giovedì 20 giugno 2024

20 giugno - SATNAM SINGH È MORTO, UCCISO DA QUESTO SISTEMA DI SCHIAVISMO/RAZZISMO DI QUESTO GOVERNO E DEI SUOI DECRETI, CHE CHIEDE UNA MOBILITAZIONE/SCIOPERI IMMEDIATI

 

da radio onda d'urto

 AGROPONTINO: SATNAM SINGH “È STATO UCCISO DAL SISTEMA” POLITICA-PADRONATO

20 Giugno 2024 -

Satnam Singh, 31 anni, che lavorava senza un contratto, è morto mercoledi dopo due giorni di agonia. Probabilmente avrebbe potuto salvarsi, ma il suo padrone ha omesso il soccorso. Lunedi scorso a Borgo Santa Maria in provincia di Latina, il lavoratore di origini indiane, dopo che un macchinario gli aveva tagliato un braccio, era stato caricato su un furgone e buttato in strada, nei pressi della sua abitazione. L’arto amputato è stato lasciato in una cassetta per gli ortaggi.

Le omissioni di soccorso per le persone di origine migrante iniziano lungo le rotte che li portano nella Fortezza Europa: un percorso di vulnerabilizzazione disumanizzante fatto di violenze estreme, che prepara futuri lavoratori e lavoratrici ad essere docili ed ubbidienti. Gli stessi non vengono certi protetti dalle normative, che inchiodano le persone al ricatto del permesso di soggiorno; succede “da oltre vent’anni: a partire dalla Bossi-Fini, all’ultimo decreto sicurezza varato da questo governo”. Le leggi vigenti puntano infatti a mantenere “un esercito di riserva di persone clandestinizzate, uomini, donne e a volte anche minori, ridotti a tutti gli effetti in schiavitù” come ha ricordato Marco Omizzolo ai nostri microfoni, citando un rapporto di Save The Children.

“Una politica che non decide più di salvaguardare la vita, i diritti essenziali e costituzionali, ma li mette in discussione”, partendo dai migranti per colpire poi a cascata tutta la classe lavoratrice. Satnam è stato quindi vittima di un sistema fatto di politici e sedicenti imprenditori che segue una volontà precisa. Lo dimostra anche il silenzio assordante del governo sulla vicenda, a partire dal Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, quello della sostituzione etnica e dei poveri che mangerebbero meglio dei ricchi. Nessuna parola nemmeno da parte di Giorgia Meloni, che nella scorsa legislatura, proprio a Latina, fece il pieno di voti; per di più nel giorno di insediamento da Presidente del Consiglio disse la famosa frase “chi produce non verrà disturbato”.

Secondo un articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano Il Manifesto, firmato dalla sindacalista Laura Hardeep Kaur e intitolato “Padroni, non datori di lavoro”, siamo di fronte ad un fatto orribile “qualcosa che si fa fatica a raccontare, oltre l’incidente sul lavoro e pone davanti la triste realtà di persone per le quali la vita umana non vale nulla. Padroni, questo il loro vero nome, non datori di lavoro: posseggono i campi, i trattori e pensano di disporre della vita e della morte delle persone; é questo che è accaduto”.

Ai nostri microfoni il commento di Marco Omizzolo, sociologo e docente all’Università La Sapienza di Roma e autore di un articolo pubblicato oggi dal quotidiano Domani e intitolato “Il dramma del lavoro nero. Il bracciante Singh ucciso dal cinismo e dallo sfruttamento”. Ascolta o scarica

Ci siamo collegati anche con Andrea Paco Mariani, regista del film The Harvest, che racconta le condizioni di lavoro nella comunità Sikh nell’agropontino. Ascolta o scarica


 

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