domenica 5 giugno 2016

4 giugno - Il datore di lavoro deve lavare i giubbotti dei portuali?



IL SECOLO XIX LA SPEZIA
La Spezia - «I giubbotti degli operai del porto devono essere lavati dal datore di lavoro». Lo ha deciso il giudice Giampiero Panico con una sentenza che farà discutere e potrebbe essere riproposta in tutti i tribunali delle città che possiedono uno scalo marittimo. Il provvedimento è stato emesso pochi giorni fa nell’ambito di una vertenza tra lavoratori del porto e una società che si occupa di manutenzione nelle navi. Ruotava tutto attorno alla richiesta presentata da alcuni operai, assistiti dall’avvocato Luigi Fornaciari Chittoni, per far sì che il datore provvedesse al lavaggio delle uniformi da lavoro. La normativa vigente in tema di sicurezza prevede che all'interno degli scali marittimi gli operai indossino «vestiario ad alta visibilità». Sostanzialmente, gli indumenti dovrebbero fungere da veri e propri dispositivi di sicurezza. Sulla materia in passato si erano pronunciati diversi tribunali ma riguardo altre tipologie di lavoratori, come gli operatori ecologici. L’avvocato Fornaciari Chittoni ha sostenuto che gli operai del porto abbiano «bisogno di un vestiario adeguato per assolvere la loro funzione di “alta visibilità”».
Gli amministratori della ditta, assistiti dall’avvocato Maurizio Barbieri, si sono opposti. Il giudice Panico però ha accolto le argomentazioni dei dipendenti, indicando che soltanto «il giubbotto con catarifrangente dovrà essere lavato dal datore di lavoro». Il tribunale ha ordinato anche un risarcimento pari a due mila euro per i dipendenti della dittà. «Il ricorso era molto complesso e ci siamo dovuti avvalere anche della consulenza di esperti in materia, come l'ingegnere Roberto D'Avanzo - afferma Fornaciari Chittoni -, non era peraltro affatto scontato che il giudice del Lavoro accogliesse le nostre argomentazioni in quanto non esisteva un precedente specifico per gli operatori portuali». Alla luce di questa sentenza, si apre un capitolo rilevante considerato che, alla Spezia, gli operai nel settore superano le mille unità, con notevoli e possibili ripercussioni di carattere economico per le ditte che lavorano in ambito portuale.


Nessun commento:

Posta un commento