Ad un mese esatto dalle ultime
rassicurazioni si ripetono insieme alle "delusioni" anche gli
"allarmi" dei sindacati. Riproduciamo l'articolo pubblicato oggi dal
Giornale di Sicilia così com'è senza commenti perché pensiamo che basti leggere
le solite tiritere per comprendere quanto si voglia continuare a prendere in
giro gli operai, che dovrebbero riflettere sul da farsi, sul serio, dato che
prima o poi questa barzelletta, vista l'aria che tira, finirà... e come finirà
dovrebbero deciderlo davvero gli operai!
TERMINI IMERESE. Tutto fermo nonostante l’approvazione
da parte di Invitalia a valutare il piano della Blutec per il rilancio dello
stabilimento, ma i dubbi continuano.
Ex Fiat, niente soldi della cassa integrazione.
Torna la preoccupazione tra gli operai, che non hanno
ricevuto denaro nel mese di ottobre. I sindacati sul piede di guerra. I
sindacati lamentano la mancanza di certezze. A non convincere soprattutto è il
“silenzio” dopo l’incontro al ministero della Sviluppo economico, che avrebbe
dovuto sbloccare la vertenza.
Torna la preoccupazione tra gli operai ex Fiat di
Termini Imerese. Ad allarmare è il mancato pagamento della cassa integrazione
del corrente mese, nonostante l’approvazione da parte di Invitalia, l’Advisor
incaricato da Invitalia a valutare il piano industriale della Blutec per il
rilancio dello stabilimento automobilistico siciliano.
“È ancora fermo il progetto industriale di Blutec di
Termini Imerese. Dopo l’incontro al ministero dello sviluppo
economico sullo stato di avanzamento e monitoraggio del progetto industriale
non abbiamo ricevuto più notizie e i 700 lavoratori ex Fiat questo mese non
percepiranno nemmeno i soldi – ha affermato il segretario della Uilm Palermo,
Enzo Comella -. A Roma era stato autorizzato il decreto per l’utilizzo della
cassa integrazione per ristrutturazione aziendale. E Blutec aveva assicurato,
in caso di ritardo, l’anticipo del pagamento. Oggi però questi soldi non sono
arrivati. E non sappiamo quello che succederà. Per questo chiediamo ai vertici
dell’azienda di onorare gli impegni presi con i lavoratori siciliani e al
Governo Renzi di sbloccare il decreto. Altrimenti ci diano la verità sulla
reindustrializzazione del sito ex Fiat”.
Dello stesso parere è la Fim-Cisl: “Blutec aveva
garantito l’anticipo delle somme per la Cig già ad ottobre in modo da non far
attendere ai lavoratori i tempi burocratici per ottenere l’unico sostegno
mensile, abbiamo appreso che questo impegno non verrà mantenuto dall’azienda,
siamo preoccupati, chiediamo certezze e siamo stanche id parole andate a
vuoto”. Ad affermarlo sono Ludovico guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani
e Giovanni Scavuzzo componente di segreteria Fim. “Gli impegni assunti al
ministero dello Sviluppo Economico davanti agli interlocutori, istituzioni e
parti sociali, per noi sono fondamentali e non discutibili, ci auguriamo che
presto si possa avere la certezza di un futuro di rilancio per Termini
Imerese”. Sabato dalle nove in piazza Verdi a Palermo, i lavoratori e la
vertenza ex Fiat saranno al centro insieme ad altri temi, della mobilitazione
di Cgil Cis e Uil. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani, ha
concluso: “Dopo l’ok di Invitalia al piano di Blutec per la componentistica
attendiamo un tavolo al Mise per definire i prossimi passi, ci auguriamo che si
tratti di impegni non rinviabili a partire dalla ricapitalizzazione delle somme
attese dalla banca svizzera. I lavoratori vogliono tempi certi sul rientro in
fabbrica, son stanchi di illusioni e di ritardi”. Sulla questione è intervenuta
anche la Fiom: “Chiediamo la convocazione urgente di un incontro al ministero
dello Sviluppo economico su Termini Imerese – dice il segretario Mastrosimone
--. Non abbiamo notizie dell’avventa ricapitalizzazione di Blutec e dell’avvio
del piano industriale. Il decreto sulla cassa integrazione non è stato ancora
emanato e Blutec non ha anticipato le somme agli operai come concordato. Sul
rilancio del polo industriale on siamo disposti a perdere altro tempo. Bisogna
dare garanzia al territorio e ai 1.050 operai ex Fiat e dell’indotto”.
Giornale di Sicilia
30 ottobre 2015
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