più
perché penso al fumo che c’era”.
È la testimonianza di
Annamaria Bandini un’anziana ospite della Rsa Casa per Coniugi dove
la notte di venerdì scorso è scoppiato un incendio che ha ucciso
sei persone.
La donna, ora trasferita nella vicina Rsa Virgilio
Ferrari, è molto anziana e vive su una carrozzina.
“La
fortuna è che sono una che non ha avuto paura, io non ho paura non
ho mai avuto paura anche nelle tante operazioni che ha fatto nella
mia vita – ha raccontato -. Io penso sempre così, che oggi ci sono
e domani non lo so”.
Link
al servizio trasmesso da Rainews24, 11 luglio 2023
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