lunedì 2 novembre 2015

2 novembre - Operai ex Fiat Termini Imerese: dove sono finiti i soldi della cassa integrazione? (per non parlare del rilancio...)



Ad un mese esatto dalle ultime rassicurazioni si ripetono insieme alle "delusioni" anche gli "allarmi" dei sindacati. Riproduciamo l'articolo pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia così com'è senza commenti perché pensiamo che basti leggere le solite tiritere per comprendere quanto si voglia continuare a prendere in giro gli operai, che dovrebbero riflettere sul da farsi, sul serio, dato che prima o poi questa barzelletta, vista l'aria che tira, finirà... e come finirà dovrebbero deciderlo davvero gli operai!

TERMINI IMERESE. Tutto fermo nonostante l’approvazione da parte di Invitalia a valutare il piano della Blutec per il rilancio dello stabilimento, ma i dubbi continuano.
Ex Fiat, niente soldi della cassa integrazione.
Torna la preoccupazione tra gli operai, che non hanno ricevuto denaro nel mese di ottobre. I sindacati sul piede di guerra. I sindacati lamentano la mancanza di certezze. A non convincere soprattutto è il “silenzio” dopo l’incontro al ministero della Sviluppo economico, che avrebbe dovuto sbloccare la vertenza.

Torna la preoccupazione tra gli operai ex Fiat di Termini Imerese. Ad allarmare è il mancato pagamento della cassa integrazione del corrente mese, nonostante l’approvazione da parte di Invitalia, l’Advisor incaricato da Invitalia a valutare il piano industriale della Blutec per il rilancio dello stabilimento automobilistico siciliano.
“È ancora fermo il progetto industriale di Blutec di Termini Imerese. Dopo l’incontro al ministero dello sviluppo economico sullo stato di avanzamento e monitoraggio del progetto industriale non abbiamo ricevuto più notizie e i 700 lavoratori ex Fiat questo mese non percepiranno nemmeno i soldi – ha affermato il segretario della Uilm Palermo, Enzo Comella -. A Roma era stato autorizzato il decreto per l’utilizzo della cassa integrazione per ristrutturazione aziendale. E Blutec aveva assicurato, in caso di ritardo, l’anticipo del pagamento. Oggi però questi soldi non sono arrivati. E non sappiamo quello che succederà. Per questo chiediamo ai vertici dell’azienda di onorare gli impegni presi con i lavoratori siciliani e al Governo Renzi di sbloccare il decreto. Altrimenti ci diano la verità sulla reindustrializzazione del sito ex Fiat”.
Dello stesso parere è la Fim-Cisl: “Blutec aveva garantito l’anticipo delle somme per la Cig già ad ottobre in modo da non far attendere ai lavoratori i tempi burocratici per ottenere l’unico sostegno mensile, abbiamo appreso che questo impegno non verrà mantenuto dall’azienda, siamo preoccupati, chiediamo certezze e siamo stanche id parole andate a vuoto”. Ad affermarlo sono Ludovico guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente di segreteria Fim. “Gli impegni assunti al ministero dello Sviluppo Economico davanti agli interlocutori, istituzioni e parti sociali, per noi sono fondamentali e non discutibili, ci auguriamo che presto si possa avere la certezza di un futuro di rilancio per Termini Imerese”. Sabato dalle nove in piazza Verdi a Palermo, i lavoratori e la vertenza ex Fiat saranno al centro insieme ad altri temi, della mobilitazione di Cgil Cis e Uil. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani, ha concluso: “Dopo l’ok di Invitalia al piano di Blutec per la componentistica attendiamo un tavolo al Mise per definire i prossimi passi, ci auguriamo che si tratti di impegni non rinviabili a partire dalla ricapitalizzazione delle somme attese dalla banca svizzera. I lavoratori vogliono tempi certi sul rientro in fabbrica, son stanchi di illusioni e di ritardi”. Sulla questione è intervenuta anche la Fiom: “Chiediamo la convocazione urgente di un incontro al ministero dello Sviluppo economico su Termini Imerese – dice il segretario Mastrosimone --. Non abbiamo notizie dell’avventa ricapitalizzazione di Blutec e dell’avvio del piano industriale. Il decreto sulla cassa integrazione non è stato ancora emanato e Blutec non ha anticipato le somme agli operai come concordato. Sul rilancio del polo industriale on siamo disposti a perdere altro tempo. Bisogna dare garanzia al territorio e ai 1.050 operai ex Fiat e dell’indotto”.

Giornale di Sicilia

30 ottobre 2015

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